J. Millman b. D. Thiem 6-3 3-6 6-4
Dominic Thiem può festeggiare il ritorno nel tour, ma non quello alla vittoria. Sul campo centrale del Novak Tennis Center di Belgrado, l’austriaco n. 54 ATP subisce la sconfitta in tre set per mano di John Millman (n. 80) al primo turno del Serbia Open. L’ex n. 3 del mondo, tornato a giocare a dieci mesi di distanza una partita nel circuito maggiore dopo quella di tre settimane fa persa al Challenger di Marbella (l’ultima nel tour risaliva al giugno scorso quando si era ritirato nel primo set contro Mannarino al ‘250’ di Maiorca) e la successiva positività al covid, al di là del risultato può comunque essere soddisfatto della propria prestazione.
Una partita in cui Thiem ha preso le misure nel primo set, ha concretizzato gli sforzi nel secondo e nel momento decisivo del terzo parziale ha dovuto fare i conti con lo scarso ritmo gara, fisiologico vista la lunga assenza dai campi dopo l’operazione al polso destro. Il prossimo appuntamento per l’austriaco sarà l’ATP 250 di Estoril (a cui parteciperà grazie a una wild card), nuovo passo verso il ritorno ai livelli che l’ex campione US Open conosceva prima dell’infortunio, come dichiarato da lui stesso poche settimane fa. Millman invece affronterà al secondo turno del torneo di Belgrado la settima forza del seeding Miomir Kecmanovic che ieri ha battuto Gasquet 6-0 6-3.
IL MATCH – Entrambi i giocatori partono con percentuali con la prima palla molto bassa. Il punto debole nei primi game per Thiem è il rovescio altalenante con il quale sciorina vincenti a tutto braccio seguiti da gravi errori non forzati sia con il back che in top spin. Il diritto invece regala solo dispiaceri e con due brutti colpi a metà rete concede il break nel quarto game ad un Millman che “si limita” a rimettere la palla dall’altra parte e accogliere i regali a braccia aperte. Il contro-break tuttavia è immediato: l’australiano fa di tutto per spostarsi e colpire di dritto lasciando ampio campo a Thiem, che lo sfrutta con delle soluzioni a sventaglio di rovescio stupefacenti. L’ex numero 3 del mondo sale di livello con questo colpo e prende sempre più il controllo degli scambi.
Ma togliersi la ruggine di dosso dopo mesi di lontananza dal circuito non avviene in un attimo, ed infatti Millman riprende subito a controllare il match sfruttando la posizione estremamente arretrata del suo avversario. Le discese a rete e i colpi d’anticipo del n. 80 ATP gli valgono un altro break, che questa volta si rivela decisivo per portare a casa il primo set. Millman chiude così il primo set 6-3 in 48 minuti, non prima di aver sventato brillantemente l’ultimo assalto di Thiem sotto forma di due palle break.
Nella seconda frazione Thiem continua a testare l’efficacia delle palle corte e dei colpi in back e opera il break nel quarto gioco trafiggendo l’avversario con un rovescio in lungolinea al termine di un punto ben costruito. Il game che porta l’austriaco sul 5-2 è di grande importanza: Thiem offre anche una palla break a Millman, ma chiude ai vantaggi un gioco lungo e complicato, tenuto mettendo in mostra la tenacia a cui mai rinuncia. L’ex campione US Open sfrutta la migliorata percentuale con il primo servizio (dal 54% del primo parziale al 75% del secondo) e porta la partita al terzo e decisivo set approfittando di un errore di Millman, costretto a un’imprecisa difesa sotto rete.
Più passa il tempo e più Thiem sembra entrare in partita, soprattutto sotto l’aspetto atletico. Millman però non ci sta e l’incontro si fa sempre più intenso e fisico, con l’austriaco che migliora la sua prestazione in difesa ma al momento di chiudere il punto si dimostra spesso impreciso. Quando infatti l’ex n. 3 del mondo prova a spingere il livello oltre lo stato conservativo a cui è costretto vista la lunga assenza dai campi, ecco che non riesce ad essere incisivo come vorrebbe finendo spesso per disperarsi per gli errori che non è solitamente abituato a commettere. Il set procede dunque on serve senza chance di break fino all’ottavo gioco, quando Thiem concede a Millman due chance di allungare commettendo appunto un errore banale sotto rete.
L’austriaco le annulla entrambe e, rimontando da 15-40, porta casa un game di fondamentale importanza. La grinta del ventottenne di Wiener Neustadt non basta però e, nel momento decisivo, lo scarso ritmo partita accumulato in questi mesi di inattività si fa sentire costringendolo ad offrire altre tre palle break sul 4-5. Millman non deve neanche giocare la prima, perché con il secondo doppio fallo della partita Thiem cede la vittoria in due ore e 33 minuti.
GLI ALTRI RISULTATI – Tra gli altri match di primo turno del ‘250’ serbo, segnaliamo la vittoria di Laslo Djere (n. 50) per 6-4 7-5 contro la wild card connazionale Hamad Medjedovic (n. 473) con cui si guadagna un altro derby serbo al secondo turno, stavolta contro il padrone di casa Novak Djokovic. La testa di serie n. 2 Andrej Rublev affronterà invece il ventenne ceco Jiri Lehecka (n. 93) che ha battuto in due set Henri Laaksonen (n. 92) per 6-2 7-5.
Vittoria anche per il qualificato Roman Safiullin (n. 151) per 7-5 6-0 contro Mikael Ymer (n. 98), giunto alla sesta sconfitta consecutiva, oltre al successo di Oscar Otte (n. 67) su Alejandro Tabilo (n. 91) per 6-0 6-3. Infine, saranno avversari al secondo turno il serbo Filip Krajinovic (n. 45) e Thiago Monteiro (n. 110); il primo ha avuto la meglio sul campione di Marrakech David Goffin (n. 49) per 6-3 7-6(4), il brasiliano ha battuto Joao Sousa (n. 85) con lo score di 6-4 6-3.