DA POLA – Nella terza e ultima giornata della Legends Team Cup trionfa la squadra del capitano Ivan Lendl. I ragazzi dell’ex n. 1 del mondo si sono imposti sugli atleti di Pat Cash per 12 punti a 6. Nell’ultima sessione del torneo, ad ogni match vinto venivano assegnati tre punti e i vincitori sono stati David Ferrer, che ha dominato Marcos Baghdatis per 8-3, e la coppia composta da Stepanek e Hewitt, che hanno avuto la meglio al tie-break contro Robredo e Baghdatis (8-7). Grazie alla vittoria del doppio, la squadra di Lendl si è assicurata definitivamente la vittoria; nel terzo match, vinto da Tommy Robredo (Team Cash) contro Tommy Haas (Team Lendl) e svoltosi ormai a risultato acquisito, sono stati disputati infatti solo sei giochi.
Inesauribile David Ferrer che, giorno dopo giorno, dimostra di giocare sempre meglio. Il 40enne spagnolo ha fornito ancora una volta una performance granitica, coprendo il campo con l’agilità di un ragazzino e battagliando con una grinta mai sopita. Rapidissimo con i piedi (ma non è una novità!) e sempre martellante e aggressivo da fondocampo, Ferrer non lascia respiro all’avversario che, nonostante abbia giocato un tennis solido e con buone souzioni, non è riuscito a star dietro all’avversario. E, alla fine, sul matchpoint, l’ex n. 3 del mondo conferma di essere ancora di “Ferru”, poiché chiude il punto piazzando un pallonetto ad hoc dopo aver recuperato una smorzata micidiale e il lob perfetto di Baghdatis. Insomma, una forma smagliante per David che, ad Alex Corretja, ammette: “mi piace ancora tantissimo giocare a tennis, mi diverto davvero molto. Non siamo più tennisti professionisti ma per noi giocare la Legends Cup è un modo per competere ancora e lo facciamo con le stesse sensazioni che avevamo quando eravamo nel circuito“.
Dichiarazioni del tutto confermate anche dai protagonisti del doppio che hanno lottato fino all’ultimo punto. In particolare, il sempreverde Radek Stepanek, molto popolare tra il pubblico, che non smetteva di incitarlo. Il 44enne ceco infatti si è infortunato alla caviglia (sul 4-4 del tie-break); tuttavia, dopo essersi fatto fasciare dal fisioterapista, ha concluso l’incontro sforzandosi nonostante il dolore. Il suo compagno, Lleyton Hewitt, non è stato certo da meno ed entrambi, insieme agli avversari Baghdatis e Robredo, hanno dato vita ad un long set entusiasmante e intenso, ricco di recuperi e punti spettacolari. Alla fine, la coppia del Team Lendl regala la vittoria definitiva alla squadra vincendo il tie-break per 10 punti a 7, salendo così a 12-3 nello score tra i due Team. “Abbiamo lottato fino alla fine” afferma Robredo dopo il match, “avremmo voluto portare i tre punti alla nostra squadra ma purtroppo è andata così. Siamo sempre competitivi e ci piace vincere, per questo diamo sempre il massimo“. E Hewitt, che, ricordiamolo, da poche settimane è stato introdotto nella International Tennis Hall of Fame, conferma: “Abbiamo giocato nelle competizioni a squadre per tanti anni (si pensa soprattutto alla Coppa Davis, ovviamente, ndr), e ci piace ancora farlo. Diamo il massimo perché rispettiamo i nostri compagni e gli avversari, e poi abbiamo un capitano fantastico, Ivan Lendl“.
Nel terzo match, che ovviamente non contava per l’esito del risultato finale, ha prevalso l’infaticabile Tommy Robredo, vincendo 6-4 contro Tommy Haas. L’iberico, nei tre giorni dell’evento, è sceso in campo ben sei volte, anche per sostituire Tomas Berdych, infortunato alla spalla.
Durante la cerimonia di premiazione, un ringraziamento speciale a tutti gli atleti è stato espresso da Mårten Hedlund, il Presidente della Legends Team Cup: “Le performance a cui abbiamo assistito qui in questi giorni sono state davvero incredibili, grazie alla vostra energia e passione. Che abbiate perso o vinto, siete tutti vincitori. È stato davvero fantastico avervi avuti qui e spero di poter sviluppare ulteriormente questo evento per molto tempo, con questi ragazzi. Grazie, di cuore“.