Sembra che la Francia abbia un nuovo enfant prodige. Accanto a Hugo Gaston, Ugo Humbert, Quentin Halys, Benjamin Bonzi e all’imprevedibile Corentin Moutet , si aggiunge un’altra stellina d’Oltralpe, il cui tennis è già particolarmente esplosivo. Arthur Fils, classe 2004 e attuale n. 163 del mondo – sta facendo faville incantando il pubblico dell’Open Sud de France di Montpellier.
In fondo, però, gli exploit del francesino originario dell’Essonne (una provincia de l’Île de France, a sud di Parigi), non sono del tutto inaspettati. Arthur si era già messo in luce da junior, vincendo l’Orange Bowl nel 2020, issandosi in finale al Roland Garros nel 2021 e vincendo, sempre a Parigi, il torneo di doppio. Ancora nel 2021, si aggiudica due titoli Futures (Uriage e Antalya).
Ma il vero primo salto nel mondo dei grandi lo compie lo scorso autunno a Parigi-Bercy, quando sorprende tutti accedendo per la prima volta al main draw di un Masters 1000; nelle qualificazioni estromette Munar e Fognini (rispettivamente n. 56 e 59 del mondo), diventando così il più giovane francese ad entrare nel tabellone principale di un ‘1000’ dopo Gaël Monfils (2004). A Parigi, Arthur incrocia nuovamente la racchetta con quella di Fabio poiché il ligure entra in tabellone come lucky loser dopo il forfait di Berrettini e, questa volta, l’esperienza e il savoir faire dell’azzurro prevalgono sulla giovinezza del parigino. Tuttavia, almeno per ora, il cammino verso gli alti livelli sembra già tracciato.
Alla fine dell’anno scorso comincia la collaborazione con l’ex coach di Moutet, Laurent Raymond e, all’inizio del 2023, Fils conquista il Challenger di Oeiras (Portogallo) e si issa in finale a Quimper.
IL TABELLONE COMPLETO DELL’ATP 250 DI MONTPELLIER
E adesso Montpellier. Entrato in tabellone grazie ad una wild card, Fils soprprende tutti eliminando Richard Gasquet al primo turno con un doppio 7-5. Non finisce qui. Nella giornata di mercoledì, tramortisce un altro sapiente “veterano” del circuito, Roberto Bautista Agut (24 ATP), infliggendogli un severo 6-3 6-4 e giungendo così per la prima volta nei quarti di un torneo del circuito maggiore. Dritto esplosivo e un servizio che raggiunge i 222 k/h, lo stesso Arthur conferma a L’Equipe, che lo ha intervistato dopo la vittoria contro Bautista, la sua sorpresa per aver disputato un incontro di così grande qualità: “Non è stato un match facile ma non mi aspettavo di vincere in due set restando così tranquillo. Ho applicato la mia tattica e sono rimasto sereno. Non dico di aver vinto facilmente perché non è così, ma l’ho fatto restando solido“. Contro lo spagnolo, lo scopo era tenere gli scambi il più a lungo possibile, “nell’attesa della palla corta, che avrei potuto attaccare con il dritto“.
Inaspettato anche il servizio bombardiere: “Sono rimasto sorpreso guardando lo schermo! Era la prima volta in vita mia che servivo così forte“. Nonostante le performance eccellenti che gli valgono l’ingresso in Top 150 dalla prossima settimana, Arthur sa bene che altri giocatori ancora teenager, come Alcaraz e Rune, stanno facendo meglio di lui e questo è un grande stimolo per ambire a salire ulteriormente di livello: “La top 150 è una buona cosa, ma non è neanche un risultato straordinario rispetto a loro. Tuttavia, sono una fonte di motivazione. Mi dico che vorrei fare come loro e ci provo. Sono degli esempi“.
Nella giornata di venerdì, Arthur disputerà l’incontro dei quarti di finale con il vincente del match tra Davidovich Fokina e Quentin Halys. À suivre…