Dopo quasi due mesi, precisamente dal 13 marzo 2022 su Davidovich Fokina nel deserto di Indian Wells, Denis Shapovalov ritrova la vittoria nel circuito, al debutto stagionale sulla terra rossa. Battuto, con qualche rischio e qualche scambio di troppo, il “pianista” Ugo Humbert, con il punteggio di 7-6(1) 6-3 in due ore di match notturno. Il francese è un altro che non sta certo passando uno dei migliori periodi della carriera, e la tds n.14 non ha mancato di sottolinearlo facendo pesare le sue migliori qualità da fondo e tecnico-tattiche, chiudendo con un ottimo 70% di punti vinti con la seconda, addirittura. Ed è stata questa la chiave del match, che ha permesso al canadese di salvare ben 9 palle break su 9, a fronte di una sola ottenuta, che ha saputo però sfruttare, nel secondo set. Quindi non uno Shapovalov sfavillante, ma la maggior esperienza e il trovarsi leggermente meglio sulla terra rispetto a un avversario spiccatamente erbivoro, gli hanno permesso di staccare il pass per il secondo turno di stasera, in chiusura di programma, contro Sir Andy Murray, vincitore su Dominic Thiem.
Ma il lunedì al Mutua Madrilena Open, secondo 1000 stagionale sulla terra rossa, e primo combined, abbiamo avuto la rottura di un digiuno decisamente più lungo di quello di Shapo: Lucas Pouille, dopo più di un anno (14 aprile 2021 a Montecarlo su Popyrin) ritrova la vittoria in un Master 1000. Il francese, l’ex grande promessa sempre più ombra di sé stesso, ha usufruito al meglio della sua wild card, vincendo 6-3 6-4 su Karen Khachanov. Anche il russo sta accusando un netto calo di rendimento, dovuto certamente al suo gioco fin troppo prevedibile e privo di variazioni, che si basa solo sul tirare il più forte possibile, e continua quindi la sua discesa. Dall’altra parte della rete invece sono buoni i segnali per Pouille, scivolato al n.174 al mondo, che ha salvato 7 palle break su 7, vincendo ben più della metà di punti al servizio; e questo è simbolo di grande maturità e prontezza mentale, saper non vacillare sotto i colpi. Vittoria importante, comunque contro un top 30 (n.26 Khachanov) che gli potrebbe dare slancio per gli eventi futuri. Al prossimo turno avrà la prova del 9 contro il n.5 al mondo, Stefanos Tsitsipas.
Parlando di russi in netto calo, non si può non citare Aslan Karatsev: aveva esaltato tutti nel 2021, con semifinale in Australia in primis, tanti bei risultati, addirittura vittoria su Nole a Belgrado… per tornare in una forte mediocrità quest’anno. Rimane n.34 al mondo, ma continua a non riuscire a trovare continuità o vittorie, e ieri ha subìto l’ennesima sconfitta stagionale, contro un altro giocatore in ripresa: David Goffin. Il belga, ex n.7 al mondo, precipitato addirittura fuori dalla top 50, sta ritrovando ottime sensazioni e buon tennis dopo la vittoria nel 250 di Marrakesh, e ieri un’altra gran prova: un agevole 6-2 7-5, con anche vari match point sprecati, e 76% di punti vinti con la prima, sinonimo soprattutto di freddezza(il belga non è famoso per il servizio). Attende il vincente tra Van de Zandschulp e Carreno Busta, e in entrambi i casi può certamente giocarsela se è in forma. Forma che ieri, almeno per un’ora di secondo set, ha spaventato Diego Schwartzman. Parliamo però della forma del suo avversario, Benoit Paire, sconfitto 6-2 6(5)-7 6-1, in un match che ha è dipeso dalle lune del francese e dagli astri del suo rovescio, come ogni volta che gioca. El Peque ha messo in campo la sua solita “garra” e sostanza, non subendo neanche un break in tutta la partita, ma accusando la vena poetica di Paire nel tie break del secondo. Non c’è mai stato però il dubbio su chi avrebbe portato a casa il biglietto per il secondo turno, come si evince dal punteggio netto del primo e del terzo set.
Una prestazione nel complesso soddisfacente per la tds n.13, che affronterà Grigor Dimitrov, altro giocatore spumeggiante, ma di certo più solido di Paire. Il bulgaro, dopo la bella semifinale a Montecarlo persa da Davidovich, ha sistemato senza troppi patemi Maxime Cressy, il franco-americano con il gioco offensivo d’antan proveniente dalle qualificazioni. Punteggio finale che recita 6-2 7-6(4) per il n.20 al mondo, trovatosi anche sotto 4-2 in risposta nel secondo parziale, ma ha saputo ricucire lo svantaggio e chiudere il match al tie break senza dare mai reali possibilità al suo avversario. Situazione analoga a quella vissuta da Cameron Norrie nel primo set contro Soonwoo Kwon, sconfitto con un doppio 7-5 comunque faticoso. In entrambi i parziali ci sono stati break e contro-break, ma nel primo il giovane coreano era avanti, e ha permesso alla tds n.9 di rientrare e portare a casa il set. Anche nel secondo varie scaramucce e break al tramonto per il britannico, che ha arginato il gioco vertiginoso del suo avversario con grande solidità. Al prossimo turno sfida totalmente diversa, contro “Long” John Isner.