Da inizio dicembre, tanti giovani atleti dello sport di racchetta si stanno sfidando sui campi in terra rossa del Salaria Sport Village e del Forum Sport Center a Roma per conquistare il prestigioso torneo Lemon Bowl. In passato sono innumerevoli i futuri professionisti professionisti che hanno partecipato al torneo giovanile romano, giunto quest’anno alla 39esima edizione: Ivan Ljubicic, Ana Ivanovic, Jelena Jankovic, Anastasija Myskina, Anna Kournikova, Janko Tipsarevic, Borna Coric, Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini, Camila Giorgi, Martina Trevisan, le sorelle Fruhvirtova e tanti altri.
Anche quest’anno i piccoli agonisti in campo, anche stranieri, sono accumunati da uno stesso sogno ma ognuno con una storia diversa. Il dramma umanitario che coinvolge il nostro continente infatti da 10 lunghi mesi fa da sfondo della storia di Sofia Bulsova. Ucraina, nel marzo scorso è stata costretta ad abbandonare il proprio paese per continuare a giocare a tennis; recentemente ha trovato una seconda casa e da luglio è stata raggiunta anche dal padre.
Under 12, ha conquistato il tabellone di qualificazione dove ha vinto il suo primo incontro 6-4 6-3 ai danni di Isabel Barretta. Da marzo di quest’anno, la giovane ucraina vive a Pistoia e si allena sui campi del Tennis Club Pistoia, seguita dal maestro Francesco Capperi. “Quando è arrivata ha trovato un mondo diverso – ha spiegato il coach – era molto timida all’inizio e al primo allenamento è uscita qualche lacrimuccia. Siamo molto contenti che poi il Tennis Club Pistoia sia diventata per lei una seconda casa e mi fa altrettanto piacere condividere questo Lemon Bowl con lei: speriamo di arrivare al tabellone principale”.
“Gioco a tennis da cinque anni – ha raccontato Sofia – ho iniziato in Ucraina e adesso sono contenta di poter proseguire a Pistoia. I miei idoli? Federer, Djokovic e naturalmente Svitolina. Sono felice di giocare il Lemon Bowl e condividere queste giornate con tanti ragazzi”. Il nostro paese si svela ancora una volta sensibile alle necessità delle popolazioni civili colpite dalla guerra. Già lo scorso aprile, il Piatti Tennis Center a Bordighera è diventato un luogo ospitale per i tennisti ucraini dove hanno la possibilità di allenarsi e lavorare, avendo sempre un luogo sicuro in cui tornare.