TENNIS US OPEN – Una bella sorpresa arriva da Simone Bolelli che batte contro pronostico il canadese Pospisil in cinque set. Andreas Seppi chiude in 3 set con Stakhovsky. Niente da fare per Karin Knapp battuta dalla Pironkova. Ottima Errani con la Flipkens, facile la Vinci con la Ormaechea
Le foto del day 1 agli US Open.
Andreas Seppi b. Sergey Stakhovsky 6-3 6-1 6-4 (Carlo Caccia Dominioni)
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Nel primo match in programma sotto il caldo sole del campo 7 il nostro Andreas Seppi esordisce contro l’ucraino Sergey Stakhovsky che in molti ricorderanno come giustiziere di Federer a Wimbledon l’anno scorso.
C’è un solo precedente tra i due e non sorride all’altoatesino anche se va preso con le pinze in quanto giocato nel 2010 a Nizza su terra rossa.
Più significativo invece lo scarso feeling di entrambi i giocatori con Flushing Meadows: Stakhovsky infatti solo 1 volta su 5 tentativi ha superato il primo turno (3° T nel 2010) mentre Andreas non ha mai fatto mistero di non amare lo Slam Americano e i risultati nelle sue 10 partecipazioni parlano chiaro (due 2°turni, un 3°turno e ben 7 uscite al primo turno).
Il match inizia subito in salita per Andreas che nel primo game di servizio deve salvare tre palle break non consecutive. Il tennis però è uno sport senza pietà e quando si mancano troppe occasioni la punizione è dietro l’angolo. Seppi infatti fa subito il break nel game successivo (2-1) e, dopo un combattutissimo quarto gioco in cui deve salvare altre 5 palle break, si mette in cascina il primo set per 6-3 senza troppi patemi.
L’impressione è che il giocatore di Kiev faccia una gran fatica a reggere il ritmo da fondo di Seppi e infatti sono pochissimi i punti che si porta a casa negli scambi prolungati. Ci ricorda però ancora una volta il perchè si trovi bene sull’erba di Wimbledon chiudendo alcuni punti con pregevoli volée in avanzamento.
Anche il secondo set si apre subito con un break dell’allievo di Sartori che si porta poi a casa il parziale in soli 32 minuti per 6-1.
La terza frazione è invece più combattuta e, come spesso ci ha abituato Andreas negli Slam, altalenante. Dopo aver salvato nel primo game una palla break con un ace esterno, si porta avanti nel successivo per 2-1. Quando tutto sembra in discesa però Stakhovsky ha un sussulto di orgoglio e rimette in discussione il risultato sfruttando la prima e unica palla break delle 17 conquistate.
Il match prosegue in equilibrio fino al 4 pari e, dopo una prima occasione mancata da Seppi, la seconda è quella buona che lo porta a servire per il match sul 5-4 al terzo.
La giornata positiva di Seppi viene confermata anche nell’ultimo game in cui il nostro giocatore lascia a 15 il proprio avversario chiudendo in 135 minuti per 6-3 6-1 6-4 per la gioia dello sparuto ma rumoroso gruppo di tifosi italiani presenti sulle tribune.
Questa è solo la seconda vittoria in 3 set in carriera a New York per Seppi (la prima occasione nel secondo turno del 2013 contro il non irresistibile Devvarman) che affronterà al prossimo turno il giovane Kyrgios, vincente a Wimbledon contro Nadal, e che qui ha estromesso in 4 set il russo tds n°21 Youzhny.
T. Pironkova b. Karin Knapp 6-3 6-4 (Carlo Caccia Dominioni)
Karin Knapp: “Ho rinunciato a giocare, sono arrabbiata con me stessa”
Si prospettava un compito sulla carta piuttosto arduo per la nostra Karin Knapp, negli ultimi mesi in crisi di gioco e di risultati, contro Tsvetana Pironkova e così purtroppo è stato.
La Bulgara numero 54 del mondo ed ex semifinalista a Wimbledon nel 2010 è una giocatrice con un tennis atipico, con un ottimo rovescio piatto e un imprevedibile diritto che talvolta gioca in chop, tutte caratteristiche che la rendono un’avversaria difficile da affrontare sulle superfici veloci.
