[Q] D. Kudla b. [19] L. Sonego 3-6 7-6(5) 6-4
Il campo numero 7 del Hard Rock Stadium del Miami Gardens, in questo Day 5 di gare in Florida, si presentava fortemente a tinte azzurre. Se però il primo incontro con un nostro alfiere in campo si è concluso positivamente con il successo di Sinner, non si può dire lo stesso del secondo. Lorenzo Sonego infatti, manca la tripletta italica, (oltre a Jannik, ha trionfato in apertura di giornata Fognini) e non riesce a porre fine alla crisi nera nella quale è sprofondato. Con la sconfitta odierna, il filotto di match persi consecutivamente è salito a quota cinque – ultima vittoria a Rio contro Djere; ma se valutiamo il momento di forma del suo avversario ci si rende conto che questo esito era assolutamente plausibile. Dall’altra parte della rete infatti, Denis Kudla (n. 84 ATP), il quale era reduce da una striscia positiva di ben 8 vittorie, che la settimana scorsa gli hanno permesso anche di trionfare nel prestigioso Challenger di Phoenix. Nonostante ciò, analizzando l’andamento dell’incontro, l’amaro in bocca per il risultato è molto presente. Lorenzo ci aveva fatto ben sperare nel primo set, giocando in maniera molto solida e coadiuvato da un ottimo rendimento del servizio che gli ha permesso di mantenere un costante atteggiamento offensivo. Purtroppo però tutto si è capovolto a partire dal secondo set; il servizio ha smesso di essere continuo e conseguentemente Lorenzo è stato costretto ad assumere una posizione difensiva in campo; che ha giovato alla pressione a tutto campo di Kudla, soprattutto la diagonale sinistra in questo senso è stata determinante. Bravissimo l’americano, da questo frangente della sfida in poi, a mostrare il tutto il suo arsenale di soluzioni. Specialmente un ricorrente utilizzo delle discese a rete in controtempo con magistrali esecuzioni al volo (ricordiamo che Denis si è sempre espresso molto bene sui campi in erba, non a caso il suo miglior risultato negli Slam sono gli ottavi a Wimbledon 2015). Era il primo head to head tra i due protagonisti.
IL MATCH – Il primo acuto dell’incontro si ha nell’ottavo gioco, e si rivela già decisivo per le sorti del primo parziale. Sevizio Kudla, si arriva al 30-40 ed ecco materializzarsi la prima palla break del match, a marca azzurra. Sonego, non si fa pregare e cinicamente sfrutta la prima occasione utile della partita, che lo porta a servire per mettere in ghiaccio il set nel game successivo. Lorenzo, infatti con grandissima autorità si porta rapidamente sul 40-0 e pone fine alla frazione al primo set ball. Siamo 6-3 per la tds n. 19 del torneo dopo trentasei minuti di gioco. Il 26enne torinese, non ha concesso alcuna possibilità in risposta in questo primo set e anche le statistiche testimoniano il grande rendimento con il fondamentale d’inizio gioco. 8 ace scagliati, accompagnati da un ottimo 70% di prime in campo e da un meraviglioso 94% di concretizzazione. Ma ciò che soprattutto impressiona, a livello di numeri con il sevizio, del n. 3 d’Italia nel parziale è la trasformazione con la seconda palla: un chirurgico 71%.
Lo statunitense alla ripresa delle ostilitĂ vuole subito provare ad invertire la rotta, e il suo approccio alla frazione promette molto bene. Infatti, il n. 84 ATP alza il proprio livello e riesce a breakkare immediatamente in apertura di set, addirittura a 0. Nel gioco che segue, però Lorenzo mette in campo tutte le sue doti da combattente puro sangue; rimontando dal 40-15 e procurandosi un preziosissimo contro-break point. Ma il giocatore di origini ucraine, con grande personalitĂ e freddezza cancella l’opportunitĂ di rientrare per l’italiano e s’issa sul 3-0. Ma finalmente dopo tanto tempo, e molte partite in cui si era vista una versione assolutamente opaca di Sonego; la partita di oggi ci sta restituendo il miglior Sonny. E così, attraverso il carattere d’acciaio, che ci ha sempre dimostrato, controbatte al parziale di tre game consecutivi del suo avversario, con la medesima striscia di giochi vinti di seguito; pareggiando i conti sul 3-3. A questo punto si procede spediti on-serve, come era giĂ accaduto nel primo set fino al 4-3 per Sonego – quando poi il n. 21 del mondo aveva piazzato la zampata decisiva – sino al 5-4 per Lorenzo. Anche in questo caso, il nostro alfiere avrebbe la possibilitĂ di ripercorrere le orme che lo avevano portato a concludere la prima frazione; ma questa volta la palla break sfuma e ai vantaggi Kudla riesce a salvarsi e a prolungare l’incontro. A parte questo piccolissimo spiraglio per il piemontese, da metĂ secondo set in avanti i servizi sono tornati a farla da padrone con i turni alla battuta tenuti sempre con molta tranquillitĂ . Inevitabile finale di questo secondo set, è il tie-break. Il gioco decisivo si apre sotto un cattivo presagio per la tds n. 19 del seeeding; un velenosissimo back di rovescio incrociato di Denis si stampa sulla riga e gli garantisce l’1-0. Sonego risponde presente, con una prima esterna vincente; mentre approfitta nel punto successivo (in cui serve una seconda) di un sanguinoso gratuito di rovescio dell’allievo di Robert Lindestdt (perso in lunghezza). Purtroppo però il rovescio dell’americano, è proprio il colpo con il quale ottiene il primo mini-break sul 3-3, dopo che Lorenzo non ha trovato profonditĂ . Kudla, non sazio, ancoracon un pazzesco rovescio lungoriga all’incrocio sale 5-3. Nel punto che segue, però getta alle ortiche il vantaggio con un brutto dritto a sventaglio atterrato ben oltre la linea di fondo campo. Sul 5-4, però accade quello che non ti aspetti da un giocatore solido come Sonego. La scarsa fiducia dell’ultimo periodo, condita dalle partite in lotta che lo hanno visto uscire sconfitto, abbinata di conseguenza al mancato entusiasmo e alla volatilizzata energia positiva che bisognerebbe avere in queste situazioni; porta Sonego ad eseguire un’inspiegabile smorzata (tra l’altro la prima del match) in uscita dal servizio che si ferma in rete. 6-4, due set point Kudla. Lorenzo, annulla molto bene il primo con la combinazione servizio- dritto; ma deve soccombere sul secondo che Kudla potendosi giocare con la battuta non spreca. Ottima prima, dritto inside-out seguito da un tempestivo attacco in contro tempo della rete e chiusura del set con una magistrale stop-volley di dritto. Tutto da rifare per Lorenzo, si va al parziale finale.
