TENNIS WTA CINCINNATI – Incontro di primo turno: C. Wozniacki b. M. Rybarikova 6-2, 6-3. Intervista a Caroline Wozniacki. Traduzione di Yelena Apebe
Una domanda riguardo settimana scorsa. Quanta fiducia ti ha dato il torneo di Montreal?
Penso di aver giocato molto, molto bene e di aver servito bene. La mia avversaria è riuscita a tirarsi fuori da alcune situazioni complicate. Le piace farlo. In realtà è stato un po’ snervante. Credo di essere riuscita a restare abbastanza aggressiva, a spostarla sul campo e ho cercato di non rimanere troppo indietro.
Dal Roland Garros abbiamo assistito ad un tuo miglioramento. È stato grazie al duro lavoro o all’aspetto mentale?
In questo momento sono ad un buon livello e sento di aver lavorato molto duramente per raggiungerlo. Questa è la parte di stagione che preferisco. Mi piace giocare sul duro. Mi piacciono le US Open Series. È la parte di stagione in cui gioco meglio. E mi dà fiducia. Ho vinto la WTA Premier di Istanbul ed il mio livello di gioco è cresciuto.
C’è un torneo in particolare in cui hai sentito che il tuo livello di gioco si era alzato?
Penso mi sentissi già bene dal torneo di Eastbourne. Da quel momento sento di aver giocato molto bene.
Per quanto riguarda il tuo gioco, qual è stato il periodo più difficile negli ultimi due anni?
Non so. Penso sia normale sentire periodi di alti e bassi. Quest’anno, la stagione sulla terra è stata abbastanza difficile a causa di molti infortuni e per questo non mi sentivo in grado di giocare. Ho giocato solo un paio di tornei ed è stato anche molto difficile da accettare. Poi sono stata costretta a ritirarmi da Stuttgart a causa del polso, mi sono infortunata al ginocchio a Madrid e per finire ho dovuto abbandonare il torneo a Roma. Continuare a subire infortuni è la cosa più difficile da accettare.
Come e perché hai deciso di correre la maratona di New York?
Ho sempre corso molto. La corsa rappresenta gran parte del mio allenamento. Volevo farlo da tanto e la stagione quest’anno finisce un po’ prima. Mi sono seduta a cena a Eastbourne e ho pensato “ Sai cosa? Ho sempre voluto correre la maratona di New York” ed ho pensato che sarebbe stata una cosa interessante. È sempre stata nella mia lista di cose da fare, ma non ne ho mai avuto il tempo. Così ho chiamato il mio agente, John, e gli ho chiesto di guardare per quale associazione benefica avrei potuto correre. È tornato da me con una lista. L’associazione si chiama Team For Kids. Mi è molto cara. Tutti hanno pensato fossi pazza e che non avrei fatto sul serio, invece eccomi qui. Non ci ripenso. Le persone mi chiedono “ Perché non corri solo per 5, 10 km?” e fanno questa domanda perché effettivamente non ho mai partecipato ad una gara prima d’ora. Copro ogni giorno 10 km durante gli allenamenti, ma correre per 42km è una questione mentale e fisica allo stesso tempo. Dovrò prepararmi anche mentalmente. È per questo che voglio farlo. Ho anche sempre sognato di diventare un esempio. Non solo voglio aiutare i bambini ad essere persone dinamiche, ma anche dimostrare loro che è possibile fare qualcosa di completamente diverso al di fuori della propria routine. Se posso farlo io, possono anche loro.
C’è qualche altro sport a cui sei interessata?
Il Triathlon sarà il mio prossimo obiettivo, ma prima vediamo come va la maratona. Potrei anche non voler più fare niente di simile dopo di essa. Devo aspettare e vedere come va.
So che stai giocando un gran tennis. Hai appena vinto un altro titolo. Hai già ottenuto molto. Pochi anni fa hai toccato l’apice della tua carriera. Ad oggi come ti senti? Ti senti preparata mentalmente e ti senti più forte su questa superficie?
Certo. Gli US Open sono lo Slam in cui ho fatto meglio. Mi sento a mio agio e ho giocato molto bene in passato. Sono molto emozionata. Mi sento ad un buon livello mentale e fisico. È un bel periodo.