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La breve stagione su erba raggiunge il suo culmine con Wimbledon, ma il circuito regala un’ultima occasione agli amanti dell’erba grazie alla trasferta in terra statunitense. A Newport, in Rhode Island, sede dell’International Tennis Hall of Fame, andrà in scena anche quest’anno l’Infosys Hall of Fame Open, torneo ATP 250 che rimane l’unico evento del circuito che si gioca su erba al di fuori del continente europeo.
A guidare il tabellone del torneo statunitense è uno dei delusi di Wimbledon, Felix Auger-Aliassime. Il canadese, eliminato al primo turno a SW19 per mano dell’amante del serve&volley Maxime Cressy, ha accettato l’invito degli organizzatori ed esordirà direttamente al secondo turno contro un tennista australiano. Infatti, il suo avversario sarà il vincente del derby tra Kubler, reduce dagli ottavi raggiunti a Wimbledon partendo dalle qualificazioni, e Jordan Thompson. Nello stesso quarto del canadese la testa di serie numero 8 James Duckworth, ipotetico avversario ai quarti di finale.
Nella stessa metà di tabellone di Auger-Aliassime, anche la testa di serie numero 3 Bublik e la numero 6 Sir Andy Murray, al via grazie ad una wild card. Il tennista scozzese sarà chiamato subito ad una sfida complicata con Sam Querrey, sempre pericoloso su erba.
Nella parte bassa con la testa di serie 2 vi è il quattro volte vincitore del torneo di Newport, John Isner. Per Long John il primo ostacolo sarà rappresentato dal vincente del match tra Gojowczyk e Humbert. La proiezioni dei quarti di finale lo vedrebbero sfidare il francese Bonzi.
Usufruirà di un bye al primo turno anche lo statunitense Cressy, accreditato della testa di serie numero 4. Cressy potrebbe fare il suo esordio contro uno dei tennisti del momento, quel Tim Van Rijthoven, che dopo il titolo di s’Hertogenbosch, ha confermato quanto di buono fatto vedere raggiungendo gli ottavi a Wimbledon, e strappando pure un set a Djokovic. Nello stesso quarto di Cressy, anche la testa di serie numero 7 Vesely, che esordirà con Feliciano Lopez e il vincitore del 2018 Steve Johnson.
