Qinwen Zheng batte Canada 2-0. La 19enne cinese ha infatti eliminato in tre set e altrettante ore di gioco la beniamina di casa Bianca Andreescu negli ottavi di finale del WTA 1000 di Toronto, dopo aver sconfitto al primo turno l’altra canadese Rebecca Marino. È stato un match che ha vissuto di alti e bassi per quanto riguarda gli standard di gioco e in cui alla fine ha fatto la differenza la maggiore brillantezza fisica della numero 51 del mondo (da lunedì sarà come minimo alla 40esima posizione). Nei due turni precedenti Zheng, che ieri ha sfruttato il ritiro di Jabeur a inizio secondo set, aveva infatti speso molte meno energie rispetto ad Andreescu, rimasta in campo cinque ore per avere la meglio di Kasatkina e Cornet. Nei quarti di finale, la cinese affronterà Pliskova che ha dovuto ricorrere anche lei al terzo set (e a sei match point) per superare Sakkari.
Q. Zheng b. B. Andreescu 7-5 5-7 6-2
Sul centrale del National Bank Open by Rogers di Toronto si affrontano le numero 51 e 53 del mondo. La padrona di casa Andreescu (#53) riesce subito a brekkare Zheng approfittando delle difficoltà della cinese con la prima di servizio. Il match è comunque molto equilibrato, con scambi intensi e pochi errori gratuiti. Sul 2-1 in favore di Andreescu, la cinese ha la prima opportunità per recuperare lo svantaggio ma il rovescio la tradisce. Bianca va in affanno anche sul 3-2, dove è il suo di rovescio ad essere croce e delizia: con lo stesso colpo, infatti, realizza prima due splendidi vincenti che atterranno entrambi negli ultimi centimetri di campo alla destra dell’avversaria e poi due gratuiti che permettono alla cinese di agganciare l’avversaria sul 3-3.
Ma la beniamina del pubblico non si scompone: nel gioco successivo decide di aggredire Zheng con il dritto sin dalla risposta e si riporta avanti nel punteggio. Ancora una volta, però, Andreescu non trova continuità e in un amen regala quattro punti e quindi il controbreak alla 19enne cinese. Il livello del match è sicuramente inferiore rispetto ai primi game e infatti in questa fase i giochi scorrono molto più rapidamente. Nessun cambiamento, invece, sul fronte della rumorosità degli spettatori, più volte richiamati dalla giudice di sedia. Il pubblico canadese viene però gelato quando Zheng infila tre punti straordinari (tutti ottenuti comandando lo scambio ma concludendolo sempre in modo diverso) che le permettono di chiudere il set dopo più di un’ora di gioco senza ricorrere al tie-break che sembrava ormai inevitabile.
In avvio di secondo parziale, Andreescu prova a ritrovare l’energia mostrata nelle battute iniziali del match e forse anche grazie alla spinta dei suoi tifosi riesce a non subire un break che avrebbe potuto rappresentare una mazzata più dal punto di vista piscologico che a livello di punteggio. In realtà, oltre all’aiuto del pubblico, risultano decisivi, su due palle break in favore di Zheng, soprattutto quello del net che rende imprendibile un colpo difensivo della canadese e quello della stessa cinese che commette un gratuito nello scambio. Nel quinto gioco è Bianca ad avere un’occasione per strappare il servizio all’avversaria: la canadese se la guadagna con una grande difesa e prova a replicare nel punto successivo ma Zheng è brava a non andare fuori giri. Entrambe, comunque, concedono molto poco nei loro turni di battuta a differenza di quanto successo nel primo set.
La giovane cinese sale così sul 5-4 e Andreescu deve servire per restare nel match. Qui la campionessa dello US Open 2019 gioca uno dei migliori game della sua partita: è il trampolino di lancio ideale per provare poi a brekkare l’avversaria. E infatti il break arriva puntuale con Zheng che, mostrando di sentire la tensione del momento, mette in campo solo una prima ed è imprecisa da fondo campo. Nel gioco successivo, invece, Bianca serve bene ed è attenta a non forzare. Per la gioia del pubblico si va quindi al terzo set dopo oltre due ore di grande lotta.
L’inerzia del match sembrerebbe dalla parte della giocatrice di casa, ma la cinese rientra subito mentalmente nel match e anzi è la prima ad andare vicina ad operare un allungo nel terzo set. Nel secondo game si guadagna infatti un break point con uno splendido rovescio lungo linea quasi in controbalzo, ma poi non regge la spinta dell’avversaria sulla diagonale di dritto. Zheng sembra comunque averne di più e infatti nel quarto gioco vince il punto più lungo (e bello) del match spingendo con il dritto sul rovescio della canadese: ritorna quindi ad avere palla break e questa volta la concretizza, ancora facendo male con il dritto.
Sembra la svolta dell’incontro: per qualche minuto, infatti, la cinese è ingiocabile ma basta un doppio fallo per interrompere il magic moment e far tornare in partita Andreescu che controbrekka. L’impressione che le sorti del match siano però nella racchetta della classe 2002 è confermata dal gioco successivo in cui è Zheng a fare tutto, tra errori e vincenti. Sono questi ultimi a prevalere – sempre più nettamente con il passare dei minuti – tanto che la numero 51 del mondo vince 10 degli ultimi 12 punti della partita aggiudicandosi l’incontro dopo 3 ore esatte. Per la cinese è il secondo quarto di finale a livello WTA, il primo in un WTA 1000.