[1] O. Jabeur b. [8] B. Bencic 6-3 2-1 rit.
Era una finale inaspettata per certi versi quella del Bett1Open, ma sicuramente interessante e con tanti sguardi puntati addosso, vista la qualità delle due contendenti che si fronteggiavano, cioè Ons Jabeur e Belinda Bencic. Hanno anche mostrato ottime cose a tratti nel primo set, un po’ effimere ma con l’impressione che nel secondo il livello sarebbe salito…non fosse stato per la sfortuna, che oggi ha posato i suoi occhi su Belinda Bencic, causandole una brutta storta alla caviglia nell’ultimo game del primo set, il tramonto della partita. La svizzera ha provato a giocare per tre game nel secondo parziale, ma intuendo che rischiava solo di peggiorare le cose, ha scelto la via del ritiro. Seconda finale consecutiva persa a Berlino dunque, per quanto quest’anno le colpe non siano da imputare a lei, ma solo alla sua cattiva stella. Dall’altra parte Jabeur, anche se forse non come avrebbe voluto, si prende la rivincita della finale sulla terra verde di Charleston, e anche il secondo torneo su erba in carriera dopo Birmingham 2021. Ma, soprattutto, da domani sarà la prima tennista araba, maschile e femminile, a varcare la soglia della top 3, assestandosi in terza posizione nel ranking WTA.
Il match – inizio, come da aspettarsi soprattutto per il maggior riposo avuto in settimana, appannaggio di Jabeur, che non mostra neanche più di tanto i suoi tipici svolazzi, limitandosi a qualche slice, ma gioca con sicurezza e accelera appena può, anche sfruttando un po’ di braccino di Bencic in questo inizio, e porta a casa il break nel secondo gioco, prendendo letteralmente possesso del campo. Finora rendimento impressionante anche al servizio per la tunisina, che ha messo a segno già 3 ace e tante prime vincenti, stroncando sul nascere i numeri in risposta della n.17 al mondo. Piccolo passaggio a vuoto di Ons che subito viene punito però dal contro-break di Bencic nel settimo gioco, che riesce a trovare qualcosa di più in risposta e causa due fatali errori in uscita alla sua avversaria, in un game in cui smarrisce un po’ la prima. Nel game seguente Jabeur inizia a mettere in campo qualche colpo da cineteca, come un grandissimo lob sul secondo punto, creando difficoltà in Bencic, che con un errore in uscita cede il servizio. Un po’ di pressione per la n.4 al mondo al momento di chiudere, con 4 palle break da annullare e un set point sprecato, complice la svizzera che trova più ritmo nella ribattuta e nell’incisività da fondo, fino alla quarta parità: bruttissima storta, con il piede messo male al momento di colpire un chop, che quasi fa temere per il peggio ricordando cosa accaduto di recente a Zverev a Parigi, ma fortunatamente è molto meno grave. Belinda si rialza e torna in campo con il set point da fronteggiare, ma stavolta la tunisina chiude facilmente, con un ace, e porta a casa per 6-3 un primo set equilibrato ma non brillante dal punto di vista del gioco, dove lei pur non giocando tanti colpi spettacolari ha usato bene servizio e potenza di esecuzione.
Appare più cauta Bencic, e vogliosa di accorciare gli scambi, imprimendo più potenza sulla prima e cercando vincenti; regala così il punto del match con smorzata, lob e chiusura al volo dopo il recupero in tweener di Jabeur, ma è chiaro che ci sono gravi difficoltà. Infatti prova quanto può a resistere Belinda, con tanto cuore e orgoglio, ma semplicemente la caviglia non glielo permette, nel terzo game evidenzia problemi sugli spostamenti, ed è quindi costretta a ritirarsi tra le lacrime. Bello l’abbraccio tra le due a fine partita, con Jabeur che continua a consolare la svizzera anche dopo il risultato, aiutandola anche a prendere il ghiaccio per la fasciatura. Resta una vittoria prestigiosa per la tunisina, ma non con la stessa gioia che le avrebbe dato una partita vinta in campo e con tutti i mezzi messi in gioco anche da Bencic. Complimenti a entrambe per il bel tennis espresso in settimana, certamente vanno guardate con attenzione in vista dell’imminente Wimbledon, dove Jabeur perderà i punti dei quarti di finale dello scorso anno ma ci terrà certo a fare bella figura, sperando che per Belinda non ci sia nulla di grave e riesca a giocare a Church Road.