La Knapp invece, dopo un ottimo inizio di stagione in cui aveva dato del filo da torcere in Australia contro la Sharapova (sconfitta 10-8 al terzo set dopo essere stata a due punti dal match) si è completamente smarrita fino a crollare al N° 71 del ranking WTA.
Fin dall’inizio del match si capisce che il servizio non sarà fondamentale nell’economia complessiva del match. Karin si porta avanti di un break sul 2-1 ma poi subisce il ritorno della Pironkova che le strappa due turni di servizio consecutivi andando a servire per il primo set sul 5-3.
La tennista di Brunico riesce a breakkare la sua avversaria ma deve cedere subito la propria battuta e con essa il primo parziale per 6-3.
Il secondo set si apre malissimo per Karin che subisce un parziale di 4 giochi a 0 e sembra sempre più avviata verso la doccia. Malgrado i continui errori non forzati tenta di rientrare recuperando uno dei due break ceduti (4-2) ma viene condannata nei game successivi dall’ennesima risposta di rovescio sparacchiata fuori di metri.
Pironkova chiude quindi l’incontro per 6-4 6-3 contro una Knapp che ha pagato a caro prezzo, oltre ai diversi errori non forzati, anche una bassissima percentuale con la seconda di servizio (21%).
Dopo il match abbiamo visto la nostra giocatrice nei corridoi ed era davvero nera come un calabrone!
S. Bolelli b. V. Pospisil 2-6, 6-4, 6-2, 3-6, 6-3 (Vanni Gibertini)
L’agente di Bolelli, Corrado Tschabushnig: “Simone ha cambiato gioco e ora può battere Robredo”
Quando in sede di sorteggio del tabellone era uscito l’accoppiamento di primo turno tra Simone Bolelli e Vasek Pospisil, la stampa specializzata canadese aveva unanimemente dichiarato la propria soddisfazione per il buon sorteggio capitato al giovane giocatore di Vancouver. Dopo tutto, Pospisil era reduce da una buona estate, culminata con la finale all’ATP 500 di Washington, e dal punto di vista del ranking può vantare quasi 40 posizioni di vantaggio su Bolelli (n.46 contro n.85). Il responso del campo, tuttavia, è stato sostanzialmente diverso ed ha regalato al bolognese un’altra preziosa vittoria in un torneo dello Slam, una vittoria che fa morale e classifica, anche perché arrivata al termine di un match che alla fine si è giocato su pochi punti, data la grande solidità dimostrata da entrambi i giocatori al servizio per tutte le quasi tre ore di match.
Non era partita granché bene la giornata di Bolelli, che si era trovato subito a rincorrere a causa di una partenza molto lenta che gli era costata il break al secondo game, break venuto con un “challenge” sbagliato su una palla di Pospisil proprio sulla riga di fondo, e su un doppio fallo proprio sulla palla break successiva. Ceduto il primo parziale per 6-2 in soli 26 minuti, il bolognese provava ad aggrapparsi con un certo successo alla battuta in attesa di una occasione sul servizio dell’avversario, occasione che prontamente arriva al settimo game: sul 30-30 un diritto lungolinea vincente di Bolelli crea la prima palla break del set, ed il successivo diritto sbagliato di Pospisil di fatto consegna il secondo set nelle mani dell’italiano.
La partita è abbastanza uguale a se stessa, con entrambi i protagonisti molto solidi alla battuta e lesti ad impostare scambi piuttosto piatti e violenti da fondo. Man mano che passano i game, però, Pospisil arretra sempre di più verso i teloni di fondo e Bolelli tenta di sfruttare la parte destra di campo lasciata sovente libera dal suo avversario sempre alla ricerca del proprio diritto. Pospisil deve salvare due palle break al primo game, ma nel turno di servizio più tardi non riesce a cavarsi dai guai e deve guardare Bolelli che si lancia in fuga fino al 6-2 finale.
