Il conflitto derivante dalla cosiddetta “operazione militare speciale” condotta dall’esercito russo nei confronti dell’Ucraina continua ad avere i suoi strascichi anche nel panorama tennistico.
Ha fatto discutere negli ultimi giorni il comportamento definito dalla WTA “non accettabile né appropriato” tenuto dalla tennista russa Anastasia Potapova.
Ricordiamo che prima della sfida contro Jessica Pegula, Potapova ha fatto il suo ingresso sul campo centrale di Indian Wells indossando la maglietta dello Spartak Mosca, squadra di calcio del massimo campionato russo.
La russa ha negato che il gesto avesse il significato di una provocazione o di un gesto politico bensì di supporto alla sua squadra del cuore. Squadra che tifa dall’età di 13 anni. Dichiarazione che non è stata sufficiente a placare le polemiche.
Tra coloro che si sono esposti subito contro quanto fatto da Potapova vi è la numero 1 al mondo Iga Swiatek. La polacca per condannare il gesto della collega russa ha usato le seguenti parole: “Penso che abbia capito che, anche se è una tifosa della squadra, non dovrebbe mostrare le sue opinioni in questo modo in questa fase”.
Se il gesto di Potapova è stato condannato da molti ci ha pensato il presidente della Russian Tennis Federation (RTF) Shamil Tarpischev a spezzare una lancia a favore della tennista russa.
Durante una conversazione con l’agenzia di stampa russa, TASS, Tarpischev ha evidenziato la sua contrarietà alla posizione assunta dalla WTA. “Non si tratta di una divisa con uno stemma, o con una bandiera, ma di una squadra di calcio. Non ho mai sentito che non si possa indossare una maglietta di un club” .
Parole che fanno discutere visto che Tarpischev non è nuovo a dichiarazioni controverse. Nel 2014 il russo fu sospeso per un anno dalla WTA e multato dopo aver definito Serena e Venus Williams, “fratelli” invece di sorelle.
Più di recente il presidente della RTF era ritornato alla carica durante il torneo di Wimbledon. Lo Slam britannico aveva vietato la partecipazione di atleti russi e bielorussi, nonostante ciò Tarpischev ha sottolineato come il successo di Rybakina, tennista con passaporto kazako nata in Russia, fosse una vittoria per la Russia.
Non rimane che vedere come si evolverà la querelle Potapova ma sopratutto quali saranno le prossime dichiarazioni del controverso 75enne russo.