TENNIS US OPEN – Caroline Wozniacki è in finale agli US Open 2014. La tennista danese arriva all’atto finale dopo aver superato Shuai Peng che, sotto di un set e di un break nel secondo set, si è dovuta ritirare a causa di crampi. Ekaterina Makarova, in semifinale contro una irresistibile Serena Williams, perde 6-1 6-3, un game meno di Flavia Pennetta.
C. Wozniacki b. S. Peng 7-6 (1) 4-3 rit. (da NY, Alberto Prestileo)
Caroline Wozniacki:”Amo questa città, il pubblico dell’Arthur Ashe. Voglio vincere per i tifosi”
Shuai Peng:”Mi sento ancora male. Non ricordo quasi nulla di quello che è successo”
Caroline Wozniacki è la prima finalista degli US Open 2014. La danese ha vinto un match che, non per colpa sua, è finito anticipatamente. Nel secondo set, infatti, sul 4-3 e servizio Wozniacki, Shuai Peng è stata colpita da fortissimi crampi, che l’hanno costretta ad usufruire di un ‘Off Courts Medical Assessment’. Dopo 10 minuti, è rientrata in campo ma, dopo due scambi, è nuovamente crollata sulle ginocchia. In lacrime, è stata portata fuori dal campo in sedia a rotelle, con il supporto anche della stessa Wozniacki e, ovviamente, di tutto il pubblico dell’Arthur Ashe.
“Spero che Peng stia bene – ha detto in cronaca John McEnroe sull’episodio – Ma è chiaro che la USTA, e tutte le persone in campo, non erano minimamente in grado di gestire la situazione, non sapevano cosa fare, e c’è da sperare che si possa imparare da questo episodio perché non si ripeta più in futuro.” L’ex campione americano ha ragione da vendere. Quando la cinese si è sentita male la prima volta, è chiaro come il sole che le sue condizioni non le potevano consentire di tornare in campo. Invece, forti magari dalle pressioni degli sponsor e delle televisioni, hanno preferito rispedirla in campo, evitando di prendere loro una decisione che, sicuramente, avrebbe evitato a Peng di scoppiare ancora in lacrime. “Mi dispiace molto per Peng – Ha detto Caroline in conferenza stampa – L’ho vista stare veramente male. Quando è andata fuori dal campo la prima volta, non sapendo bene le regole, non me la sono sentita di protestare. Però credo nella buona fede delle persone, quindi se devi andare in bagno, vai pure, se stai male, fatti curare.”
È stato comunque un peccato per la partita, e ovviamente, per lo spettacolo. Tutt’e due stavano giocando molto bene e avevano dato vita anche ad un bel primo set. La cinese si era portata in vantaggio di un break nel settimo gioco. Caroline però non ci sta e rimonta subito nel gioco successivo, rimettendo la situazione in equilibrio. A questo punto, il parrebbe diretto verso il tiebreak. Tuttavia, Peng non ci sta e strappa il servizio alla testa di serie numero 10, proprio nell’11esimo gioco. Shuai va così alla battuta sul 6-5 in suo favore. Il set sembrerebbe potersi concludersi qui ma, ancora una volta, Wozniacki recupera lo svantaggio e si arriva dunque al tiebreak. Questo, è totalmente dominato dalla tennista di origine polacca che, dopo essere andata subito sotto di un mini break, mette il parzialone decisivo di 7 punti.
Nel secondo set, prima del ‘fattaccio’, le due stavano continuando a darsi battaglia. Peng si era portata avanti di un break, poi recuperato dalla Wozniacki che, infine, era riuscita pure ad andare in vantaggio. Tutto però mandato alle ortiche dal terribile crampo di Shuai, costretta, come detto, ad abbandonare il terreno di gioco. A tal proposito, è poi intervenuto David Brewer, direttore del torneo, in conferenza stampa:”Quando ha chiamato l’off court medical assessment, è stata lei stessa a dirci di voler tornare in campo. Noi glielo abbiamo sconsigliato, ma lei ha voluto riprendere a giocare. Dopo quei tre scambi, però, le abbiamo detto che non era, dal punto di vista medico, in grado di giocare.”
La danese, comunque sia, se la vedrà in finale con Serena Williams, con cui è sotto 8-1 nei precedenti:”Sono contentissima di essere in finale. Sono 5 anni che non ne gioco uno. Se dovesse essere contro Serena Williams (mentre parlava, si stava ancora giocando l’altra semifinale, ndr), dovrò fare del mio meglio per batterla. Lei è una mia amica, è una gran persona.”