A sollevare il trofeo al termine del torneo combined “Città di Padova ‘Memorial Lino Barbiero'” sono stati Federico Arnaboldi e Federica Bilardo nel femminile W15. E’ stato un torneo magnifico, baciato dal sole, non troppo caldo, e allietato dal numeroso pubblico che ha gremito quotidianamente gli spalti del Centro Sportivo 2000 e del Plebiscito nei primi due giorni. Nel maschile M25 vittoria di Federico Arnaboldi che, risolti finalmente i problemi fisici che l’hanno tormentato nella prima parte di stagione, sembra avviato a riannodare i fili di un racconto che nel 2021 l’aveva visto salire all’onore delle cronache. Qui a Padova ha dato poca confidenza agli avversari, con l’eccezione del match dei quarti contro Murkel Dellien che l’ha portato al terzo set. Negli altri incontri non c’è stata storia, compresa la finale in cui Gabriele Piraino, che invece ha dovuto sudare per tutta la settimana, non è riuscito a fare partita e ha ceduto col punteggio di 6-2 6-1. Per il 22enne cugino di Andrea è il terzo titolo ITF in carriera (Bergamo e L’Aquila i precedenti targati 2021) e la promessa di una pronta risalita, grazie anche alle amorevoli cure di coach Diego Nargiso. Ma nel prossimo futuro siamo certi che incontreremo di nuovo anche il 18enne Gabriele che ha giocato un ottimo tennis, esibendo quei suoi bei gesti mancini che ti rapiscono l’occhio.
Nel femminile vince un’ottima Federica Bilardo che, dopo un’estate di buoni risultati, qui a Padova vince senza lasciare per strada un solo set e anche nell’ultimo atto non ha trovato opposizione 6-2 6-1 in una stanchissima Laura Mair, al suo ottavo incontro in settimana, essendo partita dalle qualificazioni. Per la 23enne siciliana Bilardo è una grande soddisfazione portare nuovamente a casa un trofeo (il precedente risaliva al 2018); per la 19enne altoatesina Mair (che tra l’altro abbiamo scoperto essere la nipote dell’indimenticabile Peter Rungaldier, uno dei più forti sciatori italiani di sempre) è il segno che il percorso intrapreso è quello giusto. Presto risentiremo parlare di questa ragazza dai grandi mezzi fisici e tecnici. Vorremmo concludere con un ringraziamento a Beatrice Maria Barbiero che di questa settimana patavina è stata la geniale ideatrice e l’infaticabile organizzatrice. Senza di lei nulla di tutto questo sarebbe stato possibile.