[7] B. Krejcikova b. [1] A. Kontaveit 6-2 6-3
Nate a sei giorni di differenza, nel mese in cui si festeggia il Natale, entrambe ventiseienni e con il medesimo best ranking di n. 2 della classifica mondiale; Anett Kontaveit e Barbora Krejcikova sono state le protagoniste dell’ultimo atto del Tallinn Open – alla sua prima edizione – al Forum Tennis Center. Ad aggiudicarsi il titolo, per il dispiacere del pubblico casalingo, è stata la tennista ceca con lo score di 6-2 6-3 in poco più di un’ora e venti. Una partita dominata dalla campionessa del Roland Garros 2021, che salvo due momenti sporadici nella prima parte del secondo set, ha sciorinato un tennis di gran lunga superiore alla sua avversaria, dimostrando ampiamente di possedere un gioco più completo in grado di sapersi adattare a qualsiasi situazione il match richieda, sia mettendo in campo un atteggiamento difensivo sia facendo valere la propria propensione offensiva. Ad impressionare è stata soprattutto la smorzata della n. 27 WTA, non tanto per una questione di esecuzione tecnica – a questo livello, tutte o quasi sono capaci di eseguirla a puntino – ma più che altro per l’abilità nel saperla mascherare ed estrarre dal mazzo al momento opportuno. Questa è la vera differenza, che distingue un buon drop-shot da uno veramente letale; inoltre anche i fondamentali d’inizio gioco – servizio e risposta – hanno avuto il loro peso specifico su una superfice molto rapida, come quella di Tallinn.
IL TABELLONE DEL WTA 250 DI TALLINN
Per Barbora si tratta del quarto titolo della carriera a livello di circuito maggiore, all’ottava finale disputata complessivamente. L’ultima in ordine cronologico era stata quella raggiunta ad inizio anno al WTA 500 di Sydney dove fu sconfitta da Paula Badosa. Dei quattro trionfi della nativa di Brno, tre sono stati conquistati in eventi ‘250’ – Strasburgo e Praga, entrambi nel 2021 – con l’aggiunta della ciliegina dello Slam parigino. Inoltre la vittoria odierna rappresenta un traguardo ragguardevole dal punto di vista delle affermazioni fatte registrare sul cemento: Krejcikova si è infatti issata a quota 50. Sfuma invece l’appuntamento con la propria storia Anett, che non riesce a centrare la 200esima vittoria da quando è professionista; un obbiettivo che se raggiunto avrebbe avuto un sapore ancora più speciale dato che sarebbe arrivato tramite un alloro sui campi di casa. La tennista nativa proprio di Tallinn, se ciò non bastasse, voleva festeggiare con i suoi connazionali il settimo trofeo del Tour principale, il secondo del 2022 dopo quello dello scorso febbraio a San Pietroburgo – vittoria in finale su Sakkari – e conferma una tradizione non favorevole che l’ha vista uscire sconfitta nelle ultime tre finali disputate. Nel 2022 ha infatti raggiunto l’ultimo atto anche nel WTA 1000 di Doha e – il 23 luglio scorso – ad Amburgo, perdendo rispettivamente da Swiatek e Pera.
A completamento di una settimana magnifica per lei, in cui è tornata a battere una Top 20 – prima Bencic in semifinale, e poi Anett oggi – dopo che invece era stata sconfitta in 10 delle ultime 11 partite contro avversarie di questo livello, Krejcikova guadagnerà anche una posizione in classifica issandosi al n. 26. Questo estone è stato il terzo confronto diretto, tra le due giocatrici: in parità i precedenti. Si erano affrontate nella fase a gironi delle WTA Finals messicane di Guadalajara dello scorso anno, dove ad avere la meglio fu la n. 4 del ranking per 6-3 6-4 – torneo nel quale sarebbe arrivata fino in fondo, bloccandosi soltanto dinanzi all’ostacolo Garbine Muguruza -. Ad inizio 2022 la ceca ha, in seguito, pareggiato i conti imponendosi in rimonta nella semifinale del ‘500’ di Sydney: una battaglia di oltre due ore e venti di partita in cui Barbora ha prima subito un bagel in apertura, per poi successivamente ribaltare la situazione suggellando la vittoria con il tie-break del parziale decisivo, portato a casa 14 punti a 12.
IL TABELLONE DEL WTA 250 DI TALLINN
IL MATCH – Al primo cambio di campo, si intuisce già perfettamente quale sarà il canovaccio tattico della partita. Lo scontro verterà sul filone tennistico dell’alta intensità, da sprigionare all’interno di scambi che si dispiegheranno sul ritmo elevato – se non addirittura forsennato -. Inoltre difficilmente entrambe si schioderanno dalla linea di fondo, ad eccezione di alcune rare situazioni; perciò sarà fondamentale la percentuale di prime scagliate e la conseguente resa in termini di punti incamerati. Questo perché il colpo, che potrebbe realmente indirizzare la sfida in una direzione o nell’altra, dovrebbe essere senza ombra di dubbio l’esecuzione in uscita dal servizio: soluzione in grado di porre subito le basi per comandare le operazioni.
