Poche sorprese ma tanti motivi di interesse nella prima parte del lunedì al Masters 1000 di Madrid, senza teste di serie ma non senza partite combattute. A cominciare da quella tra Alex De Minaur e il padrone di casa Pedro Martinez. Il tennista australiano, ma di madre spagnola e con residenza ad Alicante, ha dato vita ad una sfida combattuta contro Martinez, reduce per ora da una stagione sul rosso non esaltante dopo il trionfo di Santiago. De Minaur ha continuato invece il suo buon periodo, che gli ha visto scappare di mano la vittoria contro Alcaraz nella semifinale di Barcellona e che ora lo vedrà opposto ad un altro grande talento nel secondo turno, il nostro Jannik Sinner. Non è andata meglio all’unica wild card spagnola presente in tabellone, il giovane Carlos Gimeno Valero. A frenare lo spagnolo è stato il rientrante Monfils, che nonostante il prolungato periodo di inattività non ha avuto problemi nel lasciare solo tre giochi al suo avversario in poco meno di un’ora, guadagnandosi così la sfida contro Novak Djokovic.
La Spagna può sorridere solo con Alejandro Davidovich-Fokina. Il finalista di Montecarlo ha concesso solo una palla break in tutto il match al sudafricano Lloyd Harris, non certamente a suo agio su queste superfici e protagonista di una stagione molto negativa fin qui. Protagonista oggi anche un altro finalista di Montecarlo, il serbo Dusan Lajovic, che contro un Borna Coric reduce dalla sconfitta con Cobolli al Garden di Roma ha dovuto sudare per quasi due ore e mezza prima di ottenere la vittoria. A tradire il croato nel derby balcanico è stata la risposta, prima con una scarsa percentuale sulle prime di servizio di Lajovic e poi sulle palle break, con Coric tradito dal poco cinismo che gli ha visto convertire solo una palla break sulle sei concesse dal tennista serbo.
Monfils b. [WC] Gimeno-Valero 6-3 6-0
Davidovich-Fokina b. Harris 7-5 6-3
De Minaur b. Martinez 7-6(2) 1-6 6-3
[Q] Lajovic b. Coric 6-3 4-6 6-4