La tennista francese Fiona Ferro ha sporto denuncia contro il suo ex allenatore Pierre Bouteyre per stupro e violenza sessuale. I presunti fatti sarebbero stati commessi a Saint-Raphaël tra il 2012 e il 2015, quando la giocatrice francese aveva tra i 15 e i 18 anni. Lo rivela il quotidiano francese Nice-Matin. Un confronto tra Fiona e il suo ex allenatore è avvenuto il 18 agosto, mentre il giorno successivo c’è stata l’incriminazione da parte delle autorità competenti. Fonti vicine alle indagini rivelano che da allora Pierre Bouteyre è stato posto sotto controllo giudiziario e rischia fino a 20 anni di reclusione.
Bouteyre, ex allenatore anche di Alizé Cornet, ha riconosciuto il fatto materiale, ma contesta l’accusa di stupro. Un provvedimento del tribunale gli impedisce di avvicinarsi o di mettersi in contatto con Fiona. Inoltre, l’allenatore ha dovuto consegnare il passaporto. L’avvocato della tennista, Isabelle Colombani, ha sottolineato il potere che Bouteyre aveva su di lei sin da bambina e che di fatto fosse un suo secondo padre.
Le misure cautelari assunte nei confronti del coach gli impediscono di allenare minori. L’indagine mira anche a stabilire se Bouteyre abbia commesso atti simili nei confronti di altre giocatrici. Vincitrice del WTA di Palermo nel 2020 (il primo ufficiale dopo il primo lockdown) e con un best ranking al n. 39 raggiunto nel marzo dello scorso anno, Fiona è incappata in una serie di guai fisici e ora la ritroviamo oltre il 250° posto in classifica.
Paolo Michele Pinto