[1] I. Swiatek b. [5] C. Gauff 6-4 6-2
Non è stata ingiocabile come negli ultimi dieci giorni, ma Iga Swiatek sembra ancora imbattibile. La numero uno del mondo ha sporcato la sua media di game persi nel corso della trasferta mediorientale tra Doha e Dubai (prima di oggi la quota era di meno di uno a set), concedendone sei a Coco Gauff (6-4 6-2 il punteggio finale), ma ha comunque controllato il match dall’inizio alla fine guadagnandosi così un posto nella finale del WTA 1000 di Dubai. Iga ha avuto qualche difficoltà nel chiudere il primo parziale, riuscendoci solo al quinto set point e apparendo quasi disabituata ad avere un vantaggio risicato.
Anche per via di una Gauff non impeccabile (troppi errori con il dritto e troppo bassa la percentuale di realizzazione con la seconda, 23%), la polacca ne è comunque venuta fuori e ha così ottenuto la sesta vittoria consecutiva (sono sei anche le vittorie sulla giovane americana su altrettanti scontri diretti). Sabato contro Krejcikova, Swiatek disputerà la quindicesima finale in carriera: ne ha perse solo due, di cui una proprio contro la ceca a Ostrava lo scorso ottobre. Sarà inoltre la sua sesta in un 1000 dopo aver vinto le prime cinque.
IL MATCH – È già tempo di semifinali al Dubai Duty Free Tennis Championship. Nella prima si affrontano la numero uno del mondo Iga Swiatek, inavvicinabile per chiunque nelle ultime due settimane, e Coco Gauff, quinta testa di serie del torneo. L’americana viene subito messa sotto pressione dalla polacca che non sembra sazia dopo le ultime larghissime vittorie. Coco, però, non perde la calma e si affida al rovescio e, soprattutto, al servizio: è infatti con un ace scagliato a 200 km/h che la 18enne di Atlanta annulla la prima palla break del match. Gauff tiene quindi il servizio e si porta anche sullo 0-30 in risposta: Iga non è ancora centratissima, ma l’americana non ne approfitta commettendo qualche errore di troppo. Superato questo minimo momento di difficoltà, la numero uno alza i giri del suo motore e si va a prendere il break a zero facendo la differenza con il rovescio e sfruttando le tante seconde dell’avversaria.
Coco prova comunque a rimanere in partita e diventa la seconda giocatrice a fare più di un game in un singolo set contro Swiatek nelle ultime due settimane – ci era riuscita fin qui solo Pegula, fermatasi poi a 3 giochi, in finale a Doha. Il gap tra le due è comunque evidente e il vantaggio di Iga sembra destinato ad aumentare: Gauff viaggia su percentuali di prime in campo troppo basse e, oltretutto, la giocatrice di Varsavia si esalta anche in fase difensiva nelle rare occasioni in cui l’avversaria prende campo. Arriva così il secondo break per Swiatek che, però, sul 5-2 gioca uno dei peggiori game della trasferta mediorientale riaprendo momentaneamente il parziale. La polacca si guadagna comunque due set point sul 5-3, ma Coco ha la freddezza e i colpi (servizio e rovescio) per annullarli entrambi e rimandare ancora la conclusione del set. Iga, quasi disabituata alla lotta, sembra perdere un po’ dell’enorme quantità di fiducia accumulata e sbaglia molto con il rovescio. Alla quinta palla set, però, la numero uno, lucida nell’insistere sul dritto di Gauff, riesce a chiudere il parziale dopo 50 minuti.
