Dal nostro inviato a Barcellona
Ruusuvuori E. b. Tiafoe F. 6-4 6-7(3) 6-4
Tiafoe a fine match scarica la rabbia sulla malcapitata racchetta, ma raffredati i bollenti spiriti farebbe bene a ragionare su come ha potuto perdere una partita nella quale ha avuto la bellezza di 17 palle break. Non vorremmo essere nei panni di Wayne Ferreira, vecchia gloria anni 90 e oggi allenatore e mentore di Tiafoe, perchè non sapremmo proprio da che parte cominciare.
Intro al match: Guardando il ranking e i differenti stili di gioco forse la partita del giorno che prende avvio sul campo n.1 intitolato ad Andres Gimeno. Probabilmente il posto preferito dagli appassionati catalani, dove davvero sembra di stare in campo. Da una parte l’istrionico americano, dall’altro lato la versione finlandese di Sinner (anche se non così performante come quella originale). L’americano arriva a questo incontro nelle migliori condizioni psicofisiche: con il morale alto per aver vinto il 250 di Houston, e riposato per aver ricaricato le pile a casa, saltando Montecarlo, torneo dove invece Ruusuvuori ha giocato, perdendo a sorpresa al primo turno contro Struff. Da un punto di vista tattico sicuramente un match giocato su scambi brevi ed elettrici sarà ben accetto da Bif Foe, mentre un match giocato sul ritmo e ragnatele di scambi omogenei farebbe la felicità di Ruusuvuori. A livello di H2H Ruusuvuori è avanti 2-0, ma le quote dei bookmaker danno favorito Tiafoe con un certo margine (1.62 vs 2.30).
Primo set: partita che inizia in condizioni ideali, tempo magnifico e sole che accarezza la pelle, con giusto un po’ di vento fresco per non patire il caldo. Il primo sussulto del match arriva nel terzo game, con Ruusuvuori che annulla due palle break prendendo il controllo dello scambio in entrambi i casi, anche se nella seconda occasione Tiafoe non va lontano dall’estrarre il coniglio dal cilindro con un rovescio incrociato in corsa. Tiafoe però continua a mettere pressione, variando e cercando ove possibile di accelerare, mentre il finlandese è un po’ più falloso del solito. Ma Frances non riesce a a tenere a bada il gigione che è in lui, giocando smorzate tanto belle quanto rischiose che però non pagano; e quindi anche questa volta il finlandese riesce a cavarsela senza pagare dazio. E visto che stasera una buona fetta d’Italia sarà incollata alla tv, prendiamo a prestito la più ritrita delle metafora calcistiche: break sbagliato, break subito, con Ruusuvuori che va quindi a servire inopinatamente per il set sul 5-3. Il nono game comincia così con Tiafoe che pesca due punti clamorosi: prima un passante lungolinea di rovescio in corsa e poi una risposta di dritto sulla linea. La tensione a questo punto gioca uno scherzetto al finlandese che spara in rete un dritto di approccio su uno slice velenoso a metà campo del suo avversario. La prima opportunità sfuma grazie al servizio, sulla seconda Tiafoe cerca il vincente diretto in risposta fallendo il bersaglio, ma al terzo tentativo la risposta profonda funziona a dovere e il match torna sui binari dell’equilibrio. Tutto in ordine? manco per sogno, con Tiafoe gli sbalzi di tensione, nel bene e nel male sono all’ordine del giorno. Alcune scelte tecniche e tattiche orrende regalano due set point al finalandese – annullati col servizio – a cui ne segue un terzo, gettato alle ortiche da Emiil. La sensazione è che in generale il finlandese patisca le palle un po’ più corte sul rovescio, quelle in cui deve accorciare e fare quel passetto in più che consentirebbe di evitare di affossare la palla in rete. Ma sembra che Tiafoe non se ne accorga, perchè nei successivi punti continua a voler giocare sul ritmo e invece di cercare le variazioni per lui vitali, va a sbattere contro un muro: il quarto set point è fatale al nativo del Maryland, con il finlandese che incassa l’agognato primo parziale per 6-4 in 53 minuti.
Secondo set: si parte con il finlandese al servizio e subito un’opportunità per Tiafoe che però scivola via per merito di Ruusuvuori che macina frustate di dritto. Ma Tiafoe se ne procura un’altra con un attacco sulla risposta e una smorzata sontuosa a seguire, a cui riesce a dare seguito. Parziale nel quale Tiafoe inizia con altri presupposti e va subito 2-0. Set che sembra sempre più indirizzarsi in direzione degli States, quando nel settimo gioco Big Foe porta a casa un altro break senza strafare, giocando semplicemente in modo ordinato. Ma come detto, quando c’è Tiafoe la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Il primo tentativo di chiudere il set sul 5-2 non va a buon fine, nonostante l’americano porti a casa il punto del match, rispondendo non si sa come ad uno smash definitivo del suo avversario. E anche nella seconda occasione, sul 5-4, continuano le sbavature di Tiafoe che in particolare con uno smash da fondocampo orrido regala altre palle break al finlandese che ringrazia e porta a casa. Tutto da rifare per Frances, che da 5-2 si ritrova a dover rigiocare un set già virtualmente in archivio, servendo per rimanere nel set e stavolta, in un qualche modo l’americano riesce a portarla a casa, nonostante due errori di dritto banali. si va così al tie break, nel quale Tiafoe parto subito forte indirizzando il tiebreak reggendo bene uno scambio prolungato e mandando ai matti Ruusuvuori con una rovescio slice velenosissimo, non una vera palla corta, ma piuttosto un colpo volto a chiamare a rete il finlandese che su quella palla non sa che farci. Il gioco decisivo si dipana così con Tiafoe a condurre e Ruusuvuori che rincorre ma non riesce più a portarsi a tiro; l’americano chiude così per 7 punti a 3.
Terzo set: parziale nel quale il finlandese non si dimostra di ghiaccio e accusa il colpo. Primi 3 game che prendono la strada degli Stati Uniti, per un parziale di 12 punti a 4. L’emorragia continua anche nel quarto game e potrebbe essere letale per Emiil che però ringrazia l’ennesima incongruenza tattica di BigFoe, che getta alle ortiche palle break, di cui 3 sprecate con altrettante risposte sbagliate su seconde di servizio del finlandese. Saremmo curiosi di sapere cosa avrà pensato in quel momento Ferreira. Anche perchè, non sorprendentemente, nel game successivo il suo assistito regala nuovamente il servizio al suo avversario e si gira al cambio di campo sul 3-2 e servizi di nuovo in ordine, anche se il dato lascia il tempo che trova. A questo punto del match Ruusuvuori ha concesso 17 palle break, mentre Tiafoe “solo” 11. Ormai fanno notizia i game in cui non ci sono break point, in quanto entrambi faticano maledettamente sulla propria seconda di servizio. Si arriva così al nono gioco e servizio Tiafoe nel quale prima Ruusuvuori si inventa un dritto d’attacco slice che infiamma la folla e poi sul break point Tiafoe prova a chiudere a rete ma sbaglia una volee non impossibile dopo varie parate interlocutorie; e a pagare è la racchetta dell’americano che finisce in frantumi. Ruusuvuori allora dopo 2 ore e 40 minuti va a servire per il match e alla prima occasione fa calare i titoli di coda su di un match per cuori forti, che per poco mandava ai matti anche un solitamente imperturbabile Ruusuvuori. Per il finlandese al prossimo turno sarà battaglia con Davidovich Fokina.