[31] F. Fognini b. [Q] T. Daniel 6-7(1) 6-2 7-6(5) (da Miami, il nostro inviato)
Fognini accede al terzo turno del Miami Open dopo un match molto duro contro Taro Daniel. Chi pensava che Fabio avesse avuto un buon sorteggio si è dovuto ricredere. Il giapponese nel 2022 ha giocato sei tornei, in cinque occasioni il suo ranking non gli permetteva di accedere al tabellone principale ma ogni volta che ha giocato le qualificazioni è riuscito a qualificarsi al main draw. Per ben cinque volte questa stagione si era trovato davanti un giocatore italiano uscendo vincitore in ben quattro occasioni. L’unico italiano in grado di sconfiggerlo era stato Sinner al terzo turno dell’Australian Open dopo che Taro si era tolto lo sfizio di battere in tre set Murray.
Primo set
La partita si gioca sul terzo campo in ordine d’importanza, il ‘Butch Buchholz”. La temperatura si è leggermente abbassata rispetto ai giorni precedenti ma l’umidità rende le condizioni di gioco complicate. La partita inizia con il giapponese al servizio, un nastro fortunato permette subito a Fognini di guadagnarsi due palle break che concretizza grazie a un gratuito di Daniel che deve ancora prendere le misure del campo. Il colpo migliore di Daniel è sicuramente il rovescio ma su quella diagonale è Fabio ad avere la meglio all’inizio del match e non appena Taro accorcia Fognini mette i piedi dentro al campo. In vantaggio 3-2 l’italiano accusa il primo passaggio a vuoto della partita e con un’indecisione a rete con una volée di dritto permette a Daniel di giocare un ottimo passante che gli regala il contro break. Taro fa davvero fatica con il dritto e con tre gratuiti nel game successivo permette a Fabio di tornare avanti di un break. Proprio quando Fognini è pronto a chiudere il primo parziale sul 5-4 arriva il game più lungo della partita. Daniel non ha nessun colpo che lascia fermo l’avversario ma commette pochi errori e si muove molto bene. In una partita così fisica e in queste condizioni climatiche sarebbe importante ottenere punti diretti con il servizio ma in questo momento della partita il giapponese legge bene il servizio di Fabio. Con un ottimo rovescio in avanzamento lungolinea Taro si guadagna l’ottava palla break del game che riesce a concretizzare con l’ennesimo errore di dritto di Fognini.
Si arriva al tie-break con rimpianti per l’italiano che era in vantaggio di un break per ben due volte nel primo set. Daniel non sbaglia più nulla e Fognini nonostante gli incitamenti in spagnolo e in italiano del pubblico non riesce a trovare la brillantezza della prima metà del set. Daniel s’aggiudica il tie break 7 a1 .
Secondo set
Fabio all’inizio del secondo set torna a giocare aggressivo e limita gli errori con il dritto. Daniel ha un calo fisico probabilmente dettato dal fatto che è la sua quarta partita negli ultimi cinque giorni. Fognini ottiene subito il break e esulta guardando il suo angolo dove ci sono Sergio Palmieri e Paolo Lorenzi. Daniel in questa fase della partita commette molti errori mentre Fabio è preciso con il servizio e questo gli permette di usare spesso la combinazione servizio e dritto. Con un altro break sul 5 a 2 Fognini vince il secondo set e, dettaglio non banale, può iniziare il set decisivo con la battuta a disposizione.
Alla fine del parziale l’italiano usufruisce dei cinque minuti per andare in bagno. Per quanto le condizioni climatiche nei giorni scorsi siano state estreme e per quanto le nuove regole dell’ATP lo permettono, le pause alla fine di ogni singolo set andrebbero limitate. Ad esempio durante la partita di primo turno tra Laaksonen e Paire il francese non solo ha lasciato il campo alla fine del primo set ma dopo un secondo parziale durato solamente 25 minuti ha preso un’altra pausa per andarsi a cambiare la maglietta.
Terzo set
Fabio è bravo a rientrare dalla pausa e vincere il suo game di servizio. Il ligure non è particolarmente soddisfatto del suo livello di gioco “quando ho la palla davanti a me non entro” ma Daniel non è più il giocatore del primo set e con errore di dritto consegna il break al suo avversario. Tra lo stupore del pubblico Taro lascia andare la sua frustrazione colpendo con la racchetta i teloni. In vantaggio 3 a 1 Fognini gioca un ottimo passante di avanzamento su una volée corta del giapponese che esalta il pubblico ma un errore di dritto porta Daniel ad avere due palle break. Il ligure sa che può essere il momento decisivo della partita. Sceglie le palline con cura, annulla la prima con un servizio vincente ma sulla seconda, dopo aver recuperato un’ottima smorzata di Daniel, sbaglia un comodo smash in rete. Entrambi i giocatori non rischiano più nulla sulla propria battuta con Fabio che sembra dolorante al ginocchio destro. Sul 5 pari un altro passaggio a vuoto di Fognini manda il suo avversario a servire per il set. Daniel però sente la pressione e, grazie anche all’aiuto del pubblico, Fabio riesce a scuotersi e ad evitare la sconfitta.
Il tie-break è l’epilogo giusto per una partita in cui Fognini ha avuto tante occasioni ma non è mai riuscito a fare l’allungo decisivo. Il colpo chiave del tie break si rivela essere un insidioso slice lungolinea giocato da Fognini che porta Daniel a sbagliare con il suo colpo meno sicuro, il dritto. Fabio conserva il minibreak di vantaggio fino alla fine quando in vantaggio 6-5 chiude la partita con un dritto vincente dopo due ore e cinquantuno di lotta.
Vittoria importante per Fognini che è apparso poco continuo, forse influenzato anche da un acciacco fisico. Ora al terzo turno lo aspetta il vincente di Rublev-Kyrgios. Per caratteristiche di gioco il ligure si trova sicuramente meglio contro Rublev che, con i suoi colpi piatti, gli permette di prendere ritmo più facilmente rispetto all’australiano. Inoltre in un eventuale scontro con Kyrgios, Fognini avrebbe tanta pressione nei propri game di servizio dal momento che Nick può essere ingiocabile alla battuta. Fabio conduce nei precedenti contro il russo per 5 a 4 anche se Andrey ha vinto le ultime tre sfide giocate mentre con Kyrgios ha giocato solo una volta proprio a Miami nel 2018 con una comoda vittoria in due set per l’australiano.