[WC] B. Shelton b. [Q] L. Sonego 7-6(5) 3-6 7-5
Dopo aver superato le qualificazioni Lorenzo Sonego affronta sul ‘Porsche Court’ del Western & Southern Open di Cincinnati una nuova promessa del tennis americano, Ben Shelton, che usufruisce di una wild card. Classe 2002, lo statunitense è figlio dell’ex numero 55 Bryan Shelton e quest’anno si è laureato campione NCAA, oltre ad aver recentemente ottenuto la prima vittoria ATP (ad Atlanta) e raggiunto le prime finali Challenger (a Roma, in Texas, e la scorsa settimana ad Indianapolis).
Il biglietto da visita di Shelton, ancora senza sponsor tecnico, è una prima di servizio vincente oltre i 200 km/h. Il giovane americano mostra grandi capacità atletiche, batte molto bene – sfruttanco anche le traiettorie mancine – ed è incline alle discese a rete. Sul 2-1 per Shelton arriva qualche goccia di pioggia ma è un falso allarme: si riprende a giocare dopo un paio di minuti. Anche l’italiano, intanto, serve bene e non concede spazio all’avversario che dimostra comunque di poter reggere anche gli scambi più lunghi.
Le battute dominano fino al 4-3, game da oltre 15 minuti in cui Sonego rischia di imbattersi in un game fatale per il suo primo set: la prima di servizio latita e anche in un’occasione in cui entra Shelton risponde alla grande con il rovescio. L’americano ottiene così tre palle break consecutive, ma Sonego con pazienza le annulla tutte: il campione NCAA può rammaricarsi per non aver trovato il coraggio di lasciar andare il braccio. Il pericolo rimane comunque dietro l’angolo: Sonego non sfrutta quattro possibilità per salire sul 4-4 e Shelton, che ormai risponde sempre, ha altre tre occasioni per brekkare. Qui, però, torna prepotente la prima di Lorenzo che alla quinta chance riesce a chiudere il gioco. Superato questo scoglio, l’approdo al tie-break non viene più messo in discussione.
Il giovane statunitense parte sbagliando una volée comoda dopo essersi aperto il campo: è il primo errore marchiano della sua partita. Nemmeno l’italiano, però, è impeccabile: prima va fuori giri con il dritto (forse disturbato da una falsa chiamata proveniente dagli spalti) e poi affossa in rete uno smash. Sonego avrebbe anche la possibilità di ricucire lo strappo ma ancora una volta viene tradito dal dritto. Shelton, avanti 6-5, ha così un set point sul proprio servizio: la wild card di casa non sente la pressione e decide per il serve and volley, eseguito perfettamente. Il primo parziale, durato quasi un’ora e un quarto, è del 2002 americano.
Il secondo set si apre con 15 punti consecutivi messi a segno dai giocatori in battuta. Poi Shelton si distrae e commette due doppi falli, dopo un errore da fondo campo: si va ai vantaggi ma l’americano non lascia altro spazio al nostro portacolori. Nel sesto gioco, però, è Sonego a prenderselo questo spazio. L’azzurro trova finalmente il timing in risposta e ottiene per la prima volta delle palle break. Lo statunitense annulla le prime due con il servizio e agguanta la parità, ma qui Lorenzo gioca i migliori punti della sua partita: il numero quattro d’Italia rimanda dall’altra parte del campo qualsiasi cosa e riesce anche a passare alla fase offensiva. È quindi break per il torinese che poi amministra bene e chiude il parziale senza problemi sul 6-3, approfittando anche di uno Shelton decisamente calato in risposta.
Dopo poco meno di due ore di gioco parte il terzo set. Sull’1-1 Lorenzo prova ad attivare nuovamente la modalità ‘muro’ in attesa dell’errore dell’americano. Ne arrivano un paio con il dritto e quindi anche una palla break, ma a Shelton, come già visto, non manca il coraggio: il campione NCAA segue a rete una seconda in kick e si salva alla grande. La stessa situazione si ripropone sul 2-2, con lo statunitense ancora in affanno quando non c’è la prima adi aiutarlo, ma ancora in grado di restare aggrappato al match.
Proprio quando sembra mancare poco perché Sonego possa effettuare l’allungo decisivo, è Shelton ad andare vicino al break. Nel primo punto del sesto game, Lorenzo commette un’ingenuità e viene scavalcato da un lob dopo non aver chiuso uno smash a punto apparentemente fatto. Ben ne ricava le energie per ottenere una chance di break, ma Sonego risponde con una gran prima. Arriva poi anche un punto fortunoso con una volée che si impenna e dopo aver toccato il nastro ricade nel campo dell’americano che inciampa e cade nella rete nel tentativo di recuperare. È quindi 3-3.
Nei suoi tre successivi turni di battuta il 19enne di Atlanta non fatica a mantenere il servizio e perde appena due punti, mentre l’azzurro è ancora costretto ai vantaggi nell’ottavo gioco e a servire due volte per rimanere nel match. Nel primo caso (sul 4-5) non ha particolari problemi, ma tra la prima e la seconda volta passano oltre tre quarti d’ora. Per via di un’improvvisa interruzione per pioggia infatti, sul 6-5 in favore di Shelton i giocatori sono costretti a rientrare negli spogliatoi. La pausa è purtroppo fatale a Sonego, che pure riesce a portarsi avanti 30-15, ma inanella tre errori consecutivi di dritto e cede 7-6 3-6 7-5. Continua dunque il periodo di crisi per il torinese, con quella odierna che diventa così la quinta sconfitta di fila a livello ATP. Grande festa invece per il teenager statunitense, che ottiene appena la sua seconda vittoria nel circuito maggiore, la prima contro un top100. Al secondo turno lo attende la testa di serie numero 5 Casper Ruud.