Il primo ottavo della parte bassa del tabellone femminile vedrà affrontarsi la veterana asiatica Shuai Zhang (n. 36 WTA) e la tds n. 12 Cori Gauff. La 36enne cinese, reduce dai quarti a Cincinnati, ha battuto agilmente con lo score di 6-2 6-4 in poco più di un’ora di match, in quello che è stata più una sessione di allenamento che un incontro ufficiale, la malcapitata canadese Rebecca Marino. Chiaramente adesso l’asticella si alzerà e non poco, considerando che dall’altra parte della rete al prossimo duello si troverà di fronte la stellina americana; la quale sta rinforzando la propria candidatura al successo finale, man mano che il torneo va avanti e contestualmente cadono come pioggia a catinelle teste di serie. Coco ha avuto vita fin troppo facile, nel derby Usa contro la tds n. 20 Madison Keys, estromettendo la finalista del 2017 attraverso un perentorio 6-2 6-2 in 1h14′.
La vincente di questa prossima sfida, incrocerà poi successivamente per un posto nei quarti: una tra Alison Riske (tds n. 29), ma soprattutto una scatenata ed incontenibile Caroline Garcia. La 28enne di Saint-Germain-en-Laye è in stato di grazia totale, sono addirittura 11 le vittore consecutive: tutto è iniziato con la cavalcata in quel di Cincinnati partendo dalle qualificazioni, tuttavia l’ultima affermazione in ordine di tempo rende ancora meglio il livello che in questo momento l’ex n. 4 WTA può esprimere. La tennista francese ha tramortito nettamente per 6-3 6-2 in quasi un’ora e mezza, una ritrovata Bianca Andreescu, che nel turno precedente aveva fatto fuori la mancina verdeoro Beatriz Haddad Maia impedendoci di assistere allo scontro tra due delle giocatrici più calde degli ultimi mesi e campionesse dei WTA 1000 pre US Open. Ciò nonostante il match era di assoluto cartello, con Bianca che stava riallacciando il nodo con l’appuntamento che tre anni fa la consacrò al grande tennis, ma questa Garcia è stata uno tsunami travolgente. Da par suo la 32enne da Pittsburgh, Pennsylvania, ha regolato in tre set facendo anche leva sul supporto dagli spalti la macina cinese Xiyu Wang (n. 75 del ranking) per 6-4 3-6 6-4 in due ore e quindici con a tratti anche dell’equilibrio e del tennis interessante; alla fine ha pesare sono stati i 44 unforced della classe 2001.
Successo anche per la russa Veronika Kudermetova, tds n. 18 che ha fatto un solo boccone della povera ungherese Dalma Galfi ( n. 91 del mondo) strapazzandola con un inequivocabile 6-2 6-0 in 48 minuti, un’autentica lezione impartita. Ora per sua fortuna, il suo passaporto non è statunitense; altrimenti avrebbe dovuto preoccuparsi e non poco visto che la sua prossima avversaria Ons Jabeur, ha eliminato tre giocatrici di casa in altrettanti match nel torneo.
Nell’ultimo incrocio del seeding femminile, valevole per il 4°T si sfideranno invece colei che si è consegnata alla storia ponendo fine alla carriera di Serena Williams, Alja Tomjlanovic, e un ‘altra che come Garcia se ne intende di strisce d’imbattibilità, Liudmila Samsonova. La 23enne russa, che in passato per quattro stagioni dal 2014 al 2018 ha rappresentato l’Italia, ha centrato il 13 successo in fila, un filotto che le ha garantito i titoli di Washington e Cleveland nelle settimane precedenti, passeggiando con doppio 6-3 d’ordinanza sulla serba Aleksandra Krunic (n. 96 WTA) – quest’anno finalista al WTA 250 di Budapest – in 1h18‘