Nel quarto set, però, Bolelli accusa un passaggio a vuoto subito all’inizio, e dopo aver commesso solamente tre errori gratuiti nel set precedente, scaraventa alle ortiche tre diritti consecutivi che consentono a Pospisil di avere una palla break per il 2-0, occasione che il canadese non si fa sfuggire entrando nel campo e prendendo la rete come non aveva fatto nei due set precedenti. E’ quello l’unico break di un set che scivola via verso il 6-3 Pospisil senza sussulti, delegando il destino del match alle sorti del quinto parziale. Entrambi i giocatori appaiono solidi al servizio, e sono solamente pochi punti a fare pendere la bilancia dalla parte dell’italiano: sul 4-3 Bolelli, servizio Pospisil, 30-30, il bolognese indovina una risposta un po’ scentrata che finisce nelle immediate vicinanze della linea di fondo sorprendendo il canadese e costringendolo all’errore. Sulla successiva palla break, Pospisil attacca una risposta corta di Bolelli, ma la palla colpisce il nastro impennandosi, consegnando così un facile passante alla racchetta del bolognese che si invola sul 5-3 e poi chiude il match con un ace di seconda dopo 2 ore e 53 minuti.
Al prossimo turno per Bolelli ci sarà il vincente della sfida che vede opposti il francese Eduard Roger-Vasselin e lo spagnolo Tommy Robredo.
A. Rodionova b. Camila Giorgi 1-6 7-5 6-3 (Carlo Caccia Dominioni)
Camila Giorgi: “Il fastidio al piede? E’ un fatto personale”
Camila Giorgi: “Preferisco avere alti e bassi, ma sapere che sono io a comandare in campo”
Camila Giorgi, protagonista nella scorsa edizione di una splendida cavalcata che l’aveva portata fino al 4 turno (dopo aver battuto tra le altre anche la allora tds n°6 Wozniacki), viene sconfitta dopo una partita incredibile dalla qualificata Anastasia Rodionova.
Camila veniva infatti dalla semifinale disputata la scorsa settimana nel torneo di New Haven che le aveva fruttato il Best Ranking (n°31 del mondo) ed era stata scelta come possibile sorpresa del torneo da Darren Cahill, uno che di tennis se ne intende eccome.
La Rodionova, da molte colleghe descritta come una delle giocatrici più scorrette del circuito, aveva invece visto il proprio ranking crollare fino al n° 221, non vinceva un match in uno Slam dagli Us Open 2012 (2°T) e nel 2014 aveva vinto un’unica partita in un tabellone principale, al primo turno del torneo di Norimberga.
Dopo un primo set e mezzo a senso unico, in cui Camila ha effettuato spettacolari colpi vincenti che hanno provocato boati nel numeroso pubblico assiepato sul piccolo campo 6, sul 2-1 e servizio nel secondo set qualcosa si è improvvisamente inceppato.
La Giorgi ha iniziato a commettere una marea di doppi falli (alla fine del match sono stati 14) che le hanno fatto perdere sicurezza nel suo gioco. Malgrado questo è riuscita ad andare a servire per il match sul 5-4 ma ha subito il break a 0 e da lì ha perso la testa cedendo rapidamente il parziale per 7-5.
Il terzo set è stato invece caratterizzato da un grandissimo equilibrio e ha inizialmente seguito l’ordine dei servizi, con le due giocatrici che nei primi 6 turni di servizio hanno dovuto annullare ben 15 palle break (rispettivamente 7 la tennista di Melbourne e 8 la Giorgi).
Sul 3-4 il braccio di Camila si è però nuovamente irrigidito e ha così regalato il break e, di lì a poco, l’incontro a un’incredula Rodionova che ha così potuto festeggiare il passaggio al secondo turno dove troverà la vincente del match tra Errani e Flipkens.
R. Vinci b. P. Ormaechea 6-3 6-3 (Carlo Caccia Dominioni)
In chiusura di programma sul campo n°4 Roberta Vinci si è sbarazzata abbastanza facilmente dell’argentina Paula Ormaechea (n°99 del ranking) con un perentorio 6-3 6-3 maturato in 1 h e 25 minuti.
