La notizia della positività di Simona Halep ad un controllo anti-doping a sorpresa, durante gli US Open, è di quelle notizie che sconvolgono il mondo del tennis. In primis per l’oggettiva questione relativa all’uso di sostanze proibite, poi, di sicuro non secondario, il fatto che la rea in questione sia una ex numero 1 al mondo come Simona Halep. La sostanza incriminata è il roxadust, un farmaco utilizzato utilizzato nel trattamento dell’anemia e illecito in campo sportivo (a meno di approvazione medica) in quanto capace di aumentare la produzione di eritropoietina (EPO) e di stimolare quella di emoglobina. Insomma una brutta storia, che sembrava potesse lasciare una di quelle tracce indelebili sulla carriera e reputazione dell’atleta rumena.
La svolta alla vicenda è però arrivata nelle ultime ore: secondo infatti il portale online ProSport, la tennista avrebbe richiesto una rivalutazione del proprio caso all’International Tennis Integrity Agency, in virtù delle buone notizie giunte dall’agenzia francese di tossicologia e farmacologia che avrebbero dimostrato che l’integratore che Halep stava assumendo conteneva “fonti accidentali di composti che superano i criteri di purezza delle sostanze elencate” sulle etichette. Ad avvalorare la tesi innocentista ci sarebbe anche la fattispecie per la quale sembrerebbe che la presenza del roxadust non fosse individuabile nemmeno con un ragionevole riscontro presso le fonti indicate dal sito WADA, passaggio questo molto importante, perché renderebbe nullo il grado di colpevolezza della giocatrice, essendo decaduta la responsabilità attribuibile all’atleta di non aver fatto nulla per verificare se l’integratore prevedesse o meno la presenza di sostanze dopanti.
Ecco dunque che dimostrando come la sostanza sia entrata nel corpo dell’atleta e la mancanza di intenzionalità, potrebbero scagionare del tutto Halep proprio in vista della stagione agonistica che è in procinto di iniziare. Una notizia che farebbe tornare il sorriso a tutto il mondo del tennis, scagionando di fatto un’atleta messa probabilmente sulla gogna troppo in fretta.