5 luglio 2004, Mariano Zabaleta batte Gaston Gaudio e vince il titolo dell’ATP di Bastad. Domani, 18 anni dopo, la finale del torneo svedese tornerà ad essere un derby argentino, tra due ragazzi che avevano rispettivamente 5 e 3 anni e mezzo il giorno in cui si giocò quella partita: Francisco Cerundolo e Sebastian Baez. Il primo, in una partita perfetta e a senso unico, ha avuto ragione di un avversario sempre ostico come Pablo Carreno-Busta, oggi apparso un po’ opaco e arrendevole, e dunque Cerundolo può festeggiare la seconda finale in carriera a livello ATP dopo Baires 2021. Vittoria ancora più prestigiosa, e con stesso livello di comodità, invece per Baez, che batte per la prima volta un giocatore tra i primi 10, il n.8 al mondo Andrey Rublev, in balia di sé stesso e della sua violenza senza calcolo o strategia. La pazienza del classe 2001 diventa quindi ancor di più un fattore, e gli regala la terza finale stagionale (sconfitta a Santiago, vittoria ad Estoril) e la piacevole statistica di essere il primo albiceleste a battere Rublev dall’ottobre 2017 a Shangai. Chi fu l’ultimo? Un certo Juan Martin Del Potro.
F. Cerundolo b. [5] P. Carreno-Busta 6-3 6-2
Tralasciando le due palle break salvate da Cerundolo nel terzo game, la partita scivola via liscia sul binario dei servizi, com’era prevedibile, senza che nessuno dei due riesca a trovare un particolare cambio di ritmo. Entrambi sono giocatori solidi, senza particolari strappi, ma Cerundolo ha più coraggio e si mostra ben propositivo. Nell’ottavo game ha ben quattro chance di break, create attaccando sin dalla risposta, specie con il dritto molto profondo e pesante: i cambi di ritmo trovati gli permettono un vincente per suggellare il break. Lo spagnolo, per trovare adatte contromisure, dovrebbe muovere l’avversario di più e cercare maggiormente le sue verticalizzazioni. Ma toccherà ormai farlo direttamente nel secondo parziale, dato che Cerundolo, senza tremare, va a chiudere 6-3 con il servizio un primo set equilibrato, dove semplicemente lui ha avuto il coraggio di osare e ha trovato più costanza e palle più pesanti dal lato destro.
La partita continua nel segno di Cerundolo, che nel primo game del secondo parziale subito porta a casa il break, tenendo il controllo dello scambio e giostrando bene su entrambi i lati del campo, senza permettere al suo avversario di controbattere o avere il tempo di privarlo degli appoggi che permettono queste accelerazioni e queste sortite. Prosegue il set come monologo di Francisco, che ricorda molto quello mostrato ieri dal suo avversario odierno contro Schwartzman, dato che Carreno quasi non riesce a reagire e a tenere il ritmo dell’argentino, perfetto in tutto, sia tatticamente che tecnicamente, e si porta così sul 5-0. Arriva qui un piccolo, fisiologico calo, che permette quantomeno al n.5 del seeding di evitare il bagel, ma è una resistenza effimera, che vive più di errori di Cerundolo che di reale convinzione. Chiude l’argentino qualche minuto più tardi per 6-2, una partita che gli ha richiesto un breve, minimo adattamento prima di prendere le misure e recitare la parte del leone, anche per una prestazione decisamente opaca di Carreno Busta. Seconda finale in carriera, sempre sul rosso, per Francisco Cerundolo, che (come in quasi ogni match di questa settimana) partirà sfavorito, ma se il dritto corre come oggi…
[8] S. Baez b. [2] A. Rublev 6-2 6-4
Inizio totalmente ad appannaggio di Baez, che copre tutto il campo e picchia bene e con precisione, sfruttando anche il servizio in kick sempre ottimo. Break portato a casa nel quarto game, anche grazie a un Rublev un po’ titubante e già con qualche errore di troppo a referto, da entrambi i lati del campo. Il primo set si conclude bruscamente con un sorprendente 6-2 a favore del n.8 del seeding, che scende sin da subito più centrato e non regala niente, in luogo di un Rublev falloso e che sembra aver gravemente accusato il colpo del break subito all’inizio, senza mai riuscire ad esprimere la propria potenza, o facendolo senza precisione. Le verticalizzazioni e la pazienza di Baez stanno avendo decisamente la meglio.
Il secondo set si apre come si era chiuso il primo, nel segno del dritto di Baez e dello smarrimento di Rublev, che gioca cortissimo in risposta e deconcentrato al servizio, permettendo subito all’avversario di mettere la freccia e passare avanti 3-0, senza aver mai bisogno neanche di attaccare per rompere il ritmo, dato che il russo da solo non riesce a trovarlo. Eppure il n.8 al mondo, da buon cinico, approfitta del primo passaggio a vuoto di Baez, che arriva nel settimo game, con errori e un doppio fallo (oltre a un nastro che parla russo) e alla terza occasione porta a casa il contro-break. La partita è salita di livello e di intensità, ora Rublev regge di più lo scambio da fondo, ma Baez si ritrova subito e torna a respingere costantemente da fondo. E dura infatti poco per il russo il ritrovamento del suo tennis abituale, gli errori in serie si riaffacciano rapidamente, tornano ad essere la reale costante della partita, e regalano il match all’argentino, addirittura con un disperato serve and volley sul match point per Andrey, apparso quasi in stato confusionale. E allora domani Baez, nel derby argentino, appare un pelo favorito su Cerundolo, forte della prima vittoria in carriera contro un top 10 e della sua velocità nel coprire tutto il campo.