Le Nitto ATP Finals 2022 si stanno avviando ormai verso la conclusione, con giocatori e addetti ai lavori che si apprestano a mettere il punto esclamativo su una otto giorni stellare. Com’è normale che sia si parla principalmente dei “magnifici 8“, ma loro non sono gli unici protagonisti (anche se logicamente sono quelli di maggior interesse).
C’è anche chi, come Federico Gaio, è stato scelto dagli stessi giocatori come sparring partner per gli allenamenti. Un’emozione certamente difficile da descrivere, quasi irripetibile:
“È bellissimo poter stare in questi ambienti e dare una mano a questi campioni. In questi giorni mi sono allenato con Auger-Aliassime, Fritz e Rune: è sempre molto bello, sono esperienze che ti rimangono e mi fa molto piacere“.
Inevitabile chiedere all’azzurro un parere prima tecnico e poi anche comportamentale. Se dovesse scegliere un solo colpo di questi tre campioni, quale “ruberebbe” Gaio? E soprattutto, chi dei tre è il più simpatico?
“Hanno tre giochi piuttosto diversi. Se dovessi proprio scegliere un colpo specifico di uno dei tre, opterei per il servizio di Fritz: ha una velocità pazzesca, è impressionante. Tutti e tre hanno comunque un ottimo ritmo: lo statunitense ti toglie molto il tempo, Auger-Aliassime gioca molto di forza e di potenza, mentre Rune si muove benissimo ed ha un ritmo incredibile. Sono tre stili diversi ma è comunque difficile sceglierne uno, si parla in ogni caso di tre fra i primi dieci giocatori del mondo.
Devo ammettere che sono tutti molto tranquilli, salutano tutti sempre anche se potrebbero tirare dritto quando mi vedono. Sono tutti molto disponibili, cercano di aiutarti e si interessano anche, ad esempio, a che cosa farò dopo questa settimana. Sono grandi campioni anche per questo“. Attualmente numero 424 del ranking, ma con un passato da n°124, il 2022 di Federico Gaio non è stato per niente semplice. L’obiettivo, però, è sempre e solo uno: sfondare il muro della top100.
“Questa stagione è stata un po’ particolare. All’inizio ho rincorso un po’ l’Australia, poi dopo ho avuto un problema ad un anca: all’inizio avevo male e solo dopo un paio di mesi sono riuscito a capire l’entità del problema. Ho perso un po’ di tempo in quei due mesi e un po’ dopo mentre cercavo di allenarmi e riprendere la forma migliore. Anche mentalmente poi ero un po’ scarico, pensavo molto a questo problema anche perché prima d’ora non ho mai avuto problemi seri.
Questa situazione mi ha fatto riflettere. Ultimamente sto meglio e sono decisamente più tranquillo e disteso. Nelle ultime partite che ho disputato ho giocato secondo me molto bene, sono molto fiducioso. Farò una preparazione importante già dalla prossima settimana, partirò a fuoco. Cercherò di risalire la classifica il prima possibile: il mio obiettivo, come sempre, è quello di entrare in top100.
Tornando alle ATP Finals, come mostrato giorno per giorno sui profili social di Ubitennis, ha riscosso un enorme successo il campo di allenamento allestito all’ingresso del palazzetto, intorno al quale ogni giorno si riversano migliaia di tifosi.
“La FIT e l’ATP stanno facendo un grandissimo lavoro, partendo da un canale dedicato e importanti investimenti. Qui abbiamo le Finals, a Milano ci sono le Next Gen, Roma si ingrandirà e si estenderà su due settimane. Stanno investendo tantissimo su tutto e i frutti si stanno vedendo. Si può sempre migliorare, ma per ora penso stiano facendo tutto molto bene. Attorno al campo ci sono diverse lounge, dall’entrata principale puoi vedere questo campo e anche da fuori lo scorgi. È un ottimo lavoro anche di marketing, speriamo che porti ulteriori frutti. Giocarci dentro poi, con tanti tifosi al seguito dei grandi campioni, è molto bello”.
Terminate le ATP Finals, la stagione si concluderà definitivamente con la Coppa Davis. Per l’Italia non ci sarà Jannik Sinner, ancora alle prese con un infortunio e al posto del quale è stato convocato Lorenzo Sonego. “L’Italia ha una squadra incredibile, non al completo perché non c’è Jannik, ma rimane comunque una squadra eccezionale. Spero vadano il più lontano possibile, se non sarà questo l’anno buono sarà il prossimo. Siamo pieni di ragazzi giovani e questa è una cosa estremamente positiva”.