Il tunnel che Dominic Thiem attraversa dal 2020 è duro e impervio. Qualche gioia qua e là, ma per il resto tante difficoltà, tante problematiche. Da quando alzò in cielo la coppa degli Us Open, nel settembre 2020, l’austriaco ha dovuto fare i conti con depressione, infortuni, voglia di non tornare più, persino la polizia in casa credendo che stesse girando un film a luci rosse, quando invece si stava solo allenando per un documentario. Uno dei giocatori che maggiormente hanno fatto soffrire Nadal, Djokovic e Federer adesso è ancora alla ricerca di sè stesso. Il tunnel cominciò quando scopri di non riuscire a trovare le motivazioni per cambiare obiettivo, dopo la vittoria allo US Open 2020: “Non tutti hanno la fame di Nadal e Federer”, disse al mondo intero. Poi l’infortunio al polso che lo bloccò e lo fece precipitare a quota 384 nel ranking ATP.
Thiem, tante difficoltà: tornerà quello di una volta?
Da allora è sempre in viaggio per cercare il torneo che riaccende la miscela esplosiva, la fiammella che lo riporti agli onori della cronaca per motivazioni positive. Attualmente è risalito sino alla posizione n. 99, ma oltre non riesce ad andare in un 2023 davvero maledetto. Costretto sempre a entrare in tabellone dovendo affrontare sin dai primi turni scogli durissimi, la situazione si fa sempre subito complicata. Una sola la vittoria ottenuta, contro Molcan al primo turno di Buenos Aires. Dopo l’eliminazione in Argentina al secondo turno per mani del peruviano Varillas, il tour sudamericano è proseguito a Rio, con l’eliminazione dal padrone di casa Monteiro, e a Santiago col ko in due set rimediato contro Garin. All’Australian Open era uscito in tre set da Rublev, mentre in Coppa Davis, zero sono state le vittorie portate a casa per la sua Nazione. E’ chiaro che è un momento delicato per Dominic: “Garin ha giocato bene, – ha spiegato ai cronisti – ma gli ho reso le cose molto facili, perché non gli ho dato difficoltà, non ero abbastanza aggressivo. Si è visto un buon livello di tennis, ma se gioco così, saranno in molti a mettersi in mostra contro di me”. Thiem non riesce a spiegare cosa gli succeda in campo: “Faccio tante cose giuste nell’allenarmi alle gare, ma poi non riesco a rendere come dovrei”. Dopo le brutte figure rimediate sulla terra battuta, chissà che l’aria degli Stati Uniti e del cemento non gli faccia bene.