Da Londra, la nostra inviata
Nick Kyrgios b. [26] F. Krajinovic 6-2 6-3 6-1
Sulla carta doveva essere il match tra due poli opposti, l’ordine (Krajinovic) e il caos (Kyrgios). E, in effetti, in campo abbiamo visto due giocatori molto diversi, solo che, quest’oggi, stranamente l’ordinato e rigoroso è stato proprio Nick, che ha prodotto un tennis da manuale.
Una partita davvero perfetta per l’australiano che è stato letteralmente ingiocabile al servizio, fornendo percentuali pazzesche: 24 ace, il 93% dei punti vinti con la prima palla, sei game vinti a zero, con l’avversario che non è mai riuscito a giungere ai vantaggi. E poi la bellezza di 50 vincenti a fronte dei 16 di Filip e soltanto 10 gratuiti.
Servizio a parte, oggi per Nick ha funzionato tutto bene, compresa un’ottima tenuta negli scambi da fondo campo, così come quella mentale – che con Nick non è mai una cosa scontata – essendo stato Kyrgios estremamente attento su ogni punto e concentratissimo sul proprio gioco.
Per il povero Krajinovic non c’è stato nulla da fare. Apparso un po’ spento e senza grandi soluzioni, il serbo non ha mai impensierito l’avversario che, in effetti, non gli ha mai permesso di costruire uno schema di gioco efficace. Al terzo turno, comunque vada, ci sarà un derby: uno greco (per le note origini elleniche di Nick) qualora Tsitsipas battesse Jordan Thompson, o australiano se invece a vincere fosse Thompson.
Le prime di servizio di Kyrgios cominciano fin da subito a far male a Krajinovic che si ritrova rapidamente sotto 0-3. Riuscendo raramente a rispondere alle bordate dell’australiano, arrivano tanti errori da parte di Filip. Kyrgios, stranamente imperturbabile e concentratissimo, continua a bombardare, sia con la battuta che con i fondamentali da fondo. Prende il largo sul 4-1 e poi sul 5-2. Il serbo appare stordito e, dopo 26 minuti, subisce un netto 6-3.
La musica non cambia nel secondo set. Nick è senza freni – per una volta nel senso buono – e si ritrova ancora una volta in vantaggio 4-1. Filip sembra inerme a fondo campo e tutti i timidi tentativi di contrastare l’avversario sono un fallimento. Il tennista Aussie è un rullo compressore, prende ancora il largo sul 5-2 per intascare senza colpo ferire anche la seconda manche per 6-3.
La terza frazione è un attimo. Un implacabile 6-1 per Nick che non lascia alcun diritto di replica all’avversario e stacca il pass per il terzo turno in 1 ora e 26 minuti di gioco. Per lui ha funzionato davvero tutto, oltre alla battuta. Impeccabile da fondo, gli scambi viaggiavano veloci e angolati e, soprattutto, restavano ben dentro le righe. Solo una manciata di errori, oggi, per l’australiano, che consolida sempre di più il suo status di mina vagante in questo Wimbledon. Solo per quanto riguarda il singolare, però: è infatti giunta la notizia del ritiro della coppia formata da Nick e Kokkinakis, i vincitori dell’Open d’Australia. Non sono ancora state rese note le motivazioni.
A questo punto, se Kyrgios riuscisse a battere Tsitsipas (che nel frattempo ha sconfitto Thompson) e a mantenere il livello espresso contro il serbo, potrebbe davvero ritrovarsi addirittura in semifinale, tenendo conto che nella sua parte di tabellone sono caduti tanti giocatori che potenzialmente avrebbero potuto aspirare ad andare avanti nel torneo, come Shapovalov, Schwartzman, Auger-Aliassime e Bautista (ritiratosi causa Covid).
In conferenza stampa, Nick ha punzecchiato i media, esortandoli a scrivere della sua performance di oggi, piuttosto che dell’inchiesta disciplinare in corso nei suoi confronti da parte del torneo. Ricordiamo che alla fine del match vinto contro Jupp, l’australiano ha sputato in direzione di uno spettatore che lo aveva insultato durante la partita. “Oggi sono felice perché ho dimostrato che sono piuttosto bravo. Voi della stampa, andate a riguardarvi la mia partita di oggi e scrivete di questo. Perché mi chiedete di quello che è successo l’altro giorno? Ho già risposto. Oggi ho vinto contro Krajinovic, chiedetemi di quello che ho fatto oggi in campo“.