[2]. Maria b. P. Stearns 6-3 2-6 6-4
Tatjana Maria riesce nella difesa del titolo al Copa Colsanitas presented by Zurich, confermando che l’aria delle Ande le fa bene. In due ore e tre minuti batte la ventunenne statunitense Peyton Stearns, al suo quinto main draw WTA e capace di strappare un set alla classe 1987, l’unico ceduto tra questo e la scorsa edizione del torneo colombiano. Campionessa NCAA in singolare nel 2022 con i colori dell’Università del Texas, Peyton può consolarsi con l’ingresso fra le prime 100 del mondo, lui che un anno fa era appena dentro la 400a posizione. Può non apparire chiarissimo come certe affettate svolazzanti rimangano in campo nonostante gli oltre 2500 metri di altitudine, quindi con l’aria rarefatta che oppone meno resistenza, ma anche l’effetto Magnus (quello che “mantiene in volo” la palla con rotazione all’indietro) è ridotto.
PRIMO SET – Uno slice lento e alto qua, una rasoiata là, una finta di smorzata e una smorzata per davvero, una discesa a rete: non il tennis a cui è abituata Peyton (o chiunque altra). È così che Tatjana le strappa la battuta al quarto game, anche aiutata da una comoda volée non chiusa, sulla quale mamma Maria dimostra comunque un ottimo scatto. Il vantaggio rimane incolmabile e Stearns riesce solo ad annullare i primi due set point consecutivi, ma poi sbaglia due risposte e Maria va a sedersi con una mano sulla coppa.
SECONDO SET – Durante il terzo gioco, il conta-unforced del dritto statunitense arriva in doppia cifra, diventano 12 senza contare quello a sventaglio che vola largo e concede il break su palla piuttosto comoda, giocato come se a rete ci fosse uno Stefan Edberg con l’apertura alare di Opelka. Il match sembra ormai indirizzato, ma Tatjana non conferma il break, con quel doppio fallo iniziale che contribuisce a scuotere l’avversaria. Peyton mette a posto il dritto, il saldo vincenti-non forzati diventa positivo, mentre dall’altra parte c’è qualche regalo: cinque giochi di fila per Stearns e la trentacinquenne campionessa in carica perde il primo set delle sue ultime due apparizioni a Bogotà.
PARTITA FINALE – Equilibrio nei primi quattro giochi, poi Maria prova l’allungo, aiutata da Peyton che sbaglia cercando un paio di colpi “da Tatjana”. E, quando l’avversaria smette di tirare i suoi colpi cercando di imitare quelli su cui tu hai fondato una carriera, sai che sei sulla strada giusta. Break consolidato con qualche affanno, sfruttando bene la battuta e con l’altra che ogni tanto abbandona i topponi per soluzioni che non le appartengono. Però non si perde d’animo, Peyton, e rimane in scia, costringendo l’altra a vincerla sul proprio servizio. E Maria la vince, guadagnandosi il doppio match point con un’incursione a rete e trasformando il secondo alla vecchia maniera: spinta dietro la riga di fondo dai cariconi americani, le viene offerta l’insperata (fino a un certo punto) occasione di avanzare da un rovescio slice incrociato che nelle intenzioni sarebbe (forse) dovuto uscire molto più basso. Tatjana lo converte in una smorzata vincente che le vale la conferma del titolo, il terzo su tre finali disputate, prima volta campionessa a Maiorca nel 2018. Rimane il gran torneo di Steanrs, che sfonda il muro della top 100 e lunedì dovrebbe ritrovarsi al n. 89 WTA. Terzo titolo