Il n. 21 del ranking prova a riordinare le idee, andando negli spogliatoi, per cercare di ritrovare l’ordine e la soliditĂ del primo set. Primo game che si rivela giĂ una chimera per il nostro tennista, gli ululati di Sonego si moltiplicano e anche i decibel aumentano sensibilmente, ma alla fine nonostante si faccia recuperare dal 40-15, ai vantaggi riesce a sbloccare positivamente il set vincendo un pesantissimo primo gioco. Nell’angolo di Sonny ad incoraggiarlo su ogni punto c’è il coach di Matteo Berrettini: Vincenzo Santopadre (a riprova del bel rapporto tra il romano e il torinese e dei rispettivi team); visto anche che Gipo Arbino non ha seguito il suo giocatore nella trasferta nord-americana. L’importanza di questo primo game, si evince in tutta la sua totalizzante capacitĂ d’inerzia, in quello successivo. Sonego, infatti breakka (a 15) per la terza volta nel match Kudla e vola 2-0. Sciaguratamente, però il tennista italico ha perso una parte di quel cinismo chirurgico che gli aveva permesso di dominare il primo set e invece di confermare l’allungo si fa stappare il servizio rimettendo in partita Denis. Quest’ultimo dal secondo set in poi è riuscito a far girare il match su piani a lui maggiormente favorevoli; dove è la calata la soliditĂ del torinese e contestualmente è cresciuta la presenza a rete di Kudla, che ha impiegato esponenzialmente a livello di soluzioni a disposizione, le proprie discese in controtempo in avanti. Inoltre la parte sinistra del 29enne americano continua a fare sfracelli; un’esecuzione al fulmicotone – che mostra una velocitĂ di braccio impressionante – gli vale il 3-3. La descrizione tattica presentata, porta i suoi frutti piĂą maturi per Kudla nel settimo game che rompe gli equilibri del parziale decisivo. Lorenzo, oltre alle difficoltĂ incontrate a causa del piĂą ampio bagaglio tecnico del proprio avversario, ha visto anche scemare il rendimento del servizio da inizio secondo set e tutto ciò si manifesta nel peggior modo possibile. Da 30-0 si fa rimontare e subisce il break soccombendo sotto i colpi della pressione robusta dell’avversario e manda Denis 4-3 e servizio. A questo punto il baffuto americano gioca sul velluto, regalando agli spettatori anche dei punti spettacolari: prima sul 30-15 del settimo game strettino dal lato destro da far girar la testa; poi nel game che segue in cui Sonego serve per prolungare la partita tira fuori dal cilindro altre due soluzioni pazzesche con il dritto, vincendo uno scambio a suon di pallate e trovando un angolo che piĂą stretto non si può con il solo ausilio del polso. Ma il margine con il quale si sta esprimendo Denis è sottilissimo, il confine tra un gratuito ed un vincente è labilissimo; il rovescio all’incrocio delle righe che gli aveva regalato il break, questa volta lo costringe ad affrontare un pericolosissimo break-point. Ma Kudla, forte del momento di fiducia, gioca con grande coraggio frantuma la chance e chiude al primo match ball dopo poco piĂą di due ore e trentuno.
Queste le parole di Sonego a caldo raccolte dal nostro inviato sul posto Vanni Gibertini: “Purtroppo non riuscito a chiudere il match in due set, sono stato sempre in controllo della partita tranne un piccolo passaggio vuoto ad inizio secondo. Poi dopo che è sfumata la palla break sul 4-4, al tie-break ho sbagliato quella smorzata che mi è costata il set. Nonostante questo sono riuscito a partire bene nel terzo set, ma lui è salito tanto di livello. In generale è stato un incontro che si è giocato su pochi punti, molto equilibrato; forse lui ha avuto piĂą coraggio di me anche perchĂ© viene da un momento molto positivo e questo sicuramente gli ha dato la forza per venirsi a prendere i punti in avanti. Adesso è un momento in cui faccio fatica a trovare quella continuitĂ necessaria per portare a casa queste partite che si decidono su pochi punti; bisogna solo continuare a lavorare e prima o poi le soddisfazioni arriveranno. Adesso mi allenerò per la terra. Giocherò Montecarlo, Barcellona, Madrid e Roma; ma cercherò anche di riposare perchĂ© per noi europei non è facile questa fase della stagione in nord-america, visto che arriviamo dall’Australia. Inoltre io sono passato anche dal sud-america; tanti viaggi, quindi c’è bisogno di recuperare da queste fatiche che a volte possono anche influenzare i risultati”.