S. Cirstea b. [2] A. Sabalenka 6-4 6-4
Si ferma nei quarti di finale del Miami Open presented by Itaú la corsa della favorita del tabellone Aryna Sabalenka. La terza sconfitta del suo comunque splendido fin qui 2023 porta la firma della rumena Sorana Cirstea. Non inganni la sua posizione nel ranking; la sedia 74, che verrà presto abbandonata per uno scranno parecchio più comodo (almeno a ridosso delle top 40) non riflette senza dubbio la sua continuità al servizio ma anche alla risposta, che ha da subito tolto sicurezza alla bielorussa. E soprattutto non riflette la solidità mentale che l’ha aiutata a rialzarsi in un paio di occasioni in cui la rivale è sembrata sul punto di far valere il suo medagliere. Brava Sorana, capace di arrivare ai quarti anche a Indian Wells, fermata solo da Swiatek. La numero due del mondo cede riportandoci a tratti alla memoria la sua “versione” precedente, nervosa e fragile nei momenti clou.
PRIMO SET: CIRSTEA PERFETTA CON LA PRIMA PALLA – La rumena parte senza pressioni particolari ed è brava ad approfittare di una partenza difficile al servizio della numero due del mondo: si aggiudica i primi tre punti e alla terza palla-break scippa la battuta alla rivale. La rumena al servizio riesce, con un buon aiuto dalla sua prima palla, a spostare la bielorussa e a conquistare i suoi game piuttosto alla svelta. Sabalenka dal canto suo da lì in poi fa valere anch’essa piuttosto facilmente i diritti del proprio servizio, e lentamente mette a posto i colpi, a costo di alcune risposte oltre la riga di fondo.
Così procedendo il match, si ha l’impressione che Aryna possa da un momento all’altro piazzare l’assalto al contro-break, e sul 4-2 la chance arriva. Cirstea gioca solo una prima su cinque, aprendo il game con un doppio fallo; Sabalenka alza la velocità della sua palla, insiste sulla risposta commettendo solo un errore, sullo 0-30 per poi impattare sul 4-4.
Chi si aspetta di vedere la campionessa di Melbourne saltare sulla testa della numero 74 del mondo rimane però stupito. Sul 4-4 e 15-15 Sabalenka serve un doppio errore. Annulla poi una palla-break con un dritto a uscire strepitoso, ma altrettanto bella se non di più è la risposta vincente in lungolinea di Cirstea, che la riporta a un punto dal break. A quel punto la bielorussa serve un altro double fault, secondo nel game e terzo nel set. È nervosa, mentre la rumena è determinatissima e chiude il set per 6-4 con un ace. Per lei solo cinque errori nel set e un sontuoso 90% di conversione con la prima palla, che è mancata solo nell’unico break subito. Il tutto in 37 minuti.
SECONDO SET: IL CORAGGIO DI SORANA – L’inizio del secondo parziale è, purtroppo per Aryna, in perfetta continuità con l’epilogo del primo. Subito break per la trentaduenne di Bucarest, che ritorna a dare fastidio con la risposta, in special modo di dritto. Sabalenka non trova tranquillità e continuità. Sullo 0-2 in proprio sfavore torna a vincere un game dopo una serie vincente di quattro della rivale e si rivolge platealmente al suo corner.
E chissà che con questo sfogo non si sia spostato qualcosa negli equilibri interni della tigre di Minsk: nel game successivo risponde come ancora non gli era riuscito e dopo essere salita 15-30 strappa di forza il secondo e il terzo punto vinti sulla prima dell’avversaria in tutto il match fin lì.
Il match sembra a questo punto “girare” e Sabalenka sale 0-30 sulla battuta di Cirstea, che però dimostra di non voler abbandonare il sogno della sua seconda semifinale in un WTA 1000 dopo Toronto 2013. Forse non più impeccabile con la prima, gioca un doppio fallo e concede la palla del break, che cancella con un ace. In totale gli ace nel game saranno tre, compreso quello con cui firma il 3-3 e lancia un segnale di coraggio inequivocabile alla illustre rivale.
E infatti Aryna paga il contraccolpo e sul 3-3 cede il servizio. Da quel momento in poi Sorana non avrà più tentennamenti e dimostrerà una solidità nervosa strepitosa. Arriva a trovarsi 15-40 mentre serve per il match e impegna Sabalenka in due scambi durissimi, che terminano con altrettanti errori della bielorussa, di rovescio e di dritto. Sulla parità ecco il settimo ace, che viene seguito da un’altra ottima prima, che non ottiene risposta. È il set per Cirstea, il decimo consecutivo nel torneo. E vale la semifinale, contro Kvitova oppure Alexandrova.