Francesco Passaro continua a picchiare duro in questa sua incredibile stagione e nella semifinale del Challenger 80 di Como dispone con grande sicurezza dello slovacco Lukas Klein (n.300 ATP) col punteggio di 6-4 6-1 in poco più di un’ora di gioco. La partita ha preso una direzione ben precisa già dall’interminabile terzo game del primo set quando il tennista perugino ottiene il break che si rivelerà decisivo. Il suo avversario accusa chiaramente il colpo e si accorge che gli mancano le armi per contrastare l’azzurro. Nello scambio da fondo Passaro è più potente e più vario, riuscendo ad imprimere variazioni con la sua palla corta, mentre Klein non abbandona mai la riga di fondo e le poche volte che vi è costretto arriva a rete lento e pesante, zavorrato da evidenti sensi di colpa per aver lasciato la sua comfort zone. Così nel quinto gioco arriva il secondo break e qui in pratica la partita finisce perché lo slovacco non riesce a trovare la chiave per ribaltare il match, come conferma il fatto che non sia mai arrivato a palla break in tutto il match.
In finale Passaro troverà ad aspettarlo l’esperto mancino tedesco Cedrik-Marcel Stebe (n.233 ATP) che nell’altra semifinale non ha trovato opposizione in un Matteo Arnaldi che probabilmente aveva finito la benzina dopo le due maratone dei giorni precedenti contro Giovanni Oradini e Nerman Fatic che lo avevano tenuto in campo complessivamente per quasi sei ore. Un match che si è messo subito male quando il sanremese nel secondo game ha perso il servizio, andando immediatamente in difficoltà, fino a quando un problema fisico non l’ha costretto al ritiro, sotto 6-1 4-1. Per la finale il nostro pronostico è tutto per l’azzurro (sono ammessi gli scongiuri) che andrà a caccia del suo secondo titolo, dopo la vittoria a Trieste in luglio. In ogni caso è già in archivio il suo ennesimo nuovo best ranking alla posizione n.124 ATP.