Il braccio di Swiatek torna subito sciolto in apertura di secondo set. L’americana cerca allora di tenere alto il ritmo, ma Iga lo regge senza particolari problemi fino a costringere all’errore l’avversaria. In questo modo la polacca brekka subito ponendo le basi per la fuga. Gauff si disunisce e la tre volte campionessa Slam può così mettere insieme un parziale di 12 punti a 1 nei primi tre game del set che le fa prendere il largo. Arrivata sul 4-0, Swiatek interrompe il suo assolo: prima la teenager americana trova un buon game al servizio, concluso con un bel dritto in corsa incrociato, poi la polacca, decisamente distratta, regala un break all’avversaria con due doppi falli e un gratuito di dritto. Il passaggio a vuoto della numero uno è però circoscritto: Gauff cerca la rete ma non riesce a chiudere i punti perché Iga arriva su tutto. I break di vantaggio per la polacca tornano ad essere due e, sul 5-2, Swiatek decide di non fare più alcuna concessione. E’ game, set and match dopo un’ora e mezza: la corsa della regina del circuito WTA prosegue.
B. Krejcikova b. [3] J. Pegula 6-1 5-7 6-0
Niente replica della finale di Doha a Dubai: sarà infatti Barbora Krejcikova, e non Jessica Pegula, a sfidare Iga Swiatek. La ceca ha superato in tre set e due ore l’americana, dominandola per due parziali su tre. Il punteggio, in effetti, non mente: c’è stato equilibrio solo nel secondo set, mentre nel resto dell’incontro Krejcikova è riuscita a dettare il ritmo prendendo in mano lo scambio sin dalla risposta e disegnando il campo in maniera sopraffina. Questa vittoria porta Barbora nuovamente in finale a Dubai due anni dopo (nel 2021 fu sconfitta da Muguruza). Per la nona volta in carriera (e per la prima in questa stagione) la ceca, che da lunedì tornerà in top 20, si giocherà un titolo WTA. L’ultima finale da lei disputata è stata proprio contro Swiatek a ottobre dell’anno scorso in quel di Ostrava ed è questo uno dei tre precedenti tra le due, l’unico vinto da Krejicikova.
IL MATCH – Partita decisamente meglio, Krejcikova ha effettuato il primo break nel quarto game dopo esservi andata vicina già nel secondo. Pegula era avanti 40-15 sul proprio servizio, ma la ceca è riuscita a rimontare grazie alla profondità dei suoi dritti che hanno sorpreso l’americana in uscita dal servizio. Nei suoi turni di battuta, Barbora ha sofferto poco rischiando solo sul 3-1 quando ha annullato una palla break con un servizio vincente. L’ipoteca sul set da parte della numero 30 del mondo è poi arrivata nel sesto game: è stata di nuovo la profondità delle sue risposte a fare la differenza, ma anche quando si entrava nello scambio Krejcikova è riuscita ad aprirsi il campo con il dritto lungo linea approfittando di una Pegula spesso in ritardo negli spostamenti verso sinistra (a tal proposito risulta sospetta la fasciatura che aveva proprio alla coscia sinistra).
Nel secondo set la giocatrice di Buffalo è stata molto più efficace al servizio trovando prime più incisive e impedendo così all’avversaria di rispondere in maniera aggressiva. Soprattutto, però, è riuscita a dare spesso allo scambio la piega a lei più favorevole, ovvero quella del braccio di ferro da fondocampo. Così la numero 3 del mondo ha ottenuto il break che le ha dato la possibilità di servire per il set sul 5-3: un doppio fallo sulla palla per aggiudicarsi il parziale ha però rimesso in gioco Krejcikova che, poco dopo sul 5-5, ha anche avuto una grande occasione per portarsi a tre palle break. Invece, è stata Pegula a chiudere prima del tie-break.
Dopo un lungo toilet break, Barbora ha messo in campo nuove ed inaspettate energie sorprendendo Jessica con una partenza fulminea. Tre risposte a dir poco aggressive, di cui una vincente, le hanno dato il break a zero nel primo game a cui è seguito un ulteriore parziale di 8 punti a 1. Nel giro di quindici minuti l’americana si è così ritrovata sotto 4-0 e non ha trovato le forze mentali e fisiche per reagire. Il bagel è stato quindi inevitabile.