Con la vittoria su Frances Tiafoe, al terzo turno del Miami Open, Lorenzo Sonego si è regalato una notte più speciale del solito. Come faceva notare il sempre puntuale Vanni Gibertini nel suo pezzo sulla cronaca della partita, con la vittoria sullo statunitense il piemontese è sicuro di rientrare nei primi 50 della classifica, con la possibilità di guardare ancora più in alto in vista di un ottavo di finale non chiuso contro Francisco Cerundolo.
Ma c’è dell’altro. La vittoria per Sonego rappresenta un altro traguardo importante, che lo pone in una classifica esclusiva. Lorenzo infatti ha raggiunto questa settimana il traguardo della centesima vittoria a livello ATP, diventando il 23° tennista italiano nella storia a riuscirci. Davanti a lui ci sono i grandi nomi del tennis tricolore: Fabio Fognini (406 vittorie); Adriano Panatta (395); Andrea Seppi (386) compongo il podio. Dietro di loro Barazzutti (320), Furlan (223), Gaudenzi (219), Bertolucci (199) e Volandri (178). Per trovare gli altri due in attività bisogna scendere fino a Berrettini (149) e Sinner (144).
E si che ne è passato di tempo dalla prima vittoria di Lorenzo Sonego a livello ATP. Correva l’anno 2018 e dopo le prime stagioni consumate tra Challenger e Futures Sonego approda per la prima volta in un tabellone Slam, nell’edizione di quell’anno dell’Australian Open. Il suo percorso passa dalle qualificazioni dove sconfigge nell’ordine: Thiago Monteiro, Mohamed Safwat e l’ex n° 17 del mondo Bernard Tomić. Il suo primo incontro ATP è contro l’olandese Robin Haase, che sconfigge con il punteggio di 6-3, 7-5, 6-76, 7-5. Cento vittorie dopo lo ritroviamo agli ottavi di Miami, in lizza per un posto nei quarti, in un torneo dove non è mai andato oltre il quarto turno. Ora che le vittorie ATP sono in tripla cifra possiamo dirlo: la classe operaia di Sonego è finalmente approdata nel paradiso delle racchette italiane.