Regala match interessanti l’ultima appendice della stagione su erba. Ieri a Newport (ATP 250) si sono giocate solo tre partite, ma quella più breve è terminata dopo due ore e mezzo di tennis. Il torneo americano è anche un’occasione per sottoporre a una prima prova del nove alcuni giocatori che hanno sorpreso a Wimbledon. Non ha superato il test Van Rijthoven, sconfitto al primo turno. Lo ha fatto, invece, Kubler che, dopo essersi spinto fino agli ottavi ai Championships, ieri ha eliminato Auger-Aliassime annullando anche un match point. Nelle altre maratone di giornata sono arrivate due vittorie (e una sconfitta) americane: Isner ha superato Bonzi, mentre Cressy ha battuto il connazionale Johnson confermando un certo agio nel giocare sui prati.
Se vogliamo, la sconfitta di Aliassime è una buona notizia per i nostri Sinner e Berrettini. Il canadese, al momento, occupa infatti la settima posizione nella Race to Turin che è anche l’ultima che permetterebbe di giocare le Finals: Djokovic, attualmente decimo, rientrerebbe tra gli otto qualificati grazie alla vittoria Slam di pochi giorni fa. Insomma, Auger-Aliassime ha perso una buona occasione per mettere in cascina punti importanti. Contro Kubler, il canadese ha giocato una partita altalenante al servizio con ottime percentuali di realizzazione dei punti iniziati con la prima ma anche con 9 doppi falli. Per il top ten questa è la terza sconfitta consecutiva che va a chiudere una stagione su erba piuttosto deludente se rapportata alle alte aspettative: dopo i quarti raggiunti l’anno scorso a Wimbledon, in molti pensavano ad un ulteriore passo in avanti.
Dal canto suo Kubler ha portato a casa la vittoria numero 20 (su 24 match giocati) degli ultimi due mesi in cui ha guadagnato quasi 70 posizioni in classifica. E sarebbero state 100 se Wimbledon avesse assegnato punti. Oggi l’australiano affronterà ai quarti di finale il connazionale Duckworth: quest’ultimo ha vinto tutti e tre i precedenti ma questo è un altro Kubler. L’altro quarto della parte alta del tabellone vedrà impegnati Bublik e Murray.
Nella parte basse, invece, si è già composta la prima semifinale dell’Infosys Hall of Fame Open. Sabato sarà sfida a stelle e strisce tra Isner e Cressy. Big John, diventato il primo favorito del tabellone dopo l’eliminazione di Aliassime, ha in bacheca già quattro titoli di questo torneo e non perde a Newport dal 2015 (è a quota dieci vittorie consecutive). Ieri, però, ha dovuto faticare non poco contro Bonzi: i tre set sono terminati tutti al tie-break e in quello del secondo parziale il francese ha annullato tre match point portando la partita al set decisivo. All’ottava occasione complessiva per chiudere, l’americano ha però messo la parola fine sul match dopo 2 ore e 55 minuti.
Cressy non ha avuto vita granché più facile contro il campione del 2018 Steve Johnson. Maxime non ha mai perso il servizio, grazie anche a un irreale 90% di punti vinti con la prima in campo, ma ha comunque avuto bisogno del terzo set per rimontare il connazionale che aveva vinto il primo parziale al tie-break. Cressy giocherà così la terza semifinale della stagione e della carriera. Per Isner sarà invece la 60esima (sic!). I due si sono già incontrati quest’anno all’Australian Open in un match durato 4 ore e 15 minuti e caratterizzato da 70 ace totali. Cressy commise anche 20 doppi falli, eppure ebbe la meglio.