K. Siniakova b. [3] E. Rybakina 6-7(4) 7-6(5) 6-4
Sono servite tre ore e un minuto per avere l’erede di Jasmine Paolini nell’albo d’oro di Portorose. Katerina Siniakova ha vinto in tre set contro Elena Rybakina, testa di serie numero 3 e campionessa in carica di Wimbledon, con il punteggio di 6-7(4) 7-6(5) 6-4, ribaltando un set e aggiudicandosi il suo terzo titolo di singolare femminile in carriera. Negli ultimi cinque anni, si tratta della prima vittoria ottenuta dalla giocatrice ceca che, in precedenza, aveva vinto a Shenzen e Bastad proprio nel 2017.
IL TABELLONE COMPLETO DEL WTA 250 DI PORTOROSE
È stata una finale da record per durata se consideriamo i match WTA decisivi per l’assegnazione del titolo in questo 2022: è durata meno solo della sfida Kerber-Juvan nella finale di Strasburgo 2021, terminata in 3h e 16’.
Si tratta di un anno straordinario per Siniakova, fresca n. 1 nella classifica mondiale di doppio, assieme a Barbara Krejcikova. Le due hanno infilato uno splendido 18-0 nelle sfide del Grande Slam, aggiudicandosi l’Australian Open e Wimbledon.
Eppure la finale del Zavarovalnica Sava Portoroz si era messa subito in discesa per la kazaka avanti 5-0 con un doppio break di vantaggio. Dopo aver subito il gioco di Ribakyna, la giocatrice ceca riesce a ribaltare l’inerzia del primo parziale prolungandolo al tie-break. La campionessa in carica di Wimbledon va a servire due volte per il set, ma in entrambe le circostanze sbaglia molto e concede gratuiti. Al tiebreak, comunque è Ribakina a portarsi a casa il sudato avvio di partita. La kazaka va avanti di un break anche nel secondo set, ma non basta: Siniakova ottiene rapidamente il controbreak e con un’altro tie-break equilibra la situazione.
Ma è una finale ricca di colpi di scena, come quando Siniakova va avanti di un break, ma sul 4-3 si fa controbreakkare dalla sua avversaria. Il problema di Rybakina sono gli errori non forzati: complessivamente saranno 66, in una finale nella quale otterrà il 59% di punti con la prima di servizio. Vittoria per Siniakova e grande festa per lei.
Paolo Michele Pinto