Intesa Sanpaolo è – lo confermano i dati che la attestano quale terzo istituto bancario d’Europa – la prima banca in Italia, considerata unanimemente la più innovativa e moderna. Come tutti gli appassionati di tennis ormai si sono resi conto, è una banca che ha deciso di legarsi a doppio filo con il tennis. E’ infatti uno degli sponsor principali delle ATP Finals di Torino nonchè il main sponsor delle ATP NextGen di Milano da ormai due anni a questa parte. Due tennisti italiani di punta come Jannik Sinner e Lorenzo Musetti sono suoi ambassador e il rapporto di Intesa Sanpaolo con il mondo della racchetta è costante.
Intesa Sanpaolo voleva selezionare 20 giovani da inserire nella sua…squadra. Una squadra d’elite da inserire nelle aree di Business, Digital Tech & Data e Governance.. Per il 2025 Intesa Sanpaolo si ripromette, in altri settori, di assumere 4.600 candidati. Per questi primi 20 cui voleva dare precedenza in un ambito di 80 (emersi fra 993…) e per i quali nell’ottica dell’International Graduate Program è stato approntato un percorso di crescita di tre anni, di cui uno all’estero, è stato creato una sorta di gaming ben riferito dall’articolo pubblicato da Repubblica e scritto da Federica Cravero. L’evento si è svolto lunedì pomeriggio al grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino.
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Jannik Sinner al microscopio
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Jannik Sinner al microscopio
Ottanta ragazzi, di massimo 27 anni, laureati con 110 e lode tra il 2021 e il 2022, e ottimo livello di inglese, si sono “sfidati” suddivisi in più squadre per operare come fossero in un normale giorno lavorativo in azienda, per verificarne la capacità di interagire con altri ruoli e risolvere eventuali problemi. La prima candidatura – come accennato – era stata presentata da ben 993 neolaureati, e dunque essere riusciti a qualificarsi fra i primi 80 ed aver avuto l’occasione di cimentarsi in questa sfida, poteva considerarsi già un successo. Dimostrava capacità notevoli. L’attività svoltasi nel grattacielo di Intesa Sanpaolo è stata un test assai interessante per capire come si opera nel mondo delle aziende, con un occhio a chi è capace di fornire quel tocco in più che in futuro può essere fonte di grandi risultati. Si è espresso positivamente anche l’Executive Director People managemenent Roberto Cascella, che ha così presentato l’evento: “Ai partecipanti ho dato due consigli: seguite le vostre passioni, vivetele, coltivatele, perché fare quello che piace è il primo passo per il successo. E non abbiate paura di sbagliare perché attraverso gli errori si cresce e possono aprirsi nuove strade, a volte inaspettate. Oggi la posta in gioco è alta, un’assunzione a tempo indeterminato in una banca moderna, internazionale, innovativa dove inizieranno un percorso qualificante che, attraverso competenza e passione, potrà portarli a traguardi professionali importanti“.
Per i candidati presenti alla prova di selezione, è stato certamente interessante e stimolante anche l’aggancio alla strategia promozionale di Intesa Sanpaolo collegata al tennis. Così i ragazzi sono hanno avuto il piacere di ritrovarsi a fine giornata anche con la coppia leader dei due telecronisti di Sky Paolo Bertolucci (l’ex Davisman) e Elena Pero (nel ruolo di moderatrice) e dalla casa di Roger Federer in Svizzera il suo allenatore Ivan Ljubicic (appena nominato direttore tecnico del tennis francese proprio ieri).
“Trovarsi davanti questi 80 ragazzi laureati con 110 e lode è stata un’esperienza fantastica“ ha commentato Bertolucci. “Ne verranno scelti 20 con contratto indeterminato a partire dal 1° gennaio. Nel mio intervento ho parlato della bravura dei tennisti che giocano indoor e outdoor, sul cemento e sull’erba, a gennaio e ad agosto; insomma dell’adattamento alle varie situazioni che si presenta loro settimanalmente – a volte anche giornalmente – con la necessità di risolvere i vari problemi sia che si trovino sul livello del mare sia in altura. Nello sport non sempre si può vincere, si può perdere più spesso di quanto si vinca, l’importante è rialzarsi il mattino dopo più determinati di prima. Abbiamo parlato anche di Coppa Davis e dell’importanza del lavoro di squadra, visto che loro lavoreranno singolarmente ma al contempo anche all’interno di una grande squadra“.
“Era come se questi ragazzi, dopo tanti allenamente e selezioni, fossero al primo turno di uno Slam, che significa già far parte di una eccellenza: essere qui, anche se non fossero fra i 20 prescelti, significa essere già fra i primi 80 di oltre 900; è certamente un risultato positivo di cui essere fieri” ha spiegato Elena Pero. “Un passo verso il loro futuro, insomma. E non ci sarebbe da farne una tragedia se alla fine non fossero stati scelti alla fine. Si è parlato di talento, di passione, di perseveranza, di adattabilità, tutti temi comuni con il tennis. Occorre aver consapevolezza dell’importanza di essere ambizioni ma allo stesso tempo anche umili per capire su cosa si deve migliorare, cercando comunque sempre anche di divertirsi facendo le cose non in maniera superficiale, ma seriamente, tuttavia con la giusta dose di leggerezza”.
Sull’intervento del tennista croato, Bertolucci ha aggiunto: “Ljubicic, in collegamento dalla casa di Federer in Svizzera, ha raccontato la sua esperienza, di reduce da una guerra, senza un soldo in tasca, all’arrivo in Italia, quasi qui in mutande! Ma attraverso la determinazione, la passione, il talento e, lavorando giorno per giorno su una base che non era neppure particolarmente talentuosa (‘non di talento’ ha detto lui), ha raggiunto i risultati che ha raggiunto“. Cioè n.3 del mondo da giocatore, coach del grande Roger Federer.