La testa di serie più alta ad abbandonare già al primo turno questa atipica edizione di Wimbledon senza russi (e bielorussi) e senza punti è il canadese Felix Auger-Aliassime, che fa un deciso passo indietro rispetto ai quarti di finale raggiunti lo scorso anno, dove a sbarrargli la strada fu il nostro Matteo Berrettini.
Questa volta l’uscita in netto anticipo rispetto ai programmi è arrivata per mano dell’artista del Serve&Volley Maxime Cressy, che reduce dalla finale in quel di Eastbourne, continua a dar seguito all’ottimo stato di forma. Un match vinto in quattro set dallo statunitense (6-7, 6-4, 7-6, 7-6) nel quale a fare la differenza sono stati i tie-break e l’unico break dell’incontro arrivato nel terzo gioco del secondo set.
D. Quanto sei deluso da quel risultato?
FELIX AUGER-ALIASSIME: Sì, è molto deludente, questo è certo. Ho solo bisogno di affrontare la realtà e la realtà è che oggi ho perso e non posso più fare nulla, anche se ovviamente avevo ambizioni più alte per questo torneo. Ma per vincere un giorno, un torneo come questo, devo essere in grado di battere giocatori come quello affrontato oggi e molti altri giocatori diversi lungo la strada. Ho solo bisogno di vedere cosa posso ancora migliorare per giocare sempre meglio.
D: È stato il suo servizio e volley a metterti in difficoltà?
FELIX AUGER-ALIASSIME: Sapevo che avrebbe giocato in quel modo, ma devo dire che la qualità del servizio è stata impressionante. Ho giocato con tennisti del calibro di John Isner, Milos [Raonic], Opelka, ma lui è è decisamente al livello di questi ragazzi.
Quindi, se continua così, credo che questo ragazzo sarà difficile da affrontare anche sul duro. Sulla terra potrebbe essere un discorso diverso, ma lo vedo al livello di quei ragazzi, essere in grado di essere tra i primi 20 e altro ancora. Vedremo. Ha qualità davvero alte, migliori della sua classifica attuale. Vedremo come andranno le cose per lui.
Oggi, si sa, non è stato solo serve & volley. Il suo servizio è stato fantastico. Ha sfruttato le sue potenzialità quando ne ha avuto bisogno nei punti importanti. È stato coraggioso, più di me, quindi se lo merita.
D: Com’è stato affrontare qualcuno che gioca in un modo che giocano solo pochi altri?
FELIX AUGER-ALIASSIME: Non ci sono molti scambi e non c’è molto ritmo. Nel secondo set, c’è stato qualche scambio ma sono andato un po’ in difficoltà sul mio servizio, facendo, ovviamente, doppio fallo.
Non ho servito bene nei primi due set, ma poi dato che non mi aveva ritmo per tutta la partita, ogni volta che giocavamo uno scambio, era semplicemente difficile. Non sei sicuro di cosa fare. Nel complesso non è mai facile giocare contro un ragazzo che serve così bene come lui, soprattutto sull’erba.
D: Perché lo hai definito più coraggioso di te?
FELIX AUGER-ALIASSIME: Voglio dire, nei momenti importanti, nei tiebreak e tutto, ha giocato bene quando doveva, ha servito bene, ha giocato ottime volée.
Inoltre, anche in risposta, anche se credo di essere un giocatore migliore dalla linea di fondo, ha risposto bene, come sul 3 pari nel quarto set, ha rischiato nel rispondere e ha colto la sua opportunità. Questo è ciò che intendo per “coraggioso”. Non è facile farlo, ma lui ci ha provato.