Il giorno che il mondo del tennis aspettava da una parte e temeva dall’altra è arrivato: oggi, 15 settembre 2022, Roger Federer annuncia il suo ritiro dal tennis professionistico. “Devo riconoscere che è arrivato il momento di mettere fine alla mia carriera – ha comunicato il leggendario svizzero su Instagram -. La Laver Cup della prossima settimana sarà il mio ultimo torneo”.
Ci sarà tempo e modo per i commenti, ora è il momento di lasciare spazio alle parole del maestro svizzero, che in una lettera pubblicata sul suo account Instagram scrive:
“Alla mia famiglia del tennis e non solo,
Di tutti i regali che il tennis mi ha dato negli anni, il più grande, senza dubbio, è stato rappresentato dalle persone che ho incontrato lungo la strada: i miei amici, i miei avversari, e soprattutto i tifosi che danno allo sport la propria vita. Oggi, voglio condividere una notizia con tutti voi.
Come molti di voi sanno, gli ultimi tre anni mi hanno presentato sfide sottoforma di infortuni e operazioni. Ho lavorato duramente per tornare in piena forma. Ma conosco i limiti del mio corpo e ultimamente i messaggi che mi ha mandato sono diventati chiari. Ho 41 anni, ho giocato oltre 1500 match lungo 24 anni. Il tennis mi ha trattato con più generosità di quanto avessi mai sognato, e ora devo saper riconoscere quando è il momento di mettere fine alla mia carriera professionistica.
La Laver Cup della prossima settimana a Londra sarà il mio ultimo evento ATP. Giocherò ancora a tennis in futuro, ovviamente, ma semplicemente non sul circuito o nei Grand Slam. Questa è una decisione agrodolce perchè mi mancherà tutto ciò che il tour mi ha dato. Ma allo stesso tempo, c’è molto da festeggiare. Mi considero una delle persone più fortunate al mondo. Mi è stato dato un talento speciale per il tennis, e ho giocato a livelli che non mi sarei mai nemmeno immaginato, per più tempo di ciò che ritenevo possibile.
Voglio ringraziare specialmente la mia meravigliosa moglie Mirka, che ha passato ogni minuto con me. Mi ha riscaldato prima delle finali, ha guardato innumerevoli partite anche durante le gravidanze, e ha sopportato il lato stupido di me per vent’anni durante il mio percorso. Voglio anche ringraziare i miei quattro meravigliosi bambini per avermi supportato, sempre pronti e vogliosi di vedere nuovi posti e di avere bei ricordi. Vedere la mia famiglia tifare per me dalla tribuna è una sensazione che amerò per sempre.
Voglio anche ringraziare i miei amati genitori e la mia cara sorella, senza di loro nulla sarebbe stato possibile. Un grande ringraziamento a tutti i miei coach del passato che mi hanno sempre guidato verso la giusta direzione.. Siete stati fantastici! E grazie al tennis svizzero, che ha creduto in me quando ero giovane e mi ha dato modo di dare il via alla mia carriera nel migliore dei modi.
Vorrei davvero ringraziare il mio team: Ivan, Dani, Roland, e soprattutto Seve e Pierre, che mi hanno dato il meglio e per me ci sono sempre stati. Anche Tony, per aver gestito con creatività il mio business per oltre 17 anni. Siete tutti incredibili e ho amato ogni minuto passato con voi.
Voglio ringraziare i miei fedeli sponsor, che sono davvero dei partner per me; e anche gli staff dei tornei dell’ATP Tour, che ci hanno sempre trattati con gentilezza e ospitalità.
Grazie anche ai miei avversari. Sono stato fortunato abbastanza da giocare dei match epici che non dimenticherò mai. Abbiamo combattuto con correttezza, con passione e con intensità, e ho sempre dato il massimo per rispettare la storia di questo gioco. Mi sento davvero grato. Ci siamo sempre spinti l’uno con l’altro, e insieme abbiamo portato il tennis a nuovi livelli.
Soprattutto devo ringraziare in modo speciale i miei incredibili tifosi. Non saprete mai quanta forza mi avete dato. Il sentimento che si prova quando si entra in stadi pieni è stato uno dei più grandi della mia vita; senza di voi, i successi che ho avuto sarebbero stati vissuti in solitudine, invece che con gioia ed energia.
Gli ultimi 24 anni sul circuito sono stati un’avventura incredibile. Mentre a volte sembra che siano andati via in 24 ore, sono stati così profondi e magici che sembra di aver già vissuto una vita intera. Ho avuto l’immensa fortuna di giocare in oltre 40 paesi. Ho riso e pianto, ho provato gioia e dolore, ma soprattutto mi sono sentito incredibilmente vivo. Durante i miei viaggi ho incontrato così tante persone meravigliose che rimarranno amiche per tutta la vita, che hanno tolto del tempo a sè stessi e ai cari per venirmi a vedere giocare e per tifarmi in tutto il mondo. Grazie.
Quando è iniziato il mio amore per il tennis, ero un raccattapalle a Basilea. Guardavo i giocatori con meraviglia. Erano come dei giganti per me, e così ho iniziato a sognare. I miei sogni mi hanno condotto a lavorare sempre più duramente e ho iniziato a credere in me stesso. Alcuni successi mi hanno dato fiducia e così ho iniziato questo meraviglioso viaggio che mi ha portato fino a questo giorno.
Quindi, voglio ringraziarvi tutti dal profondo del mio cuore, grazie a tutti coloro nel mondo che hanno aiutato i sogni di un giovane raccattapalle svizzero a diventare realtà.
Infine, al gioco del tennis: ti amo e non ti lascerò mai.
Roger Federer“