Da Madrid, il nostro inviato
Appena due posizioni separano Felix Auger-Aliassime da Jannik Sinner, il primo decimo della classifica mondiale, l’altro dodicesimo. Eppure per larghi tratti della loro sfida al terzo turno del Mutua Madrid Open il divario è sembrato molto maggiore, con il canadese uscito vincitore 6-1 6-2 nel loro primo faccia a faccia. “Auger-Aliassime lo conoscevo già prima” ha specificato Jannik in esclusiva a Ubitennis. “Sicuramente ha giocato meglio di me. Io gli ho regalato due game, sia nel primo set che nel secondo, quando [nel terzo game del primo set, ndr] ero 40-15 sopra ho fatto due errori e lui ha spinto bene col dritto. Non c’è tanto da dire. […] In generale le gambe in campo non le ho mosse molto bene”.
In generale comunque sembra che il problema dell’altoatesino, che ha rischiato grosso anche nel primo round salvando tre match point, non sia legato solamente a questo match, ma in generale al suo rapporto col 1000 madrileno. “Mi sono preparato come sempre, ma la tattica che ci eravamo preparati non la siamo riusciti a fare. Lo scorso anno ho fatto fatica qua a Madrid e anche quest’anno non ho trovato il mio gioco, non ho trovato la palla. Vediamo l’anno prossimo come andrà. Però intanto ho fatto un turno in più rispetto all’anno scorso. Oggi [giovedì] non ho fatto la partita che volevo però è andata così”.
La stagione sulla terra rossa europea comunque è densa di appuntamenti e il prossimo è indubbiamente uno dei più importanti per i tennisti itlaiani.“Andremo a Roma il prima possibile e ci prepariamo lì nel migliore dei modi” ha confermato Jannik. “Ora c’è un altro torneo, un’altra possibilità e spero di giocare meglio di così“.
Ad esprimersi sul match, nella Mixed Zone della Caja Magica, si è presentato anche un disponibilissimo Felix Auger-Aliassime il quale, rispondendo alle nostre domande, ha spiegato approfonditamente quanto accaduto in un match all’apparenza a senso unico. “Se guardi bene all’inizio della partita ci sono stati dei game tirati da entrambe le parti, poi sul 2-1 lui stava giocando bene e ha mancato un paio di palle e dopodiché sono stato bravo io a vincere quel game, e da quel punto in poi credo abbia iniziato a perdere un po’ di fiducia nei suoi colpi, e provava a fare il suo gioco ma commetteva errori. Io d’altro canto stavo giocando bene mentre lui sbagliava un po’ più di palle di quanto avrebbe dovuto, e la combinazione delle cose ha creato questa grossa differenza tra noi due”. Disamina impeccabile, dando tanto merito a sé stesso, com’è giusto che sia, quanto agli errori dell’avversario.
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Jannik Sinner al microscopio
Ma se uno sbaglia così tanto, ed è anche consapevole degli errori, cosa si può fare per evitarli o quanto meno ridurne il numero? “Anche a me è successo in passato, certe volte continui ad andare avanti ma non trovi soluzioni. Continui a provarci e cerchi i tuoi colpi, io gli non suggerirei nulla di nuovo. Cerci di essere più preciso, di costruirti meglio i punti, ma… è tutto qui. Poi nel modo in cui stavo giocando oggi credo gli sarebbe stato piuttosto difficile in ogni caso. Ovviamente ci sono state delle palle che io so che normalmente non avrebbe sbagliato e che invece l’ha fatto, quindi non è stata una delle sue giornate migliori”.
Infine il n.10 del mondo ha detto due parole su Toni Nadal, da circa un anno membro saltuario del suo team. “Non sta cercando di farmi giocare come Rafa” ha subito specificato Felix. “Toni mi aiuta con un sacco di cose, non solo legate al mio gioco. Ma anche all’approccio ai tornei, alle partite, gli aspetti mentali. Lui è un grande motivatore. Ogni volta che mi parla io ho una mentalità molto aperta per apprendere dalle cose che dice, dalle esperienze che ha vissuto. Perché lui sa tutto ciò che serve per essere ai massimi livelli. Per me è una grande persona da cui apprendere”. E se lui si rivelerà un buon allievo non ci sono dubbi che presto raccoglieranno i frutti di questa collaborazione.