J. Thompson (AUS) b. T. Griekspoor (OLA) 4-6 7-5 6-3
L’Australia parte con il piede giusto, portandosi sull’1-0 contro l’Olanda nel primo quarto di finale della Coppa Davis 2022. Jordan Thompson (n°84 ATP) prevale contro l’olandese Tallon Griekspoor (n°96), nella sfida tra numeri 2 che precede quella tra numeri 1, Alex De Minaur e Botic Van De Zandschulp. In una prima frazione tutt’altro che scoppiettante è il giocarore orange a prevalere, mentre il secondo parziale è totalmente incerto, cambiando spesso padrone. L’aussie prevale al fotofinish e si mantiene costante anche nel set decisivo, giocando meglio nei momenti importanti e imponendosi 4-6 7-5 6-3. L’Australia parte con il piede giusto, portandosi sull’1-0: De Minaur avrà dunque la possibilità di regalare ai suoi la semifinale. Tra domani e giovedì si disputeranno anche gli altri tre incontri: Spagna-Croazia (mercoledì ore 16), Italia-USA (giovedì ore 10) e Germania-Canada (giovedì ore 16).
IL MATCH – La partita inizia subito con uno scambio di break e contro-break. Sostanzialmente fa tutto Griekspoor, che nel primo gioco vince il punto ogni volta che lo scambio si allunga, mentre nel secondo commette tre brutti errori, venendo infilato da un ottimo passante di Thompson. L’australiano tiene per primo il servizio e sembra scrollarsi di dosso un po’ di tensione, ma nel quinto game incappa in due brutti gratuiti ed è nuovamente costretto a cedere la battuta, anche lui a zero. È un match certo non entusiasmante, ricco di errori da ambo le parti, frutto anche di una superficie notevolmente più lenta rispetto a quanto visto nelle ultime due settimane italiane tra Next Gen e ATP Finals.
Il primo a tentare di andare in fuga è l’olandese, che risale da 15-30 e conferma il break con un po’ di fatica, allungando sul 4-2. Griekspoor lascia andare il braccio in risposta – trovandone una vincente spettacolare – e si procura altre due palle break, entrambe annullate da Thompson, che riesce a rimanere in scia. Il numero 84 del mondo, tuttavia, continua a sbagliare molto e non riesce ad impensierire il suo rivale, che archivia 6-4 il primo parziale, per la gioia dei tifosi olandesi.
Anche in avvio di secondo set il copione non cambia più di tanto. L’olandese continua ad avere in mano le redini dello scambio, ottenendo due palle break in un terzo gioco infinito. In entrambi i casi, tuttavia, rimane troppo passivo e lontano dalla linea di fondo, perdendo le sue occasioni. Dopo quasi 10 minuti e 16 punti giocati, Thompson riesce a difendere il suo servizio e a portarsi sul 2-1, costruendosi a sua volta una chance di break nel game successivo. L’australiano non riesce a sfruttarla, ma l’impressione è che l’ago della bilancia si stia spostando dalla sua parte. Tenuto a zero il quinto gioco, infatti, il 28enne di Sydney si ritaglia un altro break point poco dopo, frutto anche di alcuni errori di dritto di troppo del suo rivale.
Griekspoor però riesce a contenere l’urto del suo rivale, facendo scattare in piedi la sua panchina e urlare di gioia i tifosi orange presenti a Malaga. L’olandese ha una nuova occasione per affondare, ma il settimo game è la fotocopia del terzo. Dopo oltre 13 minuti e 20 punti di lotta – oltre ad altre tre palle break non sfruttate, che portano la sua statistica ad un misero 2/10 di realizzazione – Thompson mantiene la testa del set sul 4-3. Nel gioco seguente ha anche un’opportunità per andare a servire per il set, ma il numero 96 del ranking prende finalmente un po’ di coraggio e la cancella, impattando sul 4-4. Tutto sembra diretto verso il tie-break, ma l’australiano prima annulla l’ennesimo break point della sua partita sul 5-5, quindi piazza la zampata nel dodicesimo, convertendo il primo set point a sua disposizione: 7-5.
Il treno per Griekspoor rischia di essere definitivamente passato. Quella chance per andare a servire per il match, cancellata da Thompson sul 4-6 5-5, è la pietra tombale sulle speranze dell’Olanda di vincere il primo tie. L’australiano, pur lontano dal suo miglior tennis, cresce a vista d’occhio nel corso del match, aumentando progressivamente la resa della prima palla di servizio e concedendo sempre meno. Viceversa, il 2/13 finale alla voce palle break non sfruttate peserà più di ogni altra cosa sul morale del numero 96 del mondo, che prova a resistere fino al 2-2 ma, in preda forse anche ai crampi, cala fisicamente.
Thompson salva le ultime due palle break del suo incontro nel quinto gioco e trova l’affondo decisivo nel sesto, rimontando il suo rivale da 30-0 e portandosi sul 5-2. Al servizio per il match il braccio dell’australiano non trema: dopo quasi tre ore chiude 4-6 7-5 6-3, regalando il primo punto alla sua nazionale e consentendo ad Alex De Minaur di scendere in campo decisamente più leggero. Ci sarà molta più pressione, invece, sulle spalle di Botic Van De Zandschulp, chiamato a tenere in vita la propria squadra.