[14] C. Alcaraz b. M. Kecmanovic 6-7(5) 6-3 7-6(5) (da Miami, il nostro inviato)
Carlos Alcaraz dopo due ore e ventitre minuti di lotta batte Miomir Kecmanovic e raggiunge le semifinali del Miami Open. Una partita di grande intensità, giocata benissimo da entrambi. Il serbo avrebbe probabilmente meritato qualcosa in più ma Alcaraz continua a sorprendere per la personalità con cui gioca i punti più importanti. Non solo ha dovuto rimontare un set ma nel tie-break decisivo si è trovato sotto 5-3 ma da quel momento il giovane spagnolo ha piazzato quattro punti consecutivi. Il match point, un fantastico recupero su una palla corta dì Kecmanovic è stato accolto da un pubblico festante che ha ormai eletto Alcaraz proprio beniamino.
IL MATCH – Kecmanovic parte fortissimo, preciso al servizio e aggressivo con il dritto. Dopo pochi minuti si trova subito in vantaggio tre a zero e colpisce come Alcaraz, rispetto alle partite precedenti, non sia in grado di sfondare con le sue accelerazioni. Merito di un Kecmanovic che è molto abile non solo a prendere in mano le redini del gioco ma a contrattaccare ogni qual volta che Alcaraz prova ad accelerare. Nel settimo game Kecmanovic va rapidamente in vantaggio 40-0 sul proprio servizio ma Alcaraz riesce a conquistare il break mostrando tutto il suo repertorio. Passante di rovescio incrociato, smorzata e infine un bolide di dritto che infiamma il pubblico. I due arrivano al tie-break e se durante il primo parziale Kecmanovic aveva dato l’impressione di avere qualcosa in più è Alcaraz a trovarsi in vantaggio 5 a 4 e servizio nel tie break. Alcaraz sbaglia un rovescio lungolinea e Kecmanovic non si fa pregare. Attacca con il dritto e si porta a casa il primo set 7-6 per la gioia di David Nalbandian nel suo angolo.
Nel secondo parziale è Alcaraz a iniziare al servizio e nel secondo game riesce a strappare il servizio per la seconda volta al suo avversario mettendo in mostra tutte le sue doti difensive. Il punto che lo porta 0-30 è un pallonetto in corsa di dritto che atterra sulla riga di fondo dopo che aveva recuperato uno smash a rimbalzo di Kecmanovic. Nei successivi tre turni di battuta Alcaraz perde solamente tre punti e sul 5-3 serve per portare la partita al terzo. Un paio di gratuiti portano il serbo a palla break ma qui ancora una volta Alcaraz nel momento decisivo prende in mano l’iniziativa e con un vincente incrociato di dritto riesce a salvarsi. Anche la fortuna è dalla parte di Alcaraz che con una fortunosa stop volley di rovescio si guadagna il set point. Servizio vincente e 6-3 in suo favore.
Il terzo set è molto equilibrato e nonostante cominciamo ad avvicinarci alle due ore di gioco l’intensità torna ai livelli del primo parziale. Kecmanovic gioca molto vicino alla riga di fondo, non perde campo sulle accelerazioni dello spagnolo e non cerca di muovere il suo avversario con il dritto. Uno dei momenti decisivi del match è sicuramente sul 4-5 in favore di Kecmanovic con Alcaraz al servizio. I due finora sono stati perfetti al servizio ma proprio quando lo spagnolo deve servire per rimanere nel match scivola 15-30. Qui dopo un servizio esterno lascia andare un rovescio lungolinea che atterra nei pressi della riga. Lo spettacolo non finisce qui. Nel punto successivo dopo un ottimo dritto lungolinea Alcaraz prende la rete e con una perfetta demi volée di dritto manda in visibilio il pubblico. Il tie break è il risultato giusto per il match fino ad oggi più bello del torneo.
Kecmanovic va subito avanti di un mini break grazie a una smorzata in rete dello spagnolo. Alcaraz ancora una volta fa valere la sua personalità e sotto 5 a 3 gioca nuovamente la palla corta, questa volta vincente, che gli permette di recuperare il mini break. Nel punto successivo Alcaraz gioca nuovamente aggressivo con il rovescio e si porta sul 5 pari. Qui Kecmanovic commette il suo primo gratuito del tie break e porta Alcaraz a match point. L’ennesimo recupero vincente in avanzamento regala a Alcaraz la seconda semifinale consecutiva in un Masters 1000. Pubblico in delirio, Kecmanovic esce tra gli applausi dopo una partita davvero entusiasmante.
TOP 15 – Il prossimo ostacolo di Alcaraz è dunque il campione uscente Hubert Hurkacz, contro il quale non ha mai giocato in un match ufficiale. Con la vittoria nel quarto di finale lo spagnolo entrerà certamente nei Top 15 del ranking ATP all’inizio della prossima settimana, ma anche in caso di vittoria del torneo non potrà diventare membro del club esclusivo dei Top 10. Infatti, se dovesse vincere la semifinale, Alcaraz sopravanzerà sicuramente lo stesso Hurkacz e Fritz per assestarsi al n. 12, mentre in caso di trionfo nel Miami Open supererà anche Jannik Sinner al n. 11.