Nella prima parte del duello, a soffrire maggiormente è la tennista di casa, che pur dimostrandosi più propositiva e aggressiva troppo spesso va sovra ritmo forzando eccessivamente: facendo così, inevitabilmente finisce per commettere un numero di gratuiti nettamente superiore rispetto alla 26enne ceca. Protagonista indiscussa del primo set, poi, si rivela l’eccezionale fase difensiva di Krejcikova. La n. 27 WTA si dimostra, infatti, in grado di compiere mirabili recuperi sulle accelerazioni estoni, attraverso chirurgici e mortiferi slice di dritto. Ecco, a completamento del quadro tecnico bisogna aggiungere come il grande merito della campionessa del Roland Garros 2021 sia proprio quello di saper variare maggiormente il gioco. Mediante non solo i back, da ambo i lati per attuare un rallentamento a livello di frequenza delle sbracciate per poi in seguito far saltare il banco con un’immediata nuova pigiata sull’acceleratore; ma anche utilizzando la palla corta – mascherata veramente bene – in modo proficuo e letale, estraendola dal cilindro sempre nel momento giusto.
Kontaveit rischia grosso già nei suoi due primi turni di battuta, salvandosi prima a 30 e dopo qualche minuto ai vantaggi. Al contrario Barbora è in versione schiacciasassi con il fondamentale d’inizio gioco, concede appena un quindici nel percorso per portarsi sul 3-2. A questo punto, una fin lì sorniona nei game di risposta, Krejcikova innalza all’improvviso il valore del suo tennis passando, in men non si dica, da un atteggiamento estremamente passivo ad uno totalmente contrario impregnato di spinta e ricerca del vincente. La tds n. 7 raggiunge picchi prestazionali impressionanti, magistrale un bimane in contropiede che atterrà sulla riga: è il prologo di un frangente di gara, in cui semplicemente la classe ’95 nativa di Tallinn non possiede le armi necessarie, per star dietro al livello imperioso e impressionate che la 26enne di Brno sta mettendo in mostra. Il break che giunge nel sesto game è solo l’abbrivo del parziale da 12 punti 1, di cui 8 consecutivi a chiudere il filotto, con il quale l’ex Top 2 mondiale dà il là per intascarsi la frazione inaugurale – della finale della prima edizione del torneo – 6-2 in mezz’ora esatta.
IL TABELLONE DEL WTA 250 DI TALLINN
Emblematica la deliziosa smorzata di rovescio sul set point dalla ceca, a testimonianza dell’enorme differenziale visto finora in campo tra le due giocatrici, e soprattutto della performance strabiliante di Barbora, che dal 2-2 si è portata a casa i successivi quattro game banchettando sull’avversaria – dei 18 punti complessivi di questo seconda fase del set, soltanto 3 sono stati a marca estone -.
La musica non cambia, alla ripresa delle operazioni: è abbastanza chiaro come ci sia un’abissale, almeno nella giornata odierna, diversità di qualità nei due fondamentali imprescindibili del tennis. L’efficacia oltre che l’effettiva capacità d’incidere sia sul servizio sia sulla ribattuta, vede nettamente e indiscutibilmente superiore Krejcikova. Tuttavia due doppi falli cechi si rivelano propedeutici, in modo assolutamente inaspettato, per far sì che Anett vada in vantaggio di un break – il primo della sua partita, e nel quale la ceca smarrisce più punti al servizio di quanti ne avevi lasciati per strada nell’intero primo parziale -. Ma è soltanto un fuoco di paglia, un momento episodico: al termine di un secondo gioco comunque molto combattuto, da ben 14 punti, arriva l’immediato contro-break, reso realtà alla terza palla break del game. Barbora, riequilibrato il punteggio, torna a dominare qualsiasi aspetto dello scambio; sta impartendo una vera e propria lezione alla giocatrice di casa. Kontaveit prova a restare lì combattendo con quello che ha disposizione, ma quando giunge un altro turno di servizio maratona (16 punti) la n. 1 della classifica di specialità ritorna avanti facendo ancora affidamento alle sue variabili. Secondo game alla battuta della estone strappato in successione, per un totale di sei break point avuti sulla racchetta dalla n. 27, riporta in testa Barbora sul 3-1.
Quando oramai sembrava definitivamente intrapreso il rettilineo finale verso il successo per la settima favorita del tabellone, la tds n. 1 ha un ultimo moto d’orgoglio e questa volta è lei – meritatamente – ad andarsi a prendere un altro break: finalmente nuovamente rullante con le sue debordanti sbracciate, e più di tutto precisa con il dritto. Da sempre infatti il lato desto è il vero anello debole della n. 4 al mondo, ed oggi specie nelle fasi di maggiore pressione si è dimostrato alquanto ballerino. Dunque viene ripristinato l’ordine dei servizi, ciò nonostante Krejcikova sta sciorinando troppo più tennis dell’avversaria. Barbora vuole chiudere in due set e riesce nel suo intento: terzo strappo nella frazione, quinto nel match, per la 26enne di Brno che pone fine ai giochi con il 6-3 finale (52 minuti).