TENNIS – Niente da fare per i nostri portacolori, che perdono da Dodig e Anderson, Seppi in una partita molto tirata al tie break del terzo e Fognini in due set. Nel pomeriggio, Dimitrov rischia con Young e Raonic con Sock, ma entrambi riescono a vincere in rimonta. Il canadese sente la pressione di giocare in casa come uno dei favoriti. L’intervista a Seppi. Da Toronto, Francesca Sarzetto
INTERVISTA A SEPPI
Relegati in uno dei campi più piccoli, il n.2, con una tribuna che basta a malapena per un centinaio di persone, sotto un sole che finalmente splende felice e riporta il caldo nell’estate di Toronto, Seppi e Fognini purtroppo non hanno brillato altrettanto.
I. Dodig b. A. Seppi 6-4 3-6 7-6(5)
Il primo sembrava avere l’impegno più abbordabile, contro un Ivan Dodig che in precedenza aveva battuto quattro volte su quattro, anche se in contri spesso combattuti. Oggi però le cose sono andate diversamente, in un incontro veramente appassionante e ricco di colpi di scena.
E’ combattuto già il primo gioco, con Dodig che si procura una palla break con bel pallonetto, e il doppio fallo di Andreas consegna subito il vantaggio al suo avversario. Nel gioco successivo però sullo 0-30 c’è un episodio molto curioso: a Dodig viene chiamato un warning per time violation, lui non ci sta e per protesta va a sedersi. Viene chiamato il supervisor per convincerlo a riprendere il gioco, ma poi come niente fosse infila quattro punti di seguito e consolida il vantaggio. Il break viene mantenuto fino alla fine del set, e Dodig incamera il 6-4 chiudendo con un ace.
Il secondo set vede Seppi partire più aggressivo, cosa non facile comunque contro un Dodig dal servizio molto solido e molto determinato a rincorrere ogni palla. Sul 2-1 Seppi, l’italiano si vede annullare due palle break con delle ottime prime di servizio, ma la terza è quella buona: dopo aver recuperato una palla corta, Andreas piazza un ottimo passante. Nei due game successivi c’è un insolito scambio di break a zero, poi sul 5-3 il giocatore altoatesino chiude la seconda frazione con un servizio vincente.
Dopo un lungo toilet break per Dodig, il croato recupera le energie mentali e prende il primo vantaggio, portandosi 3-1 con un dritto vincente. Un doppio fallo però costa il controbreak a Ivan. Raggiunto il 4-4, la sfida si fa intensissima, e abbondano i colpi spettacolari da una parte e dall’altra. Seppi sul 5-4 annulla un matchpoint con un gran dritto vincente in un gioco combattutissimo; il pubblico in visibilio costringe Seppi ad aspettare prima di servire, e questo costa anche a lui un warning per time violation. Si arriva al giusto tiebreak, e Dodig parte male, commettendo qualche errore di troppo, così Seppi si porta in vantaggio 4-1. Poi è Andreas a commettere degli errori costosissimi, e due palle in rete consecutive mandano il croato al match point: la risposta di Seppi al servizio è lunga di un soffio ed è Dodig stavolta ad esultare per la vittoria.
K. Anderson b. (16) F. Fognini 7-5 6-2
Il compito di Fognini era veramente difficile: su questi campi, un bombardiere come Anderson è davvero difficile da contenere, e il caldo asfissiante dell’una di pomeriggio sembra aver dato più fastidio a Fognini, che fin dai primi giochi aveva la lingua a penzoloni. Il primo affondo è di Anderson, che grazie a un errore non forzato di Fabio ottiene il break e il vantaggio di 3-1. Poi però ha un passaggio a vuoto, e un Fognini molto aggressivo con un dritto vincente opera il controbreak a zero. Sul 5-5 è il sudafricano a osare di più, e costringe all’errore il tennista di Arma di Taggia, guadagnandosi l’opportunità di servire per il set. fabio annulla bene un primo set point, ma sul secondo arriva inesorabile l’ace di Anderson, che dunque chiude 7-5.
