L’order of play della giornata di martedì di Winston-Salem si presentava particolarmente succulento. Diverse erano, infatti, le teste di serie impegnate – da Musetti a Ramos, da Cressy a Van De Zandschulp – ma il match più atteso era senza dubbio quello tra Grigor Dimitrov e Dominic Thiem.
Il bulgaro era all’esordio nel torneo – essendo la prima testa di serie aveva ricevuto un bye al primo turno – mentre l’austriaco era reduce dalla maratona contro Wolf, in cui si era imposto 6-7 7-5 7-6 in oltre tre ore di battaglia. Chissà che la stanchezza di Thiem, unita ad un Dimitrov tirato a lucido, non possa aver fatto per lui la differenza in negativo nel primo set. Il numero uno del tabellone, infatti, lo ha comodamente portato a casa 6-0 (escludendo il suo primo game di battuta, in cui ha recuperato da 0-40, non ha poi concesso più nulla). Clamorosi i problemi con il dritto e soprattutto in battuta per il campione dello US Open 2020, che nonostante un buon 73% di prime in campo ha fatto registrare appena il 18% dei punti vinti con la prima e il 25% con la seconda, vincendo appena tre punti nei suoi turni di servizio nell’arco dell’intero parziale.
Thiem riesce a sbloccarsi in un secondo set che, nelle battute iniziali, va via velocissimo. Sul 2-2 l’austriaco gioca un ottimo game in risposta e, alla prima chance, trova il break che lo manda in vantaggio. Fino a quel momento non sembrano esserci grandi problemi per Dimitrov, che si palesano invece tutti insieme nel gioco successivo, quando il numero 19 del mondo si ferma sul 40-0 ed è costretto ad andare a sedersi. Sembra che gli manchi il fiato e gli giri la testa, che faccia fatica a respirare e di conseguenza a muoversi. Il bulgaro prova a tornare in campo, ma a mala pena si regge in piedi: finisce dunque 0-6 4-2 e ritiro per Dominic Thiem, che consola il suo avversario a rete con un abbraccio affettuoso. Al prossimo turno, l’austriaco se la vedrà con Jack Draper, giustiziere di Fabio Fognini.
Tra gli altri risultati, stupisce un po’ il doppio 6-4 che Ramos-Vinolas, numero 8 del tabellone, rifila a John Millman. Agli ottavi lo attende una sfida tutta mancina con Adrien Mannarino, che sorprende 6-4 6-1 Emil Ruusuvuori, numero 9 del seeding. Destava curiosità anche il secondo match di fila di Kyle Edmund, che tiene molto bene fisicamente dopo il successo al primo turno su Pervolarakis. Il britannico, ex numero 14 ATP e in gara con il ranking protetto, cede il passo in due combattuti set a Benjamin Bonzi, testa di serie numero 10, che riesce ad imporsi 6-4 7-6 (5).
Decisamente più agevoli gli esordi di Maxime Cressy, numero 4 del seeding, che avanza con un doppio 6-3 ai danni di James Duckworth senza mai concedere palle break (l’australiano aveva eliminato Kokkinakis all’esordio). Per lo statunitense agli ottavi ci sarà Lorenzo Sonego, tornato alla vittoria in un match ATP: un successo che mancava dal secondo turno di Wimbledon. Avanza anche Botic Van De Zandschulp, impegnato in una partita non semplice come si preannunciava il derby olandese con Tallon Griekspoor. Il numero 23 del mondo vince 7-6 (5) 6-3: lo aspetta Jaume Munar, sulla carta non proprio un osso duro su questi campi, che però ha eliminato 6-3 6-4 il 21enne taiwanese Chun Hsin Tseng, uno che è in corsa per un posto alle Next Gen Finals di Milano.