La tarantina, che quest’anno a Flushing Meadows difende la pesantissima cambiale dei quarti di finale, non ha mai ceduto il servizio in tutto l’incontro salvando tutte e 6 le palle break a disposizione della sua avversaria.
Al prossimo turno Roberta è attesa da un altro match giocabile contro la vincente di Soler Espinosa-Begu, partita che al momento vede le due appaiate al tie break del primo set.
S. Errani (13) b. K. Flipkens 6-1 7-5 (Stefano Tarantino)
Errani: “Ero tesa, avevo perso 4 delle ultime 5 partite”
Bella vittoria di Sara Errani contro l’ostica tennista belga Kirsten Flipkens.
La nr.13 del seeding si impone con il punteggio di 6-1 7-5 dopo 1 ora e 41 minuti di gioco.
Brava l’azzurra a recuperare nel secondo set, dove era sotto 2-5 con un doppio break di svantaggio e dove ha annullato 3 set point nel decimo gioco.
Per lei al 2° turno l’australiana Rodionova che oggi ha battuto l’altra italiana, Camila Giorgi.
Il primo set vola via senza problemi per Sara.
L’azzurra picchia dall’inizio alla fine sul rovescio della Flipkens che colpisce sempre in slice, la belga però mal digerisce quel lato e quando può si sposta sul diritto, lasciando però colpevolmente scoperto l’altra parte del campo.
A quel punto la Errani ne approfitta e trova l’angolo dalla parte opposta ed il gioco è fatto.
La Flipkens vince il primo game del match a zero poi subisce 6 game di fila, con Sara che domina in lungo e largo e la belga che sbaglia di tutto dimostrando di non capirci assolutamente nulla.
Il parziale dei punti parla chiaro, 24-14 per la portacolori italiana in appena 22 minuti, 1 vincente e 5 gratuiti per l’azzurra, 3-15 il bilancio della sua avversaria.
La Flipkens prova a scuotersi, il primo game del secondo set è lunghissimo (16 punti, 9 minuti la durata), alla 6° palla break finalmente la belga centra il break.
Ma Sara è lì e non demorde, parziale di 8 punti a zero e la situazione torna in equilibrio, 2-1 per l’azzurra nel secondo set.
La Flipkens prova ad essere più aggressiva, organizza le controdifese sul lato del rovescio e quando può aggredisce la seconda della Errani, notoriamente debole.
La tennista italiana accorcia un po’ i colpi e favorisce la sua avversaria che infila 4 giochi di seguito, si presenta spesso a rete e va a servire per il set sul 5-2.
Ma qui viene fuori l’abnegazione e la forza di volontà di Sara, parziale di 8 punti a zero e un break è recuperato, 5-4 per la Flipkens che va a servire per la seconda volta per il set.
La belga sale 40-15, due set point.
Ma la Errani li annulla, uno con una gran risposta.
Ora i colpi dell’azzurra sono profondi, la Flipkens contesta un paio di chiamate ma sul campo 13 non c’è l’”occhio di falco”.
Arriva un terzo set point per la belga dopo che Sara non è riuscita a sfruttare una palla del 5 pari. Stavolta è Sara che viene avanti con coraggio, il passante della Flipkens finisce in rete.
La Errani ha una seconda palla break ma non riesce a trasformarla, ancora parità.
La Flipkens sbaglia (dopo un bel po’ di tempo) un rovescio, stavolta l’azzurra centra il 5 pari venendo ancora a rete (stavolta il passante della sua avversaria è fuori).
Chiaramente ora l’inerzia è dalla parte di Sara, la tennista belga si innervosisce e perde la calma.
La Errani tiene agevolmente la battuta e sale 6-5, la Flipkens serve per rimanere nel match e va sotto 0-40.
La belga non ci sta, torna aggressiva ed annulla tutti e 3 i match point (molto contestato il primo dalla nostra giocatrice, il diritto della Flipkens finisce molto vicino alla linea).
Ma non basta, gran rovescio lungolinea di Sara (uno dei pochi del match) le procura il quarto match point, stavolta trasformato con un bel lob di rovescio su un attacco dell’avversaria.
Brava Sara, la partita si sarebbe potuta complicare nel terzo set.