L’altissimo Kevin poi prende il largo, centrando un primo break al terzo gioco grazie a un errore dello sfiduciato Fognini, che sul 15-40 aveva scagliato una pallata fuori dal campo prendendosi un warning per ball abuse. Fabio riesce a lottare nel suo servizio successivo, salvandosi da 15-40 con dei bei colpi vincenti, ma sul 2-4 finisce col cedere di nuovo la battuta con un doppio fallo, e la sua racchetta vola sui teloni laterali. Ad Anderson non resta altro da fare che controllare il suo servizio per il 6-2 finale. Impietosa la differenza della resa al servizio, con 12 ace a uno per il sudafricano, che ha commesso due soli doppi falli contro i sette di Fognini. La percentuale e la resa della prima di servizio sono state simili tra i due, ma l’italiano ha raccolto solo il 22% dei punti con la seconda, contro il 53% del suo avversario. A fine partita come prevedibile è sparito prima che potessimo intervistarlo.
(7) G. Dimitrov b. D. Young 4-6 6-2 6-3
Il giovane bulgaro parte in scioltezza, ottenendo subito un vantaggio di 3-0, ma poi un prolungato passaggio a vuoto, condito da numerosi errori, rimette in corda Donald Young, che non solo pareggia il conto, ma sulle ali dell’entusiasmo ottiene il break sul 4-4 e poi chiude il set tenendo a zero il servizio, grazie a una sequenza di errori di “baby Fed”.
Nel prosieguo della partita però si ricorda di essere appena entrato in top 10, con tanto di regalo dell’ATP in questi giorni, e comincia a far valere il suo talento e la sua maggiore esperienza a questi livelli, e per il volonteroso Young non c’è più niente da fare. In entrambi i set c’è equilibrio fino al 3-2, poi Dimitrov spinge sull’acceleratore e opera il break, e nel secondo set trova anche il secondo break nell’ultimo gioco nonostante Young fosse riuscito a portarsi sul 40-0.
(6) M. Raonic b. J. Sock (WC) 4-6 7-6(2) 7-6(4)
Se l’è dovuto sudare il suo match d’esordio il beniamino locale. Aveva sconfitto Sock anche la scorsa settimana a Washington, ma solo per 76 76, quindi sapeva che non avrebbe avuto vita facile stasera. Lo stadio ovviamente è tutto per lui, e non mancano gli addetti che distribuiscono cartelli GO CANADA GO! e bandierine varie con la foglia d’acero.
All’inizio entrambi i giocatori fanno grande affidamento sul servizio, e gli scambi sono merce rara. Quando ci sono, però, quasi inevitabilmente finiscono con un errore di Raonic, che sembra soffrire la pressione di giocare in casa, soprattutto dopo l’eliminazione di Eugenie Bouchard a Montreal, di cui i media locali hanno paragonato il black-out nella prestazione a quello vero che ha colpito tutta la città.
Con l’ennesimo dritto di Milos finito lungo, Sock trova finalmente il break e si porta 3-2 e servizio, e poi gli basta fare attenzione nei suoi turni di battuta per portare a casa la prima frazione per 6-4.
All’inizio del secondo set ci sono alcune occasioni per il break da entrambe le parti, ma nessuno dei due riesce a concretizzare. Raonic si è fatto più attento e la vita per Sock si fa più difficile, ma resta molto solido nei suoi turni di battuta e si arriva al tie break. Raonic diventa improvvisamente più aggressivo e con tre vincenti guadagna il 3-0 pesante. Intanto sugli spalti c’è un tifo rumorosissimo, con un tizio che più volte reclama a gran voce il suo amore per il Milos (con tanto di richiesta di matrimonio!) e il giudice di sedia si vede costretto a chiedere esplicitamente il silenzio.Il seguito è deciso dagli errori da entrambe le parti, in particolare due volèe in rete di Sock consegnano quattro set point al beniamino di casa, che chiude al primo con un dritto vincente.
Anche il terzo set segue fedelmente i servizi, mentre la qualità del match è decisamente migliorata, con bei colpi vincenti da parte di entrambi. Si arriva di nuovo al tie-break, e stavolta è un solo punto che porta il minibreak, un dritto lungo di Sock, che manda Raonic al 5-3. L’americano si aggrappa ai challenge per cercare il tutto per tutto, ma senza fortuna, e dopo averne usati due inutilmente deve cedere al dritto vincente finale del canadese.
Altri risultati:
(13) J. W. Tsonga b. J. Chardy 7-6(6) 6-4
(12) R. Gasquet b. I. Karlovic 5-7 7-6(5) 6-3
J. Bennetteau b. (11) E. Gulbis 7-6(4) 6-3
(15) M. Cilic b. M. Jaziri (LL) 4-6 6-0 7-6(4)
(17) T. Robredo b. G. Simon 7-5 6-4
(5) D. Ferrer b. (Q) M. Russell 6-4 2-6 6-1