Partendo dalla fondazione della Federazione Italiana Tennis nel 1910, passando per le tante edizioni del Torneo di Firenze (qui tra aneddoti e ricordi ne ripercorre la storia il direttore Scanagatta), la città toscana è indubbiamente legata alla storia di questo sport nel nostro paese. Ora è tutto pronto per l’edizione 2022 dell’UniCredit Firenze Open, un ATP 250 che si disputerà dal 10-17 ottobre 2022. “Confermato il montepremi totale di 620.000 euro, mentre il budget per una manifestazione del genere è confermato tra 1 e mezzo e 2 milioni di euro” ha spiegato Binaghi.
Ieri, giovedì, si è svolta la conferenza a cui hanno preso parte anche il sindaco di Firenze Dario Nardella (qui la sua intervista esclusiva con Ubaldo Scanagatta), e il direttore del torneo Paolo Lorenzi all’esordio in questo ruolo. “Palazzo Vanni è spettacolare, sembra fatto apposta per questi eventi; il campo da tennis ci sta in maniera perfetta. Un posto incredibile per giocare” ha detto l’ex numero 33 del mondo rispondendo a Scanagatta. Qui trovate l’intervista esclusiva.
Oltre a loro c’era come detto anche il presidente FIT Angelo Binaghi il quale, rispondendo alle domande del direttore Scanagatta, ha così spiegato favorevole posizione in calendario del torneo fiorentino:
“La mancanza di tanti punti in calendario – in maniera anomala e straordinaria – fa sì che anche solo per questione di punti, un 250 abbia molto più valore, sia quasi un 500. Una combinazione di fattori straordinaria; giocatori italiani forti che sono un po’ indietro nella Race e devono trovare punti per andare a Torino, in contemporanea c’è un torneo a Gijon che come città non ha la fama che ha Firenze. Il fatto che quest’anno ci siano pochi punti ATP sono fattori concomitanti, irripetibili e ciò ci dice che dobbiamo aspettarci un livello assolutamente irripetibile per un torneo di questo livello”.
Inoltre Binaghi si è espresso anche sull’influenza che questo evento avrà sugli altri circoli della città: “Questa deve essere una festa per i circoli fiorentini, ma anche un’occasione per completare il loro pacchetto di esperienze in tema di organizzazioni di grandi manifestazioni perché devono poter tornare ad andare da soli nell’ambito delle organizzazione del tennis mondiale, perché assieme a loro, garantendo la copertura finanziaria della Federazione, vogliamo che il grande tennis maschile e femminile rimanga a Firenze per un gran numero di anni”.