Iga Swiatek termina la stagione con una sconfitta. Dopo serie infinite di vittorie, due Slam vinti e tantissime partite giocate, la polacca capitola in semifinale delle WTA Finals di Fort Worth per mano di Aryna Sabalenka con il punteggio di 6-2 2-6 6-1. La polacca ha analizzato la sua prestazione in conferenza stampa.
Moderatore: Iga, questa è la fine di una stagione incredibile per te. Com’è stata questa settimana per te e cosa ci puoi dire sulla partita di stasera?
Swiatek: “Ho sicuramente giocato meglio altre volte. Nel secondo set volevo sopraffarla, ma nel terzo non ho giocato bene, come se stessi giocando in maniera troppo rischiosa, senza margini. Lei ha giocato alla grande e ha servito benissimo. Si merita la vittoria e le faccio i complimenti”.
D: Durante il primo set, all’inizio della partita, sembravi poco tranquilla. C’era qualcosa che ti dava fastidio in campo o era solo un’impressione? Magari le luci ti hanno dato noia o è un’impressione errata?
Swiatek: “Non proprio. Mi ero concentrata sulle scarse energie che avevo, quindi forse era quello il problema, ma non c’è qualcosa in particolare che mi ha infastidito”.
D: Iga, come ti sentivi a livello di energie durante la partita? Eri già stanca prima del match oppure ti sei sentita scarica solo durante il match? Cos’hai fatto nel secondo set per riprenderti?
Swiatek: “Beh, sicuramente mi sono arrabbiata. Non sentivo buone sensazioni, non avevo il controllo del gioco e arrivavo spesso in ritardo sulla palla. Nel secondo set mi sono concentrata sui colpi di inizio gioco perché non volevo che facesse il suo gioco. Questo ha funzionato nel secondo set perché ha confuso Aryna, ma nel terzo ho fatto degli errori su colpi che solitamente non sbaglio. Questi gratuiti nel primo e nel terzo set sono costati cari”.
D: E finalmente la tua stagione è conclusa. Una stagione incredibile. È da pochi minuti che sei fuori dal campo, ma qual è la sensazione di aver finito l’anno dopo mesi intensi?
Swiatek: “Sì, finalmente è finita. Sinceramente stavo aspettando questo momento. La settimana scorsa era ancora difficile vedere la fine perché dovevo essere concentrata e motivata per ogni match. Da una parte dispiace aver perso, ma dall’altra ho un giorno libero in più ed è positivo. Questa stagione è stata intensa e sono orgogliosa di me stessa, di aver giocato così bene fino alla fine. Sono contenta che sia finita”.
D: Congratulazioni per l’ottima stagione. Quanti giorni pensi di staccare completamente e non pensare al tennis, non toccando neanche una racchetta? Che vacanze hai pianificato?
Swiatek: “Nei prossimi due giorni sicuramente staccherò dal tennis, spenderò un po’ di tempo su Internet per vedere cosa succede nel mondo, perché spesso non lo faccio. Poi sicuramente passerò altri otto giorni nei quali non farò niente e non penserò a niente. Non farò una vacanza, perché se facessi un viaggio lo farei per andare a visitare attivamente un luogo e non per riposarmi. Quindi rimarrò a casa e farò qualcosa con gli sponsor. Dopo un po’ ricominceremo tranquillamente ad allenarsi. Avrò un bel po’ di tempo per riposare”.
D: Spesso ti capita di essere “offline” quando sei a un torneo? Com’è non essere connessa su Internet?
Swiatek: “E’ bello, ma dopo dieci giorni voglio sapere cosa accade nel mondo, non perché sono dipendente dai social. Dopo le partite solitamente vado un po’ su Internet, ma quando gioco giorno dopo giorno ci spendo poco tempo e mi concentro sul recupero. Negli Slam, quando ho il giorno di riposo, vado sui social”.
D: Iga, finirai questa stagione con il maggior numero di punti da Serena Williams nel 2013 e il secondo bottino più alto di punti da quando sono state introdotte le classifiche. Cosa ne pensi di questa statistica?
Swiatek: “E’ splendido che succeda, ne sono davvero felice. Sono record e numeri che rimarranno con me per il resto della carriera. È qualcosa di cui essere orgogliosi”.
D: Hai giocato tante partite quest’anno. Ce ne sono un paio che risaltano più nella tua testa rispetto alle altre?
Swiatek: “Oddio, non saprei. Sicuramente quella con Ash Barty ad Adelaide, il primo torneo dell’anno. Anche quella con Jessie Pegula a Miami e contro Kerber e Halep a Indian Wells. Contro Qinwen Zheng al Roland Garros e con Niemeier e la finale con Jabeur agli Us Open. Infine con Krejcikova a Ostrava, un gran match”.
D: Cosa prendi da questo torneo rispetto alle esperienze che hai avuto in passato? Ti è piaciuta l’organizzazione? In futuro si potrebbe far meglio?
Swiatek: “Non ho mai vissuto le Finals WTA al suo apice in termini di organizzazione. Mi piacerebbe che la WTA si stabilizzasse in un posto e non facesse le cose così di corsa, cambiando location ogni anno. Ma d’altra parte capisco perché è successo e quanto sia difficile organizzare questo tipo di evento. Se l’ATP ha un luogo fisso, anche noi possiamo averlo. Spesso durante le finali ATP e WTA si parla dei premi in denaro. È triste che l’ATP abbia aumentato il montepremi e riesca avere stabilità e invece noi non possiamo andare a Shenzen per il Covid. Speriamo l’anno prossimo di trovarci più preparati”.
D: Iga, sei stata così impegnata quest’anno con il tennis. Ci sono altri interessi o hobby che vorresti fare nelle prossime settimane libere?
Swiatek: “Ho sempre il sogno di imparare a suonare uno strumento musicale, ma non c’è molto tempo. Quindi non ci proverò neanche questa volta. Adesso mi rilasserò perché altrimenti non posso imparare. L’anno scorso sono riuscita a recuperare bene dopo la stagione e proverò anche quest’anno. Nella preseason voglio concentrarmi tanto sugli allenamenti e sulla preparazione, senza distrarmi con eventi collaterali. Non sono una che pianifica chissà cosa di spettacolare”.
D: Ti piace avere fama ed essere invitata a galà e premiazioni?
Swiatek: “Abbiamo un grande galà ogni anno in Polonia. Due anni fa sono arrivata seconda dietro a Lewandowski per il premio del miglior sportivo del nostro Paese. Quest’anno sono curiosa di cosa accadrà. Ma fra poco dovrò prepararmi e andare in Australia, quindi non ho tempo per tante celebrazioni o cerimonie”.
Traduzione di Giulio Vitali