(da Londra, il nostro inviato)
Felix Auger-Aliassime – Maxime Cressy
Potenzialmente, uno dei match di giornata. Felix è tra i favoriti del torneo, pur se in seconda linea. Maxime, un po’ come Andrea Vavassori, Taylor Townsend e Mischa Zverev, è uno dei “panda” del circuito, i pochissimi che continuano con commovente e adorabile ostinazione a vedere la rete e il gioco al volo come principale obiettivo tattico e tecnico, e pazienza se le deplorevoli mazzate dei fondocampisti moderni li impallinano quasi sempre. Vanno tifati, o quantomeno sostenuti con simpatia, a prescindere. In ogni caso, sarà un confronto di stili interessante, e ci dirà molto sullo stato di forma di Aliassime. Consigliata a chi dopo mezz’ora di botte e rantoli per trenta scambi dai teloni di fondo spegne la TV, pure se è una finale Slam, e va su Youtube a disintossicarsi con Becker contro Sampras.
Lorenzo Musetti – Taylor Fritz
Altro confronto di stili assai intrigante, al netto della presenza di uno dei migliori talenti manuali che il tennis italiano abbia mai avuto. Talento manuale che però non basta, se non accompagnato da solidità e costanza di rendimento, la speranza è che Lorenzo continui sulla strada del lavoro e del miglioramento soprattutto strategico. Sarebbe bello e importante che Musetti iniziasse a fare risultati significativi anche sull’erba, che potrebbe essere una grande maestra, costringendolo ad avanzare il più possibile per cercare i suoi colpi vincenti. Il solidissimo e forte Taylor Fritz, fresco vincitore a Eastbourne, probabilmente è un primo turno troppo duro per l’italiano, ma chissà, si va in campo, e si vede quello che succede. Consigliata a chi si esalta per una combinazione rovescio a una mano e palla corta ben riuscita, anche se poi perde la partita. Figurarsi se la vince.
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Lorenzo Musetti al microscopio
Serena Williams – Harmony Tan
Un’avversaria 25enne, numero 115 WTA, e miglior classifica di 90, per Serena qualche anno fa sarebbe stata un tranquillo allenamento agonistico e nulla più. Ora come ora, ogni volta che va in campo la Williams più giovane (o meno vecchia, a essere maligni), potrebbe essere l’ultima, in questo caso che sia a Wimbledon (probabilissimo, praticamente certo) o in assoluto. 23 titoli Slam meritano rispetto, e mi riferisco anche a chi blatera commenti inqualificabili sul suo aspetto fisico. I colpi sono sempre quelli, fantastici, come ci ha mostrato in doppio la scorsa settimana, la condizione atletica chissà, in singolare è difficile. Se vince, va applaudita, se perde, va salutata e ringraziata. Consigliata a tutti, perchè gli ultimi match delle leggende viventi sono capitoli della storia del tennis da non saltare assolutamente.