Non sono arrivate sorprese dai primi incontri maschili del programma odierno, con quattro vittorie su quattro secondo pronostico. Il match di cartello tra Fritz e Shapovalov non ha regalato particolari emozioni, seguendo un andamento assolutamente lineare sia nel primo che nel secondo set (entrambi vinti dall’americano per 6-4): la costante sono stati infatti gli errori del canadese, concentrati in un game per parziale, che hanno regalato i break decisivi all’americano, bravo a non concedere nulla nei suoi turni di servizio. Hanno chiuso in due set le loro partite anche Rublev, devastante contro Kecmanovic (6-1 6-2), Paul, che ha confermato il suo record positivo contro gli spagnoli (12 vittorie consecutive) superando per 6-3 7-5 Davidovich Fokina, e Rune, vittorioso su uno Schwartzman ancora convalescente (6-4 6-2). Il danese sarà il prossimo avversario di Fritz agli ottavi in quello che sarà il loro primo scontro diretto.
[9] T. Fritz b. [24] D. Shapovalov 6-4 6-4
Primo set – I doppi falli di Shapo decidono il parziale
Si scambia molto poco nei primi game, soprattutto nei turni di battuta di Shapovalov che non fa differenze tra prima e seconda tirando a tutta in entrambi i casi e trovando quindi sia ace che doppi falli. Denis sembra piuttosto fermo nella volontà di abbreviare al massimo i punti e trova anche qualche risposta vincente. Taylor, però, non si fa condizionare più di tanto e continua a fare il suo gioco combinando bene servizio e dritto. In risposta l’americano è spettatore degli alti e bassi del canadese che nel sempre importante settimo game commette ben tre doppi falli di cui l’ultimo sulla prima palla break del match. Da questo momento si gioca nei turni di Fritz che amministra con autorevolezza il vantaggio e si prende il set con il punteggio di 6-4.
Secondo set – A Fritz basta un altro break per fare suo il match
La partita non cambia: il californiano è lucido, mentre il numero 30 del mondo persevera nel suo tennis estemporaneo. Trova così spiegazione un altro game disastroso di Shapo che sull’1-1 smarrisce completamente il rovescio commettendo un paio di errori grossolani da fondocampo. La ciliegina sulla torta è un dritto a metà rete sulla palla break e così Fritz si mette alla guida anche di questo secondo parziale. Taylor non incanta nei game successivi ma non ha bisogno di niente di straordinario per tenere l’avversario lontano da un possibile controbreak. Il canadese trova qualche spunto interessante ma mai la continuità per darsi una chance concreta. Quando necessario, poi, la prima dell’americano risponde sempre presente (82% di realizzazione) e così Fritz chiude l’incontro dopo un’ora e venti con un altro 6-4.
Vittorie agevoli per Paul, Rune e Rublev
Tommy Paul ha bissato la vittoria su Davidovich Fokina ottenuta a gennaio all’Australian Open. In quel caso gli servirono cinque set, mentre oggi gliene sono bastati due. L’americano ha puntato come suo solito sulla solidità e infatti ha distanziato l’avversario soprattutto alla voce gratuiti: per lui solo 7 a fronte dei 26 dello spagnolo. Quest’ultimo ha poi sofferto oltremodo con la seconda di servizio, con cui ha realizzato solo il 39% dei punti, commettendo anche 6 doppi falli. Tommy potrà quindi giocare i suoi primi ottavi di finale a Miami alla sua quinta partecipazione al torneo. Il suo avversario sarà Lajovic o Alcaraz, sconfitto a Montreal nell’unico precedente.
Non ha avuto particolari difficoltà nemmeno Rune contro Schwartzman, nonostante un rendimento al servizio non particolarmente costante. Il tennis dell’argentino, che pure ha confermato i segnali di ripresa delle ultime settimane dopo un lunghissimo periodo buio, si è dimostrato – come prevedibile – troppo leggero per infastidire il giovane danese: El Peque ha messo a segno solamente 8 vincenti e ha vinto solo 7 punti tra quelli iniziati con la seconda di servizio. Contro Fritz, Holger disputerà il secondo ottavo di finale in carriera in un 1000, dopo quello giocato nel torneo della sua consacrazione a Bercy.
Ancora più facile è stato il compito di Andrey Rublev contro un Miomir Kecmanovic molto lontano dalla sua versione migliore che fu in grado di portarlo ai quarti di finale sia a Indian Wells che a Miami l’anno scorso. Il russo ha surclassato l’avversario grazie a una prestazione clamorosa fatta di 12 ace, 34 vincenti e soli 3 gratuiti, e aspetta ora il vincente del match tra Sinner e Dimitrov.