L’ultima regina prima di Ashleigh Barty contro la prossima numero 1 al mondo dopo il ritiro della tennista australiana. Non si poteva chiedere di meglio per l’ultimo atto del Miami Open presented by Itaù, in programma oggi alle 19 italiane.
Iga Swiatek si presenta alla finale di Miami con una serie di 16 successi consecutivi che hanno portato la tennista polacca a vincere back-to-back i primi due WTA 1000 stagionali a Doha e Indian Wells. Successi arrivati con avversarie di un certo spessore. Il ranking medio delle avversarie affrontate è pari a 26. L’ultima tennista ad aver messo a segno sedici vittorie o più è proprio Naomi Osaka che a cavallo tra il 2020 e il 2021 vinse 23 match consecutivi.
In questa finale, la ventenne di Varsavia potrebbe riscrivere la storia diventando la prima tennista a vincere i primi tre WTA 1000 della stagione. Swiatek, inoltre, potrebbe affiancare il suo nome a quello di Serena Williams e Caroline Wozniacki le uniche ad avere vinto almeno tre WTA 1000 consecutivi in una stagione. La danese chiuse la stagione 2010 vincendo Montreal, Tokyo e Beijing (a cui aggiunse Dubai e Indian Wells 2011) mentre Serena Williams si aggiudicò Miami, Madrid, Roma e Toronto nel 2013.
Nessun set perso e soli 22 games ceduti per raggiungere la finale di Miami, 7 dei quali nella semifinale con Pegula, l’unica tennista in grado di vincere più di tre games contro Swiatek in questo torneo. Si tratta del minor numero di giochi persi nella strada verso la finale del 1000 della Florida dal 2021, quando la connazionale Radwanska si qualificò per la finale perdendo un game in meno di Swiatek. Agnieszka alla fine si aggiudicò il titolo in due set sulla russa Sharapova.
Swiatek potrebbe mettere a segno diversi record per quanto riguarda il Sunshine Double. In particolare, la polacca potrebbe diventare la tennista più giovane a compiere questa impresa. Nessuna, infatti, ha vinto il titolo in entrambi i tornei prima dei vent’anni. Potrebbe inoltre diventare la quarta tennista a vincere i tornei nello stesso anno insieme a Graf (1994-1996), Clijsters (2005) e Azarenka (2016). La polacca è inoltre la quinta donna a raggiungere la finale in entrambi i tornei prima dei ventun anni al fianco di nome del calibro di Seles, Serena Williams, Hingis e Sharapova.
L’inizio di stagione fuori dal normale della polacca è testimoniato anche dal numero di punti conquistati finora. Con la finale Swiatek ha totalizzato almeno 3.570 punti nei primi tre mesi di stagione, un numero più grande di quelli che lo scorso anno gli garantirono il pass per le WTA Finals di Guadalajara (3226).
Miami, d’altro canto, sembra aver restituito al panorama mondiale la Osaka che tutti abbiamo ammirato. Dopo il crollo psicologico avvenuto in California, Osaka ha dimostrato tutta la sua forza nella semifinale durata oltre due ore con Belinda Bencic. 18 ace messi a segno nella sfida contro la campionessa olimpica e 46 in tutto il torneo, in entrambi i casi si tratta dei record stagionali.
Osaka arrivata a Miami da numero 77 è diventata la finalista con il ranking più basso nella storia del torneo e la seconda non testa di serie a raggiungere la finale, dopo Clijsters che da numero 38 raggiunse la finale nel 2005. La cavalcata in Florida consentirà alla giapponese di rientrare al termine del torneo almeno tra le prime 40 al mondo. Un solo set perso da Osaka, proprio con Bencic in semifinale, nella strada verso la finale. La giapponese è stata breakkata sul suo turno di servizio solo 5 volte durante il torneo (4 volte da Bencic). Stesso risultato per Swiatek, ad aggiungere equilibrio alla sfida.
Vi è solo un solo precedente tra le due che risale al terzo turno della Rogers Cup. L’allora numero 2 al mondo Osaka si aggiudicò con non poche difficoltà per 7-6 6-4 la sfida con la diciottenne qualificata Swiatek, allora n.65. Swiatek andrà a caccia del titolo numero 6 della sua giovane carriera, palmares composto da uno Slam, tre WTA 1000 e un 500. L’unica sconfitta in finale arrivò nel 2019 a Lugano per mano di Polona Hercog. Per la giapponese si tratterà della finale numero 11 con 7 titoli in bacheca per Osaka (ben 4 gli Slam). Le uniche due sconfitte sul campo (se si esclude il walkover con Azarenka a Cincinnati) sono arrivate a Tokyo nel 2016 con Wozniacki e nel 2018 con Pliskova.
Chiusura finale con l’opinione dei bookmakes. La favorita delle agenzie di scommesse è la polacca con quote che variano dall’1,50 di Eurobet e Snai all’ 1,53 di Bet365 e PlanetWin 365. Il successo di Osaka paga un minimo di 2.46 per PlanetWin365 mentre la quota migliore in caso di successo della nipponica la fornisce Unibet con 2,60.
Conferenza Naomi Osaka dopo la semifinale
Conferenza Iga Swiatek dopo la semifinale