Si avvicina il momento del sorteggio dei tabelloni in Church Road, il cui esito si aspetta con grande trepidazione, come e forse più del solito, anche per le caratteristiche della superficie che, anche se “non è più l’erba di una volta”, evidenzia discrepanze in alcuni casi notevoli tra l’ordine delle teste di serie e il loro effettivo valore sui prati. Com’è noto, dal 2002 al 2019 il seeding della gara di singolare maschile era determinato da una formula che premiava i risultati ottenuti sull’erba (il cosiddetto algoritmo verde), mentre dal 2021 viene considerato il solo ranking ATP, con la nota esclusione per quest’anno di russi e bielorussi. Bizzarro che la seconda edizione basata su questo sistema sia anche quella che non assegnerà punti validi per la classifica, ma questo è un altro discorso.
Vale la pena di ricordare che dall’introduzione del seeding nel 1927 solo due giocatori non teste di serie hanno vinto i Championships – Boris Becker nel 1985 e Goran Ivanisevic nel 2001 –, mentre non è mai successo nel singolare femminile. In attesa quindi del sorteggio, peraltro slittato a venerdì mattina così aumenta pure la suspense, vediamo cosa possono aspettarsi – e augurarsi – i nostri rappresentanti.
La classifica ATP aggiornata è disponibile al seguente link, che porta alla sezione “Sotto Rete” del sito web di Intesa Sanpaolo, main sponsor della manifestazione e partner di Ubitennis.
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Uomini:
1 Djokovic
2 Nadal
3 Ruud
4 Tsitsipas
5 Alcaraz
6 Auger-Aliassime
7 Hurkacz
8 Berrettini
9 Norrie
10 Sinner
11 Fritz
12 Schwartzman
13 Shapovalov
14 Cilic
15 Opelka
16 Carreno
17 Bautista
18 Dimitrov
19 Monfils
20 De Minaur
21 Isner
22 Van de Zandschulp
23 Basilashvili
24 Tiafoe
25 Rune
26 Kecmanovic
27 Krajinovic
28 Sonego
29 Evans
30 Brooksby
31 Paul
32 Baez
Matteo Berrettini, in quanto numero 8, sarà sorteggiato nello stesso quarto di una delle prime quattro teste di serie, vale a dire, nell’ordine, Djokovic, Nadal, Ruud e Tsitsipas. Ora, e state attenti perché è un ragionamento complesso e la distinzione si fa sottile, è meglio capitare nel quarto di Casper o di Stefanos che in quello di Nole oppure di Rafa. Il fenomeno di Belgrado ha vinto sei volte il torneo ed è imbattuto dal 2017, mentre è vero che l’altro fenomeno ha alzato la coppa solo un paio di volte e in un decennio che non è neanche quello passato ma, non nascondiamoci dietro a un monofilamento, ha messo in bacheca i primi due Major dell’anno e arriva qui con la salivazione a mille.
Ruud ha giocato sei incontri da pro sull’erba, tutti a livello ATP e ne ha vinti due, non a Wimbledon; sì, zitto zitto il fantasmino ci ha sorpreso più di una volta (l’anno scorso ha iniziato a vincere sul duro, per dirne una), ma la domanda più interessante è quale sarebbe stata la sua testa di serie se a stabilirla fosse un Committe dell’AELTC e non il ranking. Il greco è 10-10 sull’erba, quest’anno ha perso al secondo match da Murray (Stoccarda) e Kyrgios (Halle) e a Wimbledon ha vinto l’ultimo match al terzo turno del 2018. Non benissimo, insomma. Se Matteo fosse estratto in rotta di collisione con uno di questi due, forse bisognerebbe guardare piuttosto le mine vaganti sul loro percorso, come i citati Andy e Nick. Altri personaggi non tds di cui diffidare, benché di livello sicuramente inferiore, sono l’olandese van Rijthoven e l’inglese Draper. Andrebbe invece bene cominciare con Delbonis e Dellien.
Per quanto riguarda le altre tds del gruppo di cui Matteo fa parte (5-8: Alcaraz, Auger-Aliassime e Hurkacz), non potrà trovarsele di fronte prima della semifinale. Carlos è un’incognita su questi campi, mentre FAA e Hubi ci sanno giocare, ma il Berretto li ha battuti nelle tre volte complessive che li ha affrontati sull’erba.
Veniamo ora al n. 10 Jannik Sinner, che verrà estratto nel grippo 9-12 insieme a Norrie, Fritz e Schwartzman. Nel suo percorso ideale, troverà al terzo turno un tennista con seeding 17-24, dove Bautista Agut è tra quelli da evitare. Agli ottavi ci sarà poi l’incrocio con uno del gruppo di Berrettini. L’altro azzurro con il numerino (invero non troppo ino) è Lorenzo Sonego, 28°, dunque sorteggiato nel gruppo dalla 25 alla 32. Questo significa trovarsi davanti uno dei primo otto al terzo turno e non ci pare che la questione “vorrei giocare con quello là” cambi molto rispetto a quanto detto per Matteo.
Donne:
1 Swiatek
2 Kontaveit
3 Jabeur
4 Badosa
5 Sakkari
6 Pliskova
7 Collins
8 Pegula
9 Muguruza
10 Raducanu
11 Gauff
12 Ostapenko
13 Krejcikova
14 Bencic
15 Kerber
16 Halep
17 Rybakina
18 Taichmann
19 Keys
20 Anisimova
21 Giorgi
22 Trevisan
23 Haddad Maia
24 Mertens
25 Kvitova
26 Cirstea
27 Putintseva
28 Riske
29 Kalinina
30 Rogers
31 Kanepi
31 Sorribes Tormo
Concludiamo con le ragazze, entrambe nel gruppo 17-24: Camila Giorgi, ventunesima, e Martina Trevisan subito dietro. Questo significa che, teoricamente, al terzo turno sia Camila sia Martina dovranno vedersela con un’avversaria compresa tra la nona e la sedicesima del seeding: Muguruza, Raducanu, Gauff, Ostapenko, Krejcikova, Bencic, Kerber e Halep. Un bel gruppetto, non c’è che dire. Su otto nomi, troviamo sei campionesse Slam, di cui tre anche a SW19: Muguruza (2017), Kerber (2018) e Halep. Delle altre tre, Ostapenko è potenzialmente sempre pericolosissima e qui vanta una semifinale quattro anno fa. Krejcikova, viceversa, non esprime sull’erba il proprio miglior tennis. E Raducanu, beh, dopo lo US Open il numero di vittorie sul campo è di poco superiore a quelli degli sponsor (e che sponsor) e certo dovrà giocare con il peso del Regno sulle proprie spalle. A proposito di teenager, è invece in grande ascesa la finalista di Parigi Cori Gauff, fresca di semifinale a Berlino. Al Bett1open la campionessa olimpica Bencic è arrivata addirittura in finale, dove però è stata costretta al ritiro da un infortunio alla caviglia. Ben consci del Giorgi-pensiero, ci chiediamo quale tra queste si starà augurando Martina.