[2] S. Tsitsipas b. [Q] C. Garin 6-3 4-6 6-4
Stefanos Tsitsipas esce indenne dal match di terzo turno del Miami Open presented by Itaù contro Cristian Garin: un incontro difficoltoso e non spettacolare dal punto di vista del gioco, ma che può dare fiducia al greco dopo le frequenti sconfitte post-Australian Open per ritrovare la giusta forma e la giusta condizione in vista della stagione sulla terra battuta. Agli ottavi troverà Karen Khachanov nella rivincita della recente semifinale giocata a Melbourne: servirà una versione decisamente migliore del numero 3 del mondo per sbarazzarsi del russo.
IL MATCH – L’inizio di partita è in sordina da parte di entrambi: Garin gioca in maniera ordinata, senza prendersi tanti rischi, Tsitsipas, all’esordio nel torneo dopo aver passato il secondo turno grazie al ritiro pre-match di Richard Gasquet, deve prendere le misure e abituarsi alle condizioni di gioco. Condizioni di gioco che paiono piacergli decisamente di più rispetto a quelle di Indian Wells: campi più rapidi, palla che viaggia di più, molti più punti ottenuti direttamente con il servizio. Le imprecisioni nei primi game della partite sono tante per il greco che limita notevolmente gli errori nel finale di set: sul 3-4 trova una risposta di rovescio dalla pancia un po’ casuale, ma vincente, riesce a prendere sempre il comando dello scambio e a stare sopra al cileno dal punto di vista del ritmo e piazza il break che è decisivo ai fini della vittoria del primo parziale con il punteggio di 6-3.
Garin parte forte nel secondo set, si procura tre palle break grazie a un meraviglioso recupero con il rovescio in avanzamento, ma il numero 3 del mondo è bravo con due servizi vincenti e un rovescio in controbalzo. Il tennista sudamericano rischia di complicarsi il quinto game facendosi rimontare da 40-0 con un paio di errori di dritto, ma è bravo ad aggrapparsi alla prima di servizio sulla parità. Entrambi prendono una certa continuità al servizio, ma nel decimo game del set avviene l’imprevedibile: l’attuale numero 82 del mondo si fa decisamente aggressivo, martella sul rovescio dell’avversario, si viene a prendere i punti a rete e approfitta della passività del greco per prendersi di forza e d’autorità il secondo set.
Nel terzo set è Tsitsipas ad avere due palle break in apertura: Garin commette infatti un errore di valutazione sul 15-30, lasciando scorrere un passante che ricade sulla riga. Il giocatore di Arica riesce ancora a cavarsela con un ace e un servizio vincente e un’altra discesa a rete che si rivela vincente. Nel quarto gioco l’ellenico si trova sotto 15-30 al servizio, risale con due servizi esterni, ma stecca con il dritto, ma torna la prima palla in campo e tiene la battuta senza concedere chance di break. Non ci sono vere e proprie occasioni, ma solo possibilità potenziali: Tsitsipas in risposta si ritrova sul 30-30 nel settimo game, ma il cileno ottiene due punti diretti con il servizio. L’allievo di coach Andrés Schneiter arriva ai vantaggi in risposta sul 4-3, ma il greco si aggrappa ancora al prezioso e indispensabile aiuto della prima di servizio. Garin nel nono gioco risale da 15-30 con un ace di seconda e un servizio vincente, ma sulla palla del 5-4 commette un doppio fallo e sulla parità un errore di rovescio: il rovescio tradisce il cileno anche sulla palla break e il greco va così a servire per il match. Tsitsipas non si fa pregare, chiude tenendo a quindici il servizio e dopo 2 ore e 3 minuti di gioco si qualifica per gli ottavi di finale.
[25] F. Cerundolo b. [5] F. Auger-Aliassime [5] 6-2 7-5
Francisco Cerundolo si conferma uomo da battere in quel di Miami: l’argentino torna dopo un anno negli ottavi di finale del torneo in Florida e continua il suo tentativo di difesa dei punti accumulati con la semifinale del 2022. Il tennista di Buenos Aires adesso troverà uno tra Frances Tiafoe e Lorenzo Sonego per giocarsi l’accesso ai quarti.
Una versione decisamente appannata e sbiadita di Auger-Aliassime che perde nettamente il primo set essendo inferiore in tutto e per tutto al suo avversario, perdendo ogni scambio prolungato, mostrandosi poco reattivo all’uscita dal servizio, poco mobile negli spostamenti e commettendo tantissimi errori specie dalla parte del rovescio. Ordinato invece Cerundolo che si costruisce bene i punti, spingendo, servendo bene. Il canovaccio all’inizio del secondo set è simile, con l’attuale numero 31 del mondo che ottiene il break nel quinto gioco sfruttando i regali del suo avversario e non va lontano addirittura dal doppio break. Il sudamericano commette però due doppi falli sul 4-3 e servizio e rimette in carreggiata il canadese che risale fino al 5-4 e si ritrova 0-30: quando si ritrova sull’orlo del burrone, Cerundolo reagisce e con il l’aiuto della prima palla tiene la battuta. Nel game successivo torna a giocare con coraggio l’argentino e piazza il break, comandando alla grande con il dritto sin dalla risposta sulla palla del 6-5. Con qualche difficoltà, ma il semifinalista uscente riesce a chiudere cancellando una palla per il tiebreak e ottiene una vittoria decisamente meritata vista la trama del match.
[14] K. Khachanov b. J. Lehecka 6-2 6-4 (Michelangelo Sottili)
È davvero un brutto, bruttissimo Jiri Lehecka quello che si arrende in due set a Karen Khachanov, al quale è sufficiente un’amministrazione niente più che ordinaria per approdare agli ottavi. Tanto solido e determinato era apparso contro Lorenzo Musetti, quanto falloso e poco lucido si è rivelato Jiri nella sfida inedita con Khachanov, che dopo la semifinale allAustralian Open torna così a vincere due match di fila, impresa non riuscitagli né a Dubai (subito fuori) né a Indian Wells.
Lehecka parte al servizio, il dritto non è centratissimo e ne sbaglia due al terzo gioco; così, sulla palla break, quando a due passi dalla rete può scegliere tra lo sventaglio nel campo aperto o l’inside-in in contropiede, opta per il drop-shot che gli rimane sulle corde. Khachanov è superiore nello scambio, il suo dritto pur macchinoso non regala nulla e, grazie ai 17 unforced di Jiri, si prende il parziale con il minimo sforzo, mettendo a referto appena due vincenti che poi sono due ace.
Lehecka ricomincia limitando gli errori, ora è il ventiseienne moscovita che sbaglia qualcosa, compresa una smorzata alla boscaiola che finisce dove ti aspetti, ma per sua fortuna c’è una solida prima alla T a cancellare ogni velleità di allungo ceco. Passato lo spavento, Karen si mette a pestare forte con il dritto e passa in vantaggio. Jiri non trova continuità, se non nell’inventarsi nuovi modi per perdere il punto, compreso uno slice rasoterra che fa pensare a qualche problema. Con qualche sprazzo tipico di chi ci prova pur non essendo in giornata, Lehecka riesce in ogni caso a restare in scia, arrivando almeno a far servire l’avversario sul 5-4, compito che Khachanov assolve con tranquillità, restando in attesa del vincente fra Cristian Garin e Stefanos Tsitsipas.