Dovrebbe esordire oggi giovedì 20, nel torneo di casa a Monaco di Baviera Alexander Zverev (pioggia permettendo) e lo fa in occasione del suo 26esimo compleanno. Il tedesco, dotato di un carattere indubbiamente forte, prosegue il suo percorso per tornare ai vertici e non ha mai nascosto le sue ambizioni – titoli Slam e n°1 del mondo – né ha dimostrato di avere troppi peli sulla lingua (si veda il recentissimo battibecco monegasco con Daniil Medvedev, con il russo che non ha perso occasione di rispondere per le rime).
Il bilancio del 2023 finora è sicuramente lontano dagli standard a cui Sascha ci aveva abituato prima dell’infortunio al Roland Garros lo scorso anno, quando fu costretto ad lasciare il campo in carrozzina in semifinale contro Nadal. 10 vittorie (ricordiamo in attesa di giocare nel 250 di Monaco) e 10 sconfitte nel 2023, alcune delle quali particolarmente brucianti come le due recenti con Medvedev o quella con Mmoh al secondo turno dell’Australian Open. In alcune di esse si sono manifestati i soliti problemi di mancanza di incisività nei momenti di chiudere il match e ci si augura che con l’aumentare del tempo e dell’esperienza, questo problema possa trovare soluzione.
A livello di piazzamento, il miglior risultato stagionale del tedesco è arrivato all’ATP 500 di Dubai, dove si è arreso in semifinale ad Andrey Rublev. Zverev non si spingeva così avanti in un torneo proprio dal Roland Garros, mentre l’ultima finale risale al Masters 1000 di Madrid, quando perse da Alcaraz. La vittoria di un titolo manca addirittura da oltre 17 mesi, visto che l’ultimo trofeo alzato risale alle ATP Finals 2021.
Insomma, la strada da fare è sicuramente tanta, anche se il teutonico non ha più molto tempo a disposizione in termini di ranking. Il suo n°16 in classifica è infatti tenuto in piedi da tre ottimi risultati ottenuti nel 2022, ovvero le semifinali a Roma e Parigi e la finale a Madrid. Questi tre piazzamenti sono valsi a Sascha 1680 punti, il 78.5% del totale. Una percentuale enorme che dovrà essere pronto a difendere proprio nelle settimane a venire. Nel caso non dovesse farcela c’è il forte rischio che Zverev esca dalla top 30, per la prima volta da quando ci è entrato il 20 giugno 2016. Questo avrebbe delle ripercussioni dirette anche sui successivi tornei perché non godrebbe più dello status di testa di serie e diventerebbe una mina vagante nei primi turni.
Dall’altro lato della medaglia però, ciò significa anche giocare più partite, e questo è proprio ciò di cui ha bisogno al momento. E quindi, sperando che Zverev possa arrivare lontano già nel torneo 250 di Monaco di Baviera in corso questa settimana (giocherà contro l’australiano Christopher O’Connell), gli auguriamo buon compleanno.