Sono le wild-card Hubert Hurkacz e John Isner ad aggiudicarsi l’atto conclusivo del tabellone di doppio maschile del Miami Open presented by Itaù 2022. Il polacco e lo statunitense al loro secondo torneo insieme, (dopo Montreal 2019) hanno avuto la meglio della coppia di specialisti e tds n. 6 del seeding, composta da Wesley Koolhof (n. 17 in doppio) e Neal Skupski (n. 16 della classifica di specialità) per 7-6(5) 6-4 in poco più di un’ora e mezza. Nel primo set la coppia di singolaristi (Hurkacz n. 81 e Isner n. 52 nella classifica di doppio) ha concesso una palla break nel secondo game e ne ha avute due a disposizione sul 4-4. Nessuna di queste occasioni è stata sfruttata e di conseguenza l’epilogo non poteva che essere il tie-break dove, dopo uno scambio di un paio di mini-break tra le due coppie, è arrivato l’allungo decisivo per Hurkacz e Isner nel dodicesimo punto. Nel secondo parziale ancora una volta sono stati Koolhof e Skupski ad avere per primi chance in risposta, ben 3 sul 1-1. Sfumate via queste possibilità l’incontro si è sostanzialmente concluso, con il sigillo finale del break nel decimo gioco. La differenza al servizio è stata rappresentata oltre che dal numero di ace (10 contro 4), soprattutto dall’incisività della seconda; con la quale i vincitori hanno registrato un impeccabile 79% (37/47), mentre Wesley e Neal si sono fermati al 42% (8/19). Ma in generale, l’inerzia della partita è stata indirizzata dalla maggiore pesantezza di palla e dal grado più elevato di efficacia della ribattuta del 25enne di Wroclav e del 36enne di Greensboro rispetto ai propri avversari. In più, come evidenzia anche la classifica stessa di doppio (entrambi in top 100) sia il dinoccolato Hubi che il lungo americano, ma anche vedendo le loro caratteristiche tecniche, sono giocatori che si sono sempre ben comportati in doppio; grande battuta e qualità nel gioco di volo ingredienti quasi imprescindibili per farsi valere in questa disciplina e che a loro due non mancano come hanno dimostrato anche nella finale della Florida.
IL PERCORSO E I RECORD – Un’affermazione di grande prestigio per John e Hubert se si considera che i due hanno eliminato nel percorso per giungere in finale ben tre coppie vincitrici di Slam – al primo turno hanno superato i tedeschi Krawietz/Mies due volte vincitori del Roland Garros per 6-3 7-6(3); ai quarti i campioni dell’ultimo Us Open Ram/Salisbury 7-6(7) 6-3 e in semifinale i 5K Kokkinakis/Kyrgios 6-4 6-3 – e se ciò non bastasse hanno anche battuto in finale una coppia in grande forma, non a caso seconda nella race. Infatti, i carnefici di Bolelli e Fognini in semifinale, potevano vantare un bilancio in questa stagione di 23 vittorie e solamente 4 sconfitte prima di questa partita, che gli è valso nella prima parte di stagione del loro primo anno di collaborazione tre titoli 250 (Melbourne, Adelaide 2 e Doha) e qualora fossero riusciti a vincere quest’oggi avrebbero addirittura scavalcato nella race di specialità i numeri 1, nonché freschi vincitori dell’Australian Open Kyrgios e Kokkinakis. Hubert e John aggiungono così al loro palmares, dopo il titolo in singolare del Miami Open rispettivamente per Hubi nel 2021 e per Long John nel 2018, anche quello di specialità. Inoltre con questo successo e dopo aver trionfato due settimane fa in California con l’amico Sock, il gigante a stelle e strisce è divenuto il primo tennista a completare il Sunshine Double con due compagni diversi dal 1989 quando a riuscirvi fu lo svizzero Hlasek (che vinse a Indian Wells con Becker e a Miami con lo svedese Jarryd). Infine per l’allievo di Craig Boynton questo alloro è il secondo titolo in doppio in un Masters 1000 dopo quello del 2020 con Auger-Aliassime a Parigi Bercy; mentre per Big John è il quinto (tre con Sock: Shanghai 2016 e Indian wells nel 2018, oltre che il trionfo di quest’anno; uno con Querrey nel 2011 a Roma). Continua, invece, la maledizione della coppia anglo-olandese. Poiché sia Koolhof che Skupski con questa sconfitta, sono costretti a constatare il loro quarto ko in una finale di un torneo di questa categoria. Curiosamente i due doppisti erano già arrivati fino in fondo nel torneo di Miami nelle ultime due edizioni, seppur con compagni diversi, ma uscendo appunto sempre sconfitti (Koolhof nel 2019 con Tsitsipas e Skupski nel 2